Dov'è
il
risultato
che
dovrebbe
garantire
la
parola
di
Dio,
cioè
giustizia
infinita,
amore,
bontà,
benessere?
Il
Signore
mantiene
la
sua
promessa,
siamo
noi
che
non
siamo
giusti
davanti
al
nostro
compito.
È
mai
possibile
che
in
questa
esperienza
terrena
non
possiamo
superare
la
rassegnazione,
la
tristezza,
la
rabbia,
la
delusione?
Dove
c'è
un
cristiano
contento?
Chi
si
lamenta,
direttamente
o
indirettamente,
presenta
al
Signore
una
creazione
difettosa.
Tiriamo
molte
conclusioni
ma
non
sappiamo
vivere
perché
dovremmo
solamente
gioire,
anche
davanti
alla
sofferenza
più
grande.
Lo
sfacelo
è
anche
politico.
Chi
ha
le
redini
del
mondo
ed
è
responsabile
di
nuove
leggi,
quando
parla
individua
il
problema
e
la
possibile
soluzione.
Basterebbe
un
investimento
mirato
per
risolvere
il
fabbisogno
vitale
di
tante
persone.
Potrebbero
eliminare
questo
squilibrio
e
rinunciare
a
ciò
che
poi
torna
a
nostro
vantaggio,
ma
non
lo
fanno,
non
vogliono
il
nostro
bene,
ci
usano
per
star
bene
loro.
Ci
prendono
in
giro
proponendo
per
noi
cose
penalizzanti,
così
ci
mantengono
sotto
il
loro
dominio.
Ingenuamente
noi
ci
facciamo
un
vessillo
delle
leggi
che
approvano
come
se
fosse
la
conquista
di
una
libertà
(ogni
partito
ha
i
suoi
tifosi).
Dicono
di
essere
democratici,
ma
siamo
sotto
una
dittatura.
“Maledetto
l'uomo
che
confida
nell'uomo”...
(Ger.17,5).
Spostiamo
l'obiettivo
verso
la
nostra
fede,
verso
Dio.
Anche
in
campo
spirituale
ci
sono
tante
persone
che
conoscono
la
verità
rivelata,
eppure
invece
di
migliorare
la
nostra
condizione
morale,
tutto
sta
andando
alla
rovina.
Dicono
di
avere
dei
carismi,
di
conoscere
la
teologia,
di
essere
veggenti
o
carismatici,
ma
dov'è
il
risultato?
In
un
epoca
dove
sono
esplosi
i
pellegrinaggi
e
la
fede
in
Maria,
tutto
è
crollato.
"
Troppi
demoni
parlano
in
nome
mio",
disse
Maria
Santissima
a
Roberto,
stiamo
alla
larga
da
certe
persone
“
dotte”
che
rivelano
la
verità
proponendo
falsità.
Chi
sa
la
parola
di
Dio
si
sente
indegno
di
parlarne,
non
propone
fiume
di
parole
o
discorsi.
C'è
qualcosa
che
non
quadra
sia
a
livello
politico
che
spirituale.
Rispetto
a
cinquant'anni
fa
la
nostra
fede
e
il
santo
timor
di
Dio
sono
peggiorati.
Nemmeno
l'impero
romano
che
odiava
i
cristiani
ha
creato
danno
alla
nostra
fede
e
alla
nostra
anima
come
ha
fatto
questa
generazione
senza
combattere:
il
problema
è
che
i
nostri
figli
non
hanno
nessuna
difesa,
sono
in
pasto
ai
lupi.
Oggi
c’è
più
ingiustizia,
non
viene
detta
la
verità
perché
non
ci
sta
bene,
ci
smaschera,
va
contro
i
nostri
interessi.
Però
andiamo
a
pregare…
Parliamo
di
demoni
perché
non
abbiamo
l'angelo
della
gioia
nel
cuore.
Siamo
apostoli
di
sventura
o
della
lieta
novella?
Con
la
malizia
nel
cuore
parliamo
di
cose
che
danno
vantaggio
solamente
al
male,
siamo
gli
anticristiani.
Basta
un
niente
per
farci
perdere
la
fede,
dipende
dal
nostro
stato
d'animo
che
è
mutevole.
Con
gli
ultimi
Papa
santi
e
la
presenza
della
Madonna
in
quest'epoca,
avremmo
dovuto
mantenere
se
non
migliorare
la
nostra
fede.
E
invece
qual
è
il
nostro
comportamento?
Per
colpa
nostra
tanti
uomini
di
Chiesa
hanno
dovuto
promuovere
alcuni
cambiamenti
a
favore
dei
più
disastrati.
Se
fossimo
migliorati
non
sarebbe
accaduto.
Molte
persone
che
conoscono
la
verità,
per
vari
motivi
tacciono
e
peccano
di
omissione,
chi
non
la
sa
propone
fiumi
di
parole
nella
cattiveria.
Viene
proposto
ciò
che
deve
essere
taciuto
e
viene
taciuto
ciò
che
deve
essere
detto.
Avviene
anche
nei
tribunali
su
consiglio
degli
avvocati.
Si
tace
davanti
a
omicidi,
ruberie
e
falsità,
per
non
avere
problemi
o
per
vendette
trasversali.
Per
avidità
tante
banche
hanno
azzerato
il
lavoro
di
migliaia
di
persone.
Oppure
si
apre
la
bocca
come
hanno
fatto
per
liberare
Barabba
il
furfante.
Si
annacqua
la
verità
per
ottenere
di
più
anche
nell'eredità,
quando
non
viene
riconosciuto
quel
figlio
che
ha
fatto
più
dell'altro.
Così
negli
ambienti
di
lavoro,
per
gelosia
e
invidia,
persone
che
avevano
meriti
vengono
lasciate
in
una
condizione
di
sofferenza.
E'
una
tristezza,
ma
tutto
avviene
davanti
agli
occhi
di
Dio.
Quanta
ingiustizia
toglierebbe
l'uomo
dicendo
la
verità!
Questi
fatti
non
ci
rendono
giusti,
ci
appesantiscono
la
coscienza,
ci
turbano.
Non
si
cambiano
le
carte
in
tavola
con
le
parole.
Non
possiamo
mettere
sullo
stesso
piano
coloro
che
hanno
dei
meriti
e
coloro
che
non
li
hanno,
in
questi
casi
il
"volemose
bene"
è
una
vigliaccata.
L'abbiamo
mai
confessato?
La
legge
politica
che
ci
sostiene
è
falsa
perché
noi
siamo
falsi.
Il
Signore
non
scherza,
ha
creato
una
legge
giusta,
se
non
la
smetteremo
di
andare
avanti
così
sarà
la
fine.
Ci
è
mai
dispiaciuto
di
non
aver
fatto
felice
una
persona
come
avremmo
potuto?
Abbiamo
rinunciato
a
qualcosa
per
gli
altri
o
abbiamo
pensato
solo
a
noi
stessi?
I
nostri
discorsi
sono
sempre
stati
a
nostro
favore?
Se
i
politici
brancolano
nel
buio
e
non
ne
vengono
fuori,
è
il
castigo
che
ci
meritiamo:
s
iccome
non
siamo
sinceri,
Dio
ci
fa
vivere
nella
falsità.
Come
può
il
Signore
concederci
la
sua
grazia?
L'equità
e
la
giusta
misura
sono
molto
gradite
a
Dio,
non
ci
ha
mai
promesso
dei
premi
in
base
alle
nostre
preghiere,
ma
all'amore
che
avremo
saputo
dare.
Molti
poi
criticano
anche
quelli
che
fanno
gesti
di
generosità
e
si
danno
da
fare,
ma
non
danno
neanche
un
euro,
né
si
impegnano
per
quella
causa.
Non
possiamo
giocarci
la
dannazione
eterna
per
vigliaccheria,
quando
siamo
chiamati
in
causa
dobbiamo
dire
la
verità,
anche
davanti
al
nemico.
Certo
per
farlo
dobbiamo
essere
coerenti, coraggiosi e rinunciare a qualcosa di nostro, ma nelle nostre case ci sarà solo pace, gioia e felicità.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Non dire falsa testimonianza
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