Dove
si
può
dire
che
la
Chiesa
ha
sbagliato?
Ha
sbagliato
di
più
la
Chiesa
o
i
popoli
che
hanno
commentato
e
creato
nuove
scissioni
e
teorie?
Le
dottrine
dei
protestanti
e
degli
ortodossi
sono
partite
da
persone
che
si
opponevano
alla
Chiesa
ed
esponevano
una
realtà
che
appariva
migliore.
Dove
va
l'uomo
porta
solamente
confusione
e
divisione,
sembriamo
tutti
portatori
di
proclami
che
non
stanno
né
in
cielo
né
in
terra.
C'è
da
vergognarsi...
Quello
che
ci
è
stato
rivelato
è
sufficiente
per
metterlo
in
pratica,
non
aspettiamoci
altro
per
decidere
da
che
parte
stare.
Un
quadro
d'autore
dal
valore
inestimabile
può
essere
riprodotto,
solo
un
intenditore
può
capire
dai
minimi
particolari
il
vero
e
il
falso.
Come
possiamo
pensare
che
la
nostra
fede
aumenti
con
il
numero
di
preghiere
se
non
conosciamo
“il
quadro
d'autore”,
cioè
le
caratteristiche
dell'autenticità?
Tanti
carismatici
o
veggenti
non
sanno
l'abc
della
nostra
fede,
ma
pronunciano
fatti
soprannaturali
creando
danni
inimmaginabili.
Coloro
che
portano
una
carica
di
responsabilità
nella
Chiesa
cristiana
hanno
una
capacità
di
valutazione
che
pochi
di
noi
hanno,
perché
sono
stati
scelti
dallo
Spirito
Santo.
Non
sono
persone
false
o
dei
“diavoli”
messi
li
per
distruggere
o
impedire
lo
sviluppo
di
un'idea.
Non
commentiamo
l'errore
di
criticare
il
vescovo
di
Mostar
perché
ci
va
di
mezzo
l'immagine
del
Signore
o
della
Madonna.
Egli
può
avere
subito
tante
ingiustizie,
conosciamo
forse
quello
che
è
accaduto?
E
se
fossimo
al
suo
posto?
Ciò
che
è
verità
di
Dio
ha
sempre
trionfato,
mentre
le
altre
situazioni
sono
svanite
nel
nulla.
Piuttosto
facciamo
delle
rinunce
o
dei
fioretti
per
far
trionfare
la
verità,
affinché
l'uomo
abbia
più
rispetto
per
la
parola
di
Dio.
“
Io
tutti
quelli
che
amo
li
rimprovero
e
li
castigo
"
(Ap.
3,19),
queste
parole
non
sono
un
controsenso,
il
Signore
è
sempre
stato
esigente
con
i
suoi
strumenti:
castigo
significa
rendere
puro,
non
è
una
punizione,
ma
una
prova
da
superare
per
diventare
ancora
più
bravi.
Perché
ci
ravvediamo
solo
sotto
la
prova?
Dovremmo
comportarci
con
il
pensiero
sempre
rivolto
al
giorno
del
giudizio.
Chi
rispetta
la
legge
di
Dio
automaticamente
rispetta
anche
quella
dell'uomo,
ma
non
avviene
il
contrario.
Bisogna
avere
il
senso
della
coerenza
e
dell'obbedienza,
la
Chiesa
ha
sbagliato
poco
nelle
sue
valutazioni,
cerchiamo
di
capire.
Siamo
abituati
a
usare
le
parole
e
poco
il
cuore,
ecco
il
modo
migliore
di
pregare
è
di
non
pregare
con
la
bocca
ma
di
amare
.
Nel
nostro
cuore
dovremmo
mettere
le
cose
più
belle,
invece
le
mettiamo
nella
nostra
mente,
nella
regione.
Da
lì
escono
le
intenzioni
a
noi
favorevoli,
il
cuore
invece
è
sincero,
se
noi
amiamo
è
uno
scrigno
dorato
da
cui
escono
tesori.
Solo
con
l'amore
possiamo
avvicinarci
a
Dio,
se
desideriamo
il
bene
dell'altro
e
abbiamo
fatto
felice
qualcuno
annullando
noi
stessi.
Dobbiamo
provare
quasi
un
senso
di
vergogna
nel
dire
qualcosa
in
nostro
favore.
Non
dobbiamo
sentirci
stupidi
quando,
penalizzandoci,
avvantaggiamo
il
nostro
prossimo
per
renderlo
felice,
il
Signore
sa
che
abbiamo
offerto
la
nostra
umiliazione
e
lui
ci
ricompenserà
cento
volte
tanto.
Ci
sentiremo
privilegiati
nell'aver
superato
il
nostro
orgoglio,
non
saremmo
permalosi
ma
dispiaciuti
per
chi
ci
ha
offeso.
Con
un
dolce
sorriso
possiamo
farlo
sentire
inadeguato:
pensiamo
a
quello
che
diciamo,
non
diciamo
quello
che
pensiamo
.
I
comandamenti
rivolti
totalmente
a
Dio
in
realtà
sono
due
perché
chi
santifica
le
feste
riceve
un
beneficio,
non
è
che
fa
star
bene
il
Signore.
Difendiamo
la
Chiesa,
il
nostro
rifugio
e
la
nostra
forza.
Come
il
demonio
ha
tentato
Gesù,
così
può
tentare
anche
noi,
siamo
protetti
solo
se
abbiamo
fede
non
perché
portiamo
la
medaglia
benedetta.
Il
padrone
non
dà
il
salario
prima
di
aver
lavorato,
così
prima
di
chiedere
una
grazia
dobbiamo
meritarla.
O
pensiamo
di
ottenere
solo
perché
il
Signore
è
buono
e
misericordioso
e
ascolta
le
nostre
preghiere?
La
nostra
fede
è
una
cosa
misteriosa,
invisibile,
se
non
superiamo
le
prove
che
si
presentano,
significa
che
era
mentale,
psicologica.
Dov'è
la
conferma
che
ci
alimentiamo
del
Vangelo?
Dove
portiamo
allegrezza,
gentilezza,
armonia,
amore,
amicizia?
Amarci
come
fratelli
significa
non
rinfacciarci
gli
errori.
Dobbiamo
guardare
in
faccia
al
nostro
difetto
principale
altrimenti
esso
diventa
il
nostro
padrone,
non
rinneghiamolo.
Il
nostro
difetto
è
una
cosa
piacevole,
lo
desideriamo,
però
dobbiamo
affrontarlo
se
no
diventa
invincibile,
infatti
dopo
un
momento
di
pentimento
si
ripresenta.
Le
nostre
dipendenze
ci
fanno
vivere
da
arrabbiati,
creano
problemi
nelle
nostre
famiglie,
fanno
emergere
che
c'è
qualcosa
che
non
va
in
noi.
Non
essere
a
posto
con
i
comandamenti
ci
fa
vivere
in
modo
distaccato,
freddo,
nell'indifferenza.
Il
sesso
ha
distrutto
tanti
uomini,
stiamo
attenti
ad
affezionarci
troppo
a
certe
persone,
perché
poi
la
cosa
si
trascina
e
non
abbiamo
la
forza
di
resistere
alle
seduzioni
del
mondo.
Il
male
è
più
forte
di
noi,
sa
dove
siamo
più
fragili,
conosce
persino
la
persona
che
può
influire
di
più
su
di
noi
a
livello
fisico
e
ce
la
mette
davanti
nel
momento
meno
propizio,
quando
siamo
in
crisi.
Poi
avvengono
le
tragedie che, per la cattiveria umana, scandalizzano anche i giudici.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il quadro d’autore
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono