Il
male
per
impedirci
di
andare
incontro
alla
gioia
ci
fa
trovare
sul
cammino
della
vita
le
persone
meno
desiderose
di
incontrare
e
ci
fa
affrontare
situazioni
che
mai
avremmo
pensato
di
affrontare,
perché
sa
che
l'umano
ha
un
limite
di
sopportazione.
Davanti
al
Signore
dobbiamo
avere
molta
pazienza
e
tante
cose
che
sono
impensabili
improvvisamente
si
risolvono.
Le
abitudini
del
mondo
hanno
sempre
deviato
la
massa
della
popolazione
verso
la
ragione
dell'uomo.
Spiritualmente
parlando
non
ci
deve
essere
né
ragione
né
torto
perché
sono
esperienze
diverse,
non
è
che
uno
ha
ragione
e
l'altro
torto,
in
generale
ci
sono
abitudini
e
conoscenze
diverse,
modi
differenti
di
ragionare.
Il
Signore
attraverso
lo
Spirito
Santo
che
ha
dato
a
ciascuno
di
noi,
ci
fa
capire
come
dobbiamo
comportarci
in
ogni
momento
della
vita.
Non
c'è
persona
più
scaltra
di
quella
che
si
abbandona
a
Dio,
non
è
vero
che
sono
più
scaltri
i
figli
delle
tenebre.
Loro
mirano
a
un
risultato
terreno,
i
figli
della
luce
invece
rincorrono
un'eredità
che
non
si
vede
e
non
si
conosce,
la
gioia
eterna.
Tanti
personaggi
di
altissimo
livello
della
storia
erano
invidiosi
del
mendicante
che
diceva
la
verità,
per
questo
lo
eliminavano.
Uno
che
è
disperato,
arrabbiato,
invidioso
e
geloso
non
desidera
il
bene
del
prossimo…
Sono
più
scaltri
i
figli
della
luce
anche
se
subiscono
umiliazioni
e
versano
lacrime
di
delusione
e
tristezza,
perché
si
guadagnano
la
ricchezza
dell'eternità.
Se
ci
credessimo
veramente
sarebbe
più
facile
per
noi
volerci
bene
e
accettare
delle
rinunce
per
far
felici
gli
altri.
Invece
siamo
pronti
a
dire
che
non
tocca
a
noi
fare
qualcosa
in
più.
Quale
profitto
abbiamo
dato
al
Signore
che
ci
ha
dato
tutto
gratuitamente
e
la
legge
dell'amore
da
praticare?
Durante
un
pellegrinaggio
a
Fatima,
per
due
giorni
Roberto
ha
sentito
grandi
sofferenze
mai
provate
prima.
Che
cosa
è
accaduto?
Nel
piazzale
del
santuario
in
mezzo
a
migliaia
di
persone,
la
Madonna
ha
fatto
vedere
a
Roberto
che
solo
una
piccolissima
percentuale
traeva
profitto
dal
pellegrinaggio:
“Vedi,
tutti
quelli
che
si
muovono
e
vengono
per
onorare
i
luoghi
benedetti,
raggiungono
il
loro
profitto
meno
l'artefice
di
tanta
meraviglia,
Dio”.
È
una
visione
da
brividi!
Hanno
la
loro
parte
di
guadagno
quelli
che
organizzano
i
pellegrinaggi
(a
loro
non
importa
il
comportamento
dei
fedeli),
gli
albergatori,
i
venditori
ai
botteghini,
i
gestori
delle
aree
di
servizio,
anche
i
vescovi
e
i
sacerdoti.
Il
profitto
del
pellegrino
a
volte
è
quello
di
spendere
meno…
Quanta
dispersione
di
grazia!
Non
vogliamo
neanche
saperne
di
attingere
gratuitamente
alla
nostra
salvezza
perché
siamo
pieni
di
noi
stessi
e
attaccati
alla
nostra
ragione.
Nell'epoca
in
cui
si
muovono
orde
di
pellegrini
verso
tutti
i
santuari
e
salgono
in
cielo
miliardi
di
preghiere,
Roberto
ha
percepito
che
la
Madonna
e
il
Signore
non
sono
contenti.
Dov'è
il
profitto?
Dov'è
l'amore
tra
di
noi?
Basterebbe
una
goccia
della
grazia
di
Dio
per
fare
un
salto
di
qualità,
perché
in
quella
goccia
c'è
l'umiltà
e
la
sapienza.
Invece
è
diminuita
la
fede.
Quanta
arroganza
si
vede
nei
santuari,
basta
un
niente
per
far
scontrare
i
pellegrini
sullo
stesso
pullman.
Tutti
hanno
raggiunto
il
profitto
tranne
Colui
che
ha
voluto
far
nascere
una
storia
in
quel
luogo
per
dare
profitto
a
noi.
Quanta
mancanza
di
rispetto
e
di
solidarietà
verso
i
santi
che
hanno
versato
sangue
per
parlarci
d’amore!
Quale
profitto
dimostriamo
di
aver
ricevuto?
Dovremmo
ringraziare
il
Signore
che
per
beneficiarci
ha
richiesto
un
sacrificio
ad
altri
umani.
Nella
nostra
epoca
molto
si
è
distrutto
e
chi
resiste
è
contagiato
negativamente
dagli
altri.
Verrà
il
giorno
che
saranno
distrutti
anche
i
nostri
santuari
perché
non
è
salito
al
cielo
ciò
che
bisognava
dare
al
Signore
gratuitamente.
Il
profitto
che
ci
dà
Dio
è
il
nostro
carburante,
non
è
quello
che
ci
fa
tornare
a
casa
come
candele
spente.
Tanti
vescovi
combattono
contro
i
mulini
a
vento,
sprecano
molto
della
loro
energia
e
devono
essere
dei
fuoriclasse
della
parola
di
Dio
per
reggere
a
tante
pressioni
e
a
tanta
confusione.
Come
possiamo
criticare
coloro
che
nemmeno
conosciamo?
È
questa
la
battaglia
dei
titani
perché
il
male
sta
facendo
sfracelli.
Viviamo
un
momento
difficile
per
i
nostri
peccati
non
per
quelli
di
un
Papa
o
di
un
vescovo,
che
magari
non
hanno
nemmeno
un
sostegno
umano.
Come
può
un
pastore
gestire
un
gregge
disorientato?
La
Chiesa
ci
viene
incontro
accettando
cose
che
se
fossimo
più
coerenti
non
accetterebbe.
La
sofferenza
più
grande
della
Madonna
non
è
quella
sentiamo
dai
fatti
di
cronaca,
ma
è
la
cattiveria
dell'uomo
che
non
si
vede,
che
si
ferma
per
paura
del
codice
penale.
Come
può
lavorare
su
un
disastro
del
genere?
Maria
Santissima
scende
dal
cielo
per
ottenere
il
maggior
profitto
spirituale
nelle
anime
dei
suoi
figli,
ma
questo
non
avviene
e
torna
a
mani
vuote.
Da
vera
Madre
chiede
al
Signore
di
non
distruggerci,
come
faceva
Abramo
davanti
a
Sodoma
e
Gomorra,
ma
dove
sono
le
persone
giuste?
Con
quale
stato
d'animo
si
presenta
davanti
a
Dio
vedendo
il
mondo
attuale?
Se
avesse
ricevuto
un
minimo
profitto
la
popolazione
starebbe
meglio,
vivremmo
in
un
mondo
magnifico,
ma
nessuno
si
preoccupa
di
migliorarsi.
La
parola
del
Signore
è
indispensabile
per
noi
in
ogni
momento
della
vita,
se
non
la
conosciamo
ci
lasciamo
andare
all'invettiva,
a
ciò
che
la
mente
ci
suggerisce.
Il
mondo
può
cambiare
per
i
meriti
di
un
piccolo
resto
perché
Dio
ha
potere
su
tutto,
però
si
aspetta qualcosa da noi, la nostra coerenza.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il profitto
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono