Quando
veniamo
toccati
dal
dito
di
Dio
non
ci
chiediamo
più
il
perché,
non
ci
lamentiamo
più,
non
vediamo
più
alcun
difetto
nelle
persone,
desideriamo
solo
portare
pace,
serenità
e
gioia
in
ogni
angolo
della
nostra
vita.
Questo
non
avviene
perché
siamo
lontani
dall’autenticità
cristiana.
Siamo
più
propensi
a
dimostrare
chi
ha
torto
e
chi
ha
ragione,
perciò
i
tribunali
traboccano
di
cause.
Vediamo
anche
tanti
uomini
e
donne
consacrati
che
non
sono
l’impronta
della
testimonianza
cristiana,
però
devono
combattere
una
battaglia
più
forte
di
loro
per
andare
controcorrente.
La
Chiesa
è
diventata
un
porto
di
mare
dove
bisogna
aprire
le
porte,
accettare
e
sottomettersi.
Dov’è
la
parola
di
Dio?
Dov’è
il
luogo
di
culto
e
di
preghiera?
È
come
se
in
una
università
improvvisamente
non
ci
sono
più
selezioni
e
regole,
ma
tutti
entrano
puzzolenti
e
ubriachi.
La
Chiesa
è
più
di
una
università,
si
dovrebbe
portare
più
rispetto
e
attenzione,
ma
oggi
non
c’è
più
il
santo
timore
di
Dio.
Anche
in
casa
nostra
siamo
diventati
succubi
di
questa
mentalità
terribile
che
dove
andiamo
creiamo
danni.
Come
può
intervenire
la
Madonna
se
non
siamo
corretti?
Non
offendiamola
pensando
di
risolvere
tutto
con
una
preghiera.
Lei
non
propone
carichi
di
orazioni,
ma
quello
che
succede
oggi
nel
mondo
è
perché
non
amiamo.
C’è
in
giro
una
contrarietà
a
tutto
quello
che
ci
è
stato
rivelato
e
così
ci
siamo
allontanati
dal
progetto
di
Dio
su
di
noi.
Non
è
vero
che
manca
il
dialogo,
noi
discutiamo
troppo
e
concepiamo
discorsi
che
non
stanno
da
nessuna
parte.
È
come
se
leggessimo
il
Vangelo
in
senso
contrario,
dove
l’ultimo
diventa
il
primo
e
l’ignorante
il
più
dotto.
È
un
sacrilegio
parlare
di
Dio
in
modo
diverso
da
quello
che
è
scritto,
non
possiamo
fare
entrare
l’ignoranza
umana
in
una
realtà
che
esiste
da
millenni.
L’educato
è
pronto
anche
a
soccombere
e
a
chiudere
il
discorso,
ma
l’ignorante
ti
uccide.
Tanti
ignorati
occupano
posti
importanti
in
associazioni
di
volontariato
e
mettono
gli
altri
sotto
la
loro
autorità.
Non
si
può
ridurre
la
Chiesa
a
un
ente
che
deve
sfamare
gli
affamati,
il
suo
compito
principale
è
l’educazione
cristiana.
Come
cristiani
quando
parliamo
della
nostra
legge
in
nome
di
Dio?
Corriamo
dietro
alle
nostre
sensazioni
e
abbiamo
perso
il
senso
della
misura,
però
ci
consideriamo
all’altezza
della
situazione.
Prima
di
tutto
pensiamo
se
la
nostra
vita
è
conforme
alla
parola
di
Dio
oppure
se
prima
vengono
tutti
i
nostri
interessi
o
i
nostri
figli.
Le
priorità
umane
hanno
un
limite,
ce
lo
ricorda
Gesù
quando
dice
di
non
voltarci
indietro
a
seppellire
i
morti
o
a
salutare
i
nostri
cari.
Chi
non
lascia
tutto
mentalmente non è degno di seguirlo.
NON DARE PER SCONTATO
Una
cosa
che
non
dobbiamo
fare
è
dare
per
scontate
le
nostre
azioni.
Quando
ci
propongono
qualcosa
di
scontato
ha
già
meno
valore.
Troppe
cose
diamo
per
scontate,
anche
entrare
in
chiesa
e
ricevere
l'eucarestia,
perché
ci
andiamo
con
un
cuore
sporco.
Diamo
per
scontato
che
la
moglie
cucina
o
che
il
marito
va
a
lavorare,
mai
diciamo
una
parola
di
gioia
o
di
ringraziamento.
Dov’è
l'armonia
e
la
condivisione?
Tutti
abbiamo
bisogno
di
parole
d'affetto
che
possono
valere
più
di
tante
preghiere.
Abbiamo
bisogno
anche
di
ringraziare
il
Signore
per
tutto
quello
che
ci
dà,
non
pensiamo
che
sia
tutto
dovuto.
Cosa
offriamo
a
lui?
Ci
chiede
solo
di
amare,
se
lo
facciamo
stiamo
meglio
noi.
Con
Dio
nel
cuore
c'è
più
gioia
anche
nella
sofferenza
e
nella
vita
disagiata,
mentre
coloro
che
non
ce
l’hanno
sono
le
persone
più
arrabbiate
anche
se
vivono
nel
lusso
sfrenato.
Minimizziamo
i
problemi
o
rifacciamo
il
più
piccolo
degli
errori?
Le
nostre
parole
corrispondono
a
quello
che
abbiamo
nel
cuore?
La
fede
aumenta
quando
accettiamo
la
croce,
magari
versando
qualche
lacrima.
Così
diventiamo
inattaccabili
perché
Dio
ci
difende.
Non
ha
detto
Gesù
che
bisogna
pregare
per
aumentare
la
fede,
perché
andiamo
a
dire
queste
cose?
Perché
diciamo:
"La
Madonna
ha
detto…"
?
Conosciamo
le
verità
della
nostra
fede?
Gesù
ha
ricevuto
insulti
e
derisioni
sul
calvario,
mentre
noi
facciamo
fatica
ad
accettare
uno
che
ci
guarda
di
storto.
In
ogni
epoca
l'uomo
ha
sempre
voluto
fare
quello
che
voleva,
avere
successo,
piacere
e
denaro.
C'è
modo
e
modo
di
lavorare
nella
messe
del
Signore,
quanti
sanno
sacrificarsi
per
portare
la
pace
in
famiglia
o
nell'ambiente
di
lavoro?
Quando
i
lupi
ci
attaccano
veniamo
a
casa
con
le
ossa
rotte,
a
nulla
valgono
i
sorrisi
ammalianti.
Quella
del
cristiano
è
una
battaglia
fortissima
che
non
si
vince
con
la
polverina
magica.
Auguriamo
sempre
il
bene
anche
a
chi
non
lo
merita,
non
lasciamoci
scoraggiare
dal
fare
il
bene.
A
cosa
serve
imporsi
una
dura
regola
di
vita
quando
poi
non
amiamo?
Ci
rende
solo
il
cuore
duro.
L'amore
è
l'antidoto
a
tante
sofferenze.
Come
possiamo
dire
che
ci
siamo
convertiti
se
siamo
pieni
di
rabbia
dentro?
La
conversione
è
quando
accettiamo
l'umiliazione
fino
in
fondo,
se
invece
ci
provoca
disperazione
significa
che
siamo
permalosi,
superbi,
orgogliosi.
Dobbiamo
diventare
maestri
di
vita
e
quando sentiamo che le persone parlano con la rabbia addosso, invitiamole a calmarsi.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il porto di mare
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono