Una volta quando si andava in chiesa si metteva il vestito più bello. Era il vestito sacro che non doveva essere contagiato da ambienti mondani. Era il rispetto verso la Chiesa dei nostri padri, i quali erano più ligi al santo timore di Dio: non era fanatismo ma amore verso il Signore. Noi abbiamo distrutto quello che i nostri antenati ci avevano offerto, il bene prezioso della fede. Eppure viviamo nell’epoca migliore grazie al progresso e sappiamo affrontare le epidemie meglio che in passato. Oggi quando andiamo alla casa del Signore ci vestiamo in un modo approssimativo perché al primo posto non mettiamo Dio e così rischiamo di essere esclusi dalle nozze come nella parabola di Gesù… Nella nostra epoca l’uomo si prostituisce a tutte le situazioni per soddisfare il proprio egoismo o per delle dipendenze da vizi. Dio è sempre fermo sui suoi precetti ma l’uomo vuole dei compromessi per avere dei vantaggi . Questa è prostituzione. Siamo attaccati di più alle cose materiali e le cose di Dio non ci interessano proprio. Perché i ricchi vivono male? Non sanno nemmeno sorridere. Critichiamo la Chiesa che si è snaturata per venirci incontro e non escluderci. Quale vantaggio abbiamo ad andare in chiesa se il nostro cuore è marcio? Critichiamo i cardinali che vivono un certo tenore di vita: sono Principi di Dio e come tali dovrebbero vivere, è giusto che abbiano un riconoscimento da parte nostra. Noi invece viviamo nel benessere. La Chiesa non è un dispensatorio di viveri, principalmente deve rivelare la parola di Dio. La rispettiamo? Oggi si vuole eliminare questa sua prerogativa e impoverirla. Anche i primi apostoli avevano scelto un gruppo di persone per sfamare i poveri mentre loro si occupavano dell’evangelizzazione. Dio è venuto per tutte le categorie di persone non solo per i miseri. Dove c’è la dottrina cattolica non si muore di fame, dove c’è Dio scorre latte e miele. È colpa dell’uomo se scorrono lacrime. Siamo atei, apostati, adoriamo un’altra religione in nome di Dio. È una cosa terribile! Meriterebbe più attenzione Colui che ha creato tutto. Ci si può prostituire anche per delle ideologie. Potremmo essere immacolati e irreprensibili nell’amore vicendevole, disinteressato, genuino, senza lamentarci e senza chiederci il perché. Siamo contenti di sacrificarci per far felici gli altri oppure lo facciamo pesare? Il nostro amore non è puro ma prostitutivo, per ottenere dei vantaggi siamo pronti a falsificare e accettare compromessi. Smettiamola di ragionare da opportunisti. Chi mette al primo posto Dio poi mette al primo posto la famiglia e il lavoro in un modo onesto. Gesù ha accettato tutte le categorie di persone ma non gli ipocriti, quelli li ha cacciati dal tempio. CHI È DIO PER NOI? Pensiamo ai nostri viaggi, alle nostre vacanze e a come guadagnare di più. Facciamo tutto per il corpo e niente per l’anima, il bene principale della nostra salvezza. Per fare star bene l’anima dobbiamo penalizzare il corpo e viceversa. La morte dovrebbe insegnarci a vivere meglio, viviamo il tempo che abbiamo a disposizione per migliorare la nostra condizione. Dio ha istituito il sacramento della confessione per le fragilità umane, ma non deve diventare una spugna che pulisce la lavagna dove riscriviamo le stesse miserie. Cerchiamo almeno di combattere e di resistere alle dipendenze, anche perché eliminarle completamente è una pia illusione, se non cadiamo in un modo cadiamo nell’altro. Espiamo il male che c’è nel mondo offrendo le nostre debolezze e resistendo alle tentazioni . La confessione è per un beneficio personale non per condannare l’altro. Non ci si santifica andando in chiesa ma accettando le ingiustizie. Chi è Dio per noi? Ci meravigliamo davanti a un’opera d’arte fatta dall’uomo e non riusciamo a meravigliarci davanti a ciò che ha creato Dio, l’artista per eccellenza. Il sole, il temporale, un tuono, il fulmine, è tutto un miracolo. Per alcuni vale di più un soprammobile di valore, ma Dio non c’è in quella casa. Gesù ha fatto più miracoli in un banchetto di allegria che nel tempio di Gerusalemme . Alcuni cristiani si scandalizzano quando si parla di cose gradevoli della vita. Diventano asociali e si mostrano puritani, giudicano e criticano chi non va a messa, ma questo è il demonio. Siamo avari, avidi e non ce ne rendiamo conto. Gesù è venuto a portarci l’amore non a escludere il peccatore. Abbiamo messo al primo posto l’amore con i nostri familiari oppure li escludiamo perché non la pensano come noi? Con il confinante, con l’uomo di chiesa, con il collega dobbiamo essere più tolleranti e pazienti . Tanti cristiani si affidano alle preghiere ma non aprono il cuore. La Madonna è piena grazie non di “Avemarie”, se non sappiamo vivere la parola di Dio a cosa serve recitare il Rosario? La carità espia molti peccati, il miglior modo di pregare è di non pregare, ma di amare. Siamo dei buoni esempi? Pietro non aveva preso alcun pesce, poi seguendo Gesù la pesca era diventata abbondante. Perché ci complichiamo la vita e ci affanniamo senza alcun risultato? Riveliamo la sua legge che è alla nostra portata, l’amore. Gli angeli e i santi fanno la nostra parte, se saremo solidali con loro faranno per noi quello che noi non faremo mai per Lui . Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La prostituzione dell’uomo
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© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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Una volta quando si andava in chiesa si metteva il vestito più bello. Era il vestito sacro che non doveva essere contagiato da ambienti mondani. Era il rispetto verso la Chiesa dei nostri padri, i quali erano più ligi al santo timore di Dio: non era fanatismo ma amore verso il Signore. Noi abbiamo distrutto quello che i nostri antenati ci avevano offerto, il bene prezioso della fede. Eppure viviamo nell’epoca migliore grazie al progresso e sappiamo affrontare le epidemie meglio che in passato. Oggi quando andiamo alla casa del Signore ci vestiamo in un modo approssimativo perché al primo posto non mettiamo Dio e così rischiamo di essere esclusi dalle nozze come nella parabola di Gesù… Nella nostra epoca l’uomo si prostituisce a tutte le situazioni per soddisfare il proprio egoismo o per delle dipendenze da vizi. Dio è sempre fermo sui suoi precetti ma l’uomo vuole dei compromessi per avere dei vantaggi . Questa è prostituzione. Siamo attaccati di più alle cose materiali e le cose di Dio non ci interessano proprio. Perché i ricchi vivono male? Non sanno nemmeno sorridere. Critichiamo la Chiesa che si è snaturata per venirci incontro e non escluderci. Quale vantaggio abbiamo ad andare in chiesa se il nostro cuore è marcio? Critichiamo i cardinali che vivono un certo tenore di vita: sono Principi di Dio e come tali dovrebbero vivere, è giusto che abbiano un riconoscimento da parte nostra. Noi invece viviamo nel benessere. La Chiesa non è un dispensatorio di viveri, principalmente deve rivelare la parola di Dio. La rispettiamo? Oggi si vuole eliminare questa sua prerogativa e impoverirla. Anche i primi apostoli avevano scelto un gruppo di persone per sfamare i poveri mentre loro si occupavano dell’evangelizzazione. Dio è venuto per tutte le categorie di persone non solo per i miseri. Dove c’è la dottrina cattolica non si muore di fame, dove c’è Dio scorre latte e miele. È colpa dell’uomo se scorrono lacrime. Siamo atei, apostati, adoriamo un’altra religione in nome di Dio. È una cosa terribile! Meriterebbe più attenzione Colui che ha creato tutto. Ci si può prostituire anche per delle ideologie. Potremmo essere immacolati e irreprensibili nell’amore vicendevole, disinteressato, genuino, senza lamentarci e senza chiederci il perché. Siamo contenti di sacrificarci per far felici gli altri oppure lo facciamo pesare? Il nostro amore non è puro ma prostitutivo, per ottenere dei vantaggi siamo pronti a falsificare e accettare compromessi. Smettiamola di ragionare da opportunisti. Chi mette al primo posto Dio poi mette al primo posto la famiglia e il lavoro in un modo onesto. Gesù ha accettato tutte le categorie di persone ma non gli ipocriti, quelli li ha cacciati dal tempio. CHI È DIO PER NOI? Pensiamo ai nostri viaggi, alle nostre vacanze e a come guadagnare di più. Facciamo tutto per il corpo e niente per l’anima, il bene principale della nostra salvezza. Per fare star bene l’anima dobbiamo penalizzare il corpo e viceversa. La morte dovrebbe insegnarci a vivere meglio, viviamo il tempo che abbiamo a disposizione per migliorare la nostra condizione. Dio ha istituito il sacramento della confessione per le fragilità umane, ma non deve diventare una spugna che pulisce la lavagna dove riscriviamo le stesse miserie. Cerchiamo almeno di combattere e di resistere alle dipendenze, anche perché eliminarle completamente è una pia illusione, se non cadiamo in un modo cadiamo nell’altro. Espiamo il male che c’è nel mondo offrendo le nostre debolezze e resistendo alle tentazioni . La confessione è per un beneficio personale non per condannare l’altro. Non ci si santifica andando in chiesa ma accettando le ingiustizie. Chi è Dio per noi? Ci meravigliamo davanti a un’opera d’arte fatta dall’uomo e non riusciamo a meravigliarci davanti a ciò che ha creato Dio, l’artista per eccellenza. Il sole, il temporale, un tuono, il fulmine, è tutto un miracolo. Per alcuni vale di più un soprammobile di valore, ma Dio non c’è in quella casa. Gesù ha fatto più miracoli in un banchetto di allegria che nel tempio di Gerusalemme . Alcuni cristiani si scandalizzano quando si parla di cose gradevoli della vita. Diventano asociali e si mostrano puritani, giudicano e criticano chi non va a messa, ma questo è il demonio. Siamo avari, avidi e non ce ne rendiamo conto. Gesù è venuto a portarci l’amore non a escludere il peccatore. Abbiamo messo al primo posto l’amore con i nostri familiari oppure li escludiamo perché non la pensano come noi? Con il confinante, con l’uomo di chiesa, con il collega dobbiamo essere più tolleranti e pazienti . Tanti cristiani si affidano alle preghiere ma non aprono il cuore. La Madonna è piena grazie non di “Avemarie”, se non sappiamo vivere la parola di Dio a cosa serve recitare il Rosario? La carità espia molti peccati, il miglior modo di pregare è di non pregare, ma di amare. Siamo dei buoni esempi? Pietro non aveva preso alcun pesce, poi seguendo Gesù la pesca era diventata abbondante. Perché ci complichiamo la vita e ci affanniamo senza alcun risultato? Riveliamo la sua legge che è alla nostra portata, l’amore. Gli angeli e i santi fanno la nostra parte, se saremo solidali con loro faranno per noi quello che noi non faremo mai per Lui .

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