In
base
al
nostro
comportamento
sappiamo
se
dentro
di
noi
la
parola
di
Dio
lievita
o
ristagna
e
marcisce.
Abbiamo
lo
stato
d'animo
che
elimina
l'egoismo,
la
falsa
modestia
e
tutte
quelle
brutture
che
impediscono
al
Signore
di
donarci
la
sua
grazia?
Nessuno
di
noi
riesce
a
capire
se
è
sostenuto
da
suggerimenti
positivi
o
negativi,
ma
lo
possono
confermare
le
nostre
opere
e
il
nostro
stato
d'animo.
Possiamo
gioire
ed
essere
predisposti
ad
amare
oppure
avere
nel
cuore
sentimenti
che
nulla
hanno
a
che
fare
con
il
cammino
cristiano.
Se
vogliamo
essere
autentici
e
veder
trionfare
la
verità,
cerchiamo
di
capire
di
quale
"pasta"
siamo
fatti
soprattutto
durante
la
prova,
perché
davanti
a
Dio
la
nostra
ragione
(che
è
il
nostro
egoismo)
deve
disintegrarsi.
Se
fossimo
veramente
sostenuti
da
suggerimenti
positivi,
agiremmo
in
modo
cristiano
e
corretto,
invece
ci
lasciamo
andare
ai
pettegolezzi
e
ai
pregiudizi.
Quando
sentiamo
un
pettegolezzo
siamo
più
predisposti
al
disagio
e
alla
tristezza
o
a
prestargli
il
fianco
mettendoci
i
nostri
commenti?
Anche
se
la
maldicenza
ha
ragione
di
esistere,
il
Signore
ci
dice
di
non
giudicare
e
non
criticare;
se
fossimo
veramente
umili,
quando
sentiamo
parlare
male
di
un
nostro
fratello
dovremmo
sentire
fastidio,
non
compiacimento.
Così
potremmo
comprendere
in
profondità
la
parola
di
Dio,
perché
il
Signore
si
fa
conoscere
ai
miti
e
agli
umili.
Non
verremo
considerati
sulla
base
di
quanto
abbiamo
letto,
ai
rosari
o
a
quante
volte
siamo
andati
a
messa,
perché
nessuno
di
noi
sa
quanto
hanno
pregato
Gesù
e
Maria,
né
quante
volte
sono
andati
al
Tempio.
Il
Signore
non
ci
ha
trasmesso
la
quantità,
ma
la
qualità.
La
quantità
è
una
logica
conseguenza
della
qualità,
invece
noi
siamo
troppo
sostenuti
dalla
quantità,
di
andare
a
destra
e
a
sinistra,
di
dimostrare,
come
se
fossimo
obbligati
a
fare
qualcosa
che
non
sentiamo.
Ma
questo
lo
sanno
fare
tutti,
anche
quelli
che
uccidono
e
commettono
adulterio;
possiamo
commettere
tanti
peccati
senza
rendercene
conto.
Ma
ci
conviene
sprecare
così
tanto
tempo
in
cose
inutili?
Vogliamo
essere
complici
di
chi,
pur
pregando,
commette
abomini
davanti
agli
occhi
del
Signore
o
di
chi
vuole
solamente
servirlo
ed
esaltare
la
sua
legge
con
la
propria
vita?
La
legge
del
Signore
va
applicata
come
Dio
ce
l'ha
data,
altrimenti
siamo
i
peggiori
atei.
Quando
abbiamo
raggiunto
la
qualità,
la
quantità
viene
da
sé,
è
una
linea
continua
che
non
ci
abbandona
più
perché
la
nostra
anima
esulta
in
Dio:
è
come
se
pregassimo
e
partecipassimo
alla
Santa
messa
ventiquattro
ore
al
giorno,
pur
vivendo
i
nostri
impegni
quotidiani,
poiché
ogni
nostra
azione
sarà
di
bontà,
di
amore,
di
perdono,
di
aiuto,
di
disponibilità,
di
altruismo,
come
Gesù
e
la
sua
meravigliosa Madre ci hanno insegnato.
E SE IL CAMBIAMENTO DIPENDESSE DA NOI ?
Fino
ad
oggi
abbiamo
recitato
la
parte
dei
cristiani,
quella
che
ci
hanno
insegnato,
ma
non
la
viviamo.
Noi
vogliamo
che
il
mondo
cambi
e
così
diventiamo
polemici,
ma
tutto
quello
che
oggi
avviene
lo
ha
creato
l'uomo
e
quindi
se
lo
merita.
L'attesa
che
Maria
Santissima
ha
su
di
noi
è
quella
che
intende
portare
davanti
al
Signore
una
risposta
concreta
di
un
gruppo,
non
del
mondo
intero;
infatti,
come
all'epoca
Dio
ha
scelto
dodici
apostoli
per
convertire
il
mondo,
così
oggi
dodici
persone
autentiche
potrebbero
bastare
per
cambiarlo
e
noi
siamo
fatti
della
stessa
“pasta”
degli
apostoli,
creati
cristiani
dalla
volontà
di
Dio.
Ma
non
sviluppiamo
quel
potenziale
spirituale,
che
dovrebbe
fuoriuscire
dal
cuore
e
dall’anima.
Rendiamoci
conto
che
il
cambiamento
del
mondo
potrebbe
dipendere
anche
e
solamente
da
noi.
Quanto
meno
non
possiamo
escluderlo,
quindi
non
ci
conviene
restare
nel
dubbio.
Desideriamo
raggiungere
questo
obiettivo
oppure
vogliamo
perdere
tanto
tempo
in
inutili
ragionamenti?
Non
dobbiamo
sostenere
un'idea,
perché
quella
davanti
a
Dio
non
esiste.
Ci
vuole
ben
poco
per
fare
il
salto
di
qualità,
bisogna
abbandonarsi
con
incoscienza
a
un
mistero,
perché
nessuno
conosce
la
potenza
di
Dio.
Anzi
quando
abbiamo
usato
troppo
la
mente
e
abbiamo
travalicato
il
limite
che
Dio
ci
ha
dato
per
conoscere
la
verità,
ci
siamo
solamente
confusi
in
riflessioni
dispersive
per
la
fede.
Le
sorti
del
mondo
potrebbero
dipendere
proprio
da
noi,
da
un
piccolo
gruppo:
non
hanno
attraversato
il
mar
Rosso
anche
persone
che
non
ne
erano
degne?
Se
avessero
meditato
il
progetto
di
cui
facevano
parte,
mai
e
poi
mai
avrebbero
tradito
il
Signore.
Purtroppo
la
storia
si
ripete
perché
siamo
troppo
fragili,
insicuri,
dubbiosi,
non
abbiamo
la
forza
di
accettare
anche
le
ingiustizie.
La
Madonna
vuole
insegnarci
a
vedere
le
cose
con
obiettività,
come
il
fatto
che
un
cambiamento
repentino,
radicale
e
positivo,
può
dipendere
da
noi,
da
una
nostra
decisione,
dall'apertura
del
nostro
cuore.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Di che pasta siamo fatti?
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Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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