Chi
è
che
ha
più
problemi
di
natura
demoniaca?
Quelli
che
vanno
agli
incontri
di
preghiera.
Coloro
che
vivono
normalmente
la
propria
vita
non
hanno
certe
"problematiche"
di
negatività
e
di
paure,
non
finalizzano
tutte
le
difficoltà
a
un
fatto
demoniaco.
Se
hanno
un
raffreddore
se
lo
fanno
passare,
se
hanno
un
problema
lo
risolvono,
non
vanno
a
fare
un
esorcismo.
Invece
coloro
che
pregano
attribuiscono
al
diavolo
ogni
piccolo
inconveniente.
Anziché
dimostrare
che
siamo
il
popolo
vittorioso,
andiamo
a
dire
che
siamo
i
perdenti
e
le
vittime
di
ogni
piccola
cosa
a
motivo
della
nostra
preghiera.
Questo
è
fanatismo
e
mancanza
di
equilibrio.
È
ovvio
che
il
male
ci
prova,
ma
non
si
perde
in
queste
cose,
ci
mette
l'uno
contro
l'altro
in
un
modo
letale
perché
vuole
la
nostra
anima.
Dov’è
il
coraggio,
la
dignità
e
l'abbandono
a
Dio?
Gesù
nell'orto
dei
Getsemani
ha
forse
accusato
il
demonio?
Smettiamola
di
vendere
doni
e
profezie
che
al
99%
non
si
realizzano,
sono
recite
teatrali.
Dobbiamo
recuperare
l'autenticità
cristiana;
se
Dio
è
con
noi
superiamo
tutte
le
prove
senza
combattere.
Non
pensiamo
di
difenderci
da
chissà
chi,
ma
da
noi
stessi
e
da
quello
che
fuoriesce
dalla
nostra
bocca.
Cosa
andiamo
a
rivelare
quando
parliamo
di
cose
che
non
sono
scritte
sul
Vangelo,
di
“profumi”
e
di
“segni”?
C'è
uno
svuotamento
dei
valori
nonostante
le
tante
preghiere,
manca
la
coerenza
e
la
“sostanza”.
Se
vivessimo
correttamente
vedremmo
subito
scomparire
tante
problematiche
che
ci
creiamo
noi,
non
il
diavolo.
Chi
ci
obbliga
a
vivere
in
un
certo
modo?
Dobbiamo
parlare
il
linguaggio
dell'amore
e
accettare
le
persone
che
più
ci
disturbano
così
avremo
meriti
per
guadagnarci
il
paradiso.
Amare
il
nemico
non
vuol
dire
aprire
la
porta
al
ladro,
ci
vuole
prudenza
come
dicono
i
libri
sapienziali,
né
giudicare
e
affrontare
"di
petto"
i
fratelli
appena
trasgrediscono
la
legge.
I
santi
non
hanno
penalizzato
gli
altri,
ma
li
hanno
favoriti
passando
attraverso
tribolazioni.
Possiamo
essere
maestri
di
vita
vivendo
normalmente,
nella
gioia,
nel
gaudio
e
nella
letizia,
pur
avendo
la
croce
sulle
spalle.
Il
peccatore
viene
evitato
da
parecchi
cristiani,
ma
è
la
“pecorella
smarrita”
amata
da
Gesù.
Non
si
comporta
bene
per
noi
o
per
il
Signore?
E
se
la
persona
sgradita
a
noi
fosse
gradita
a
Dio?
La
Sua
legge
e
il
suo
giudizio
non
sono
i
nostri:
per
farci
superare
la
prova
della
carità,
non
ci
mette
davanti
la
persona
più
gradevole.
Amiamola
anche
con
i
suoi
difetti,
perché
tanti
si
sono
dati
al
malaffare,
alla
prostituzione
e
al
suicidio
quando
si
sono
sentiti
tremendamente
soli
e
messi
in
un
angolo.
Quando
uno
è
sotto
l'attacco
del
male
non
ha
più
la
capacità
di
ragionare,
viene
privato
dell'equilibrio.
Il
male
ci
disarma
illudendoci
di
sostenere
il
bene
quando
non
c'è
niente
di
bene.
Non
odiamo
e
non
critichiamo
coloro
che
non
fanno
del
bene,
che
ci
deludono
e
ci
fanno
soffrire.
Sono
figli
di
Dio.
Se
ne
portiamo
uno
solo
alla
salvezza
ci
sarà
grande
festa
in
cielo.
Certamente
non
possiamo
portare
chi
è
già
santo.
Dove
è
il
volto
dell'uomo
di
fede
in
mezzo
a
noi?
Questa
luce
negli
occhi
non
si
vede
più,
c'è
solo
la
critica,
il
giudizio,
l'arrabbiatura.
Non
dobbiamo
avere
paura
a
tendere
la
mano
al
peccatore,
aiutiamolo
invece
di
lamentarci.
Chi
si
comporta
male
non
è
felice
e
si
giustifica
pensando
ai
torti
che
ha
ricevuto.
Quante
volte
abbiamo
fatto
soffrire
una
persona
con
una
parola?
Il
Signore
si
scandalizza
quando
vogliamo
imporre al nostro coniuge una linea che non è ancora pronto ad accettare. Proporre è giusto ma imporre no.
LA BONTA' DEI PAPI
Tutti
i
Papi
sono
stati
uniti
da
una
caratteristica:
la
bontà,
l'umiltà,
la
capacità
di
saper
andare
avanti
nonostante
i
problemi
e
le
provocazioni.
Sembrano
tutti
partoriti
dalla
stessa
madre.
Eppure
sono
fermi
sulle
loro
posizioni,
hanno
chiesto
“scusa”
per
aver
creato
sofferenza
nel
difendere
cose
giuste.
Quante
lacrime
di
tormento
e
delusione
avranno
versato
nella
solitudine!
Invece
di
trovare
una
spalla
di
sostegno
e
solidarietà,
vengono
criticati
da
tutte
le
parti,
persino
dai
loro
fratelli
interni.
Senza
la
protezione
di
Dio
sarebbero
schiantati
subito.
Il
Signore
vuol
essere
difeso
da
chi
è
mite
e
umile
di
cuore,
da
chi
ha
la
caratteristica
della
bontà.
Non
saranno
mai
servi
di
Dio
coloro
che
si
scandalizzano
e
si
comportano con durezza, anche se fanno una vita penitenziale.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Cristiani snaturati
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Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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