Un deserto sul Misma
A modo suo, ogni uomo, dal più ateo, al musulmano, al talebano, al kamikaze, crede di servire il Signore…Noi pensiamo che il Signore sia quello che deve intervenire sulle nostre richieste, a comando, quando lo decidiamo noi… Eppure nella nostra realtà fisica dimostriamo di non essere completi nel nostro cammino, perché quando stiamo godendo dei piaceri della vita, non ci ricordiamo del Signore… Ciò che ci impedisce di capire il nostro pellegrinare in questa vita, è il fatto che perseguiamo più obiettivi: il sensazionale, il soprannaturale, il sensuale, l'emozionale, il miracolismo…, mentre dovremmo avere come unico scopo quello di comprendere che cosa rappresenta il Signore per noi! Come cristiani cerchiamo sempre più di farci un esame di coscienza per capire se stiamo testimoniando la parola e la legge del Signore, noi che siamo la continuazione di quel popolo (gli ebrei) che Dio si è scelto come suo testimone. Per ottenere i doni del Signore, ci vuole una caratteristica comune e ben precisa: essere obbedienti alla Santa Chiesa! Se noi non siamo obbedienti alla Santa Chiesa, non riceveremo mai i doni dello Spirito Santo e le grazie del Signore, anzi ci illudiamo che questo possa avvenire, ma i realtà non avviene. Maria Santissima ci ha dimostrato, che è stata obbediente ai sacerdoti del Tempio, alla Chiesa di allora, tanto è vero che dopo la nascita di Gesù, che è nato in un modo puro, si è ritenuta impura per andare a farsi purificare come facevano tutte le donne di un tempo. Questa è obbedienza! Noi invece, se avessimo ricevuto un dono così grande, avremmo cominciato subito a ragionare, a ritenere inutile la purificazione, e ad essere disobbedienti alla Chiesa… Il mondo è diventato così presuntuoso e arrogante (grazie al benessere), che pensa di decidere in che misura devono intervenire il Signore o la Madonna, e con questa disposizione d’animo, contraria all’abbandono, l’uomo rinuncia alla Grazia di Colui che con la sua potenza ci tiene sospesi nell'Universo e perfettamente radicati sulla Terra… ANCHE IL PEGGIORE DEI CONSACRATI È OPERA GRADITA A DIO Dunque chi intende entrare a servire la Chiesa deve istantaneamente tacere, perché oltre al salmo 39, ci sono altre parti della Bibbia che spiegano che il troppo parlare non va bene, nelle cose in cui noi non conosciamo la grandezza, l'estensione. Perché chi di noi conosce la grandezza e la potenza di Dio? “Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere?” (Rm. c.11 v.33-35). Come ci permettiamo noi di entrare nella Chiesa criticandola, giudicandola, commentando come deve comportarsi la Chiesa o addirittura i sacerdoti. Giusti o sbagliati, bravi o meno bravi, non tocca a noi giudicare quello che i sacerdoti fanno o non fanno. Supponiamo che improvvisamente uno che non conosciamo viene in casa nostra (che abbiamo costruito con tanti sacrifici) a dettare legge: come ci sentiremmo? Quanto meno non felici, offesi. Pensiamo allo stato d'animo di un sacerdote che si sente criticato in casa sua, perché la Chiesa é casa del sacerdote non casa nostra...Con che diritto osiamo criticare la Santa Chiesa, quando non è stata costituita come un associazione, un partito politico, un diversivo, ma è la dimora di Dio ? La Chiesa a partire dal vecchio testamento quando c'era l'Arca dell'Alleanza, fino ai tempi nostri, ha resistito a tutti gli attacchi, a tutte le critiche e a tutte le insinuazioni, perché è non è una istituzione umana, è la presenza meravigliosa e potente di Dio. Il Signore più di tanto non lascia fare, “lascia fare ma non strafare”.. Cerchiamo di capire la realtà di cui facciamo parte: se non l’abbiamo capita, allora entriamo in un contesto sindacalista, politico, andiamo in piazza a lamentarci di tutto, ma non nella casa del Signore. SEGUIRE LA CHIESA E NON FARE DI TESTA NOSTRA PER VINCERE IL DEMONIO Da 21 anni Maria Santissima a Roberto Longhi ha indicato la via del silenzio, del timor di Dio, dell'amore fra di noi, ed ha confidato una riservatezza e un rispetto verso la Santa Chiesa e i sacerdoti…..., che ci permettono di arrivare al Signore con il sacramento della confessione ed il perdono dei nostri peccati. Il sacerdote o ha una importanza che noi non dobbiamo escludere, oppure facciamo di testa nostra, come ha lamentato il Santo Padre. Se non abbiamo capito questo, rischiamo di essere come dice la parabola di Gesù non chi dice Signore Signore entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del padre mio che è nei cieli..". E allora che cosa serve pregare? Bisogna stare attenti a quello che si sta facendo, perché un giorno il Signore può anche dirci " io non ti conosco!", dopo sacrifici, digiuni e rinunce. Lasciamoci educare da Maria Santissima che ci pone un altro quesito: “secondo voi Gesù è stato tentato nel deserto dal demonio o si è lasciato tentare per dimostrare che la natura umana può essere vinta con la nostra resistenza?”. Non lo sappiamo, perché per noi Gesù è stato tentato nel deserto per 40 giorni, ma lui si è lasciato tentare per dimostrare che, con la sua natura umana come la nostra, potremmo resistere di più all'insinuazione del maligno che giornalmente abbiamo. Grazie a quest'episodio del Vangelo, abbiamo la certezza di avere che fare con un nemico che ci vuole portare al peccato, alla trasgressione, e che noi non dobbiamo fare di testa nostra per vincerlo, ma restare obbedienti alla parola del Signore, alla Chiesa. CON LA LINGUA SI TRASGREDISCE PER ABITUDINE ED IN BUONA FEDE Uno che si predispone a servire la Chiesa dovrebbe diventare " muto"..., quanto meno dovrebbe darsi un tempo per diventare saggio; poi l'apostolo saggio con due parole dice quello che un altro direbbe in un mese…Quando avremo raggiunto quel livello, sicuramente faremo pochi errori, perché diremo poche parole. Se il Signore ha scelto Maria Santissima, la Regina del Silenzio, vuol dire che la caratteristica indispensabile per servirlo è quella del silenzio. Significa che Dio non ha bisogno di ripetitori, di persone che incantano con le parole, ma di servi silenziosi e obbedienti, idonei a ricevere le grazie e le "perle" celesti. Consideriamo con letizia il suggerimento di Maria SS. di misurare bene la lingua, perché ha un potere che non ce ne siamo resi conto: ha diviso la Chiesa, le famiglie, ha creato tanti scismi e tanti crolli, ha effuso tante condanne a morte! La lingua è legata all'orgoglio o all'umiltà. La Madonna era grandissima, ma ha misurato bene le sue parole e il Signore ha guardato la sua umiltà, non quello che ha detto. Colui che invece non è saggio e non è da seguire, è colui che parla molto! Stiamo attenti…Per comportarci nel modo migliore, incominciamo dalla base, a capire che senza l'obbedienza alla Chiesa non esiste il resto: anche a re Davide, a Salomone e a Giobbe, Dio ha chiesto l'obbedienza! E perché allora noi siamo disobbedienti alla Chiesa? Certo perché coloro che disobbediscono alla Chiesa sono quelli che la frequentano, che conoscono la legge, non quelli che hanno aderito ad altre teorie, non sono loro la parte marcia dell'umanità. Capiamo i nostri errori, perché le prostitute ci passeranno avanti..... Amiamo la nostra Chiesa come noi amiamo la nostra casa, anzi anche la nostra casa è un bene che il Signore ci ha concesso di avere, perché noi non potevamo concedercela personalmente; dunque la casa del Signore la dobbiamo amare doppiamente: primo perché il Signore ci ha concesso la nostra casa, secondo perché è la casa del Signore, dove il Signore è presente in continuazione per noi. Non entriamo nella casa del Signore baldanzosi, senza alcuna riverenza, perché quasi quasi abbiamo dei meriti perché siamo entrati nella sua casa, e addirittura avremmo bisogno di una riconoscenza speciale perché siamo entrati in chiesa..... invece noi dobbiamo ringraziare il Signore che ci concede di varcare quella porta, e quando usciamo dobbiamo sentire la responsabilità di esseri cristiani. PARLARE A VANVERA DEL SIGNORE, SI INFRANGE IL 2° COMANDAMENTO Diventiamo quei servi obbedienti e silenziosi verso la Chiesa, facciamo la nostra parte, poi il resto lo farà il Signore; quando Signore ha moltiplicati pani e pesci, li ha moltiplicati non sull'inesistente, ma c'era un ragazzino che ha offerto due pani e due pesci, quindi la parte umana, anche se limitata, è importante. La fiammella dell'autenticità cristiana deve nascere da noi, poi il Signore la moltiplicherà a dismisura, in un modo ed in luoghi a noi sconosciuti, ma quella fiammella di quei pani e di quei pesci mettiamocela noi. Sentiamoci già da oggi indegni di nominare il nome del Signore, per non infrangere uno dei 10 comandamenti, facendo attenzione che non pecchiamo solo con la bestemmia, ma quando parliamo a vanvera e con superficialità del nome di Dio. E’ scritto nel Vangelo che " di ogni parola infondata renderemo conto nel giorno del giudizio"; ecco perché la Madonna vuole consigliarci di tacere quando si parla del Signore. Queste le ennesime confidenze di Maria Santissima che Roberto Longhi ci trasmette senza enfasi, in un modo normale, perché la Madonna è semplicità, è rispettosa e contenuta. Diventiamo servi nascosti della Chiesa, non testimoni del sensazionale; lasciamo perdere i riconoscimenti, i primi posti, i piedistalli che ognuno di noi vorrebbe avere per mettersi in mostra…. Facciamo un passo indietro se vogliamo amare veramente Maria Santissima e la Chiesa di Gesù. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Essere obbedienti alla Chiesa
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© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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A modo suo, ogni uomo, dal più ateo, al musulmano, al talebano, al kamikaze, crede di servire il Signore…Noi pensiamo che il Signore sia quello che deve intervenire sulle nostre richieste, a comando, quando lo decidiamo noi… Eppure nella nostra realtà fisica dimostriamo di non essere completi nel nostro cammino, perché quando stiamo godendo dei piaceri della vita, non ci ricordiamo del Signore… Ciò che ci impedisce di capire il nostro pellegrinare in questa vita, è il fatto che perseguiamo più obiettivi: il sensazionale, il soprannaturale, il sensuale, l'emozionale, il miracolismo…, mentre dovremmo avere come unico scopo quello di comprendere che cosa rappresenta il Signore per noi! Come cristiani cerchiamo sempre più di farci un esame di coscienza per capire se stiamo testimoniando la parola e la legge del Signore, noi che siamo la continuazione di quel popolo (gli ebrei) che Dio si è scelto come suo testimone. Per ottenere i doni del Signore, ci vuole una caratteristica comune e ben precisa: essere obbedienti alla Santa Chiesa! Se noi non siamo obbedienti alla Santa Chiesa, non riceveremo mai i doni dello Spirito Santo e le grazie del Signore, anzi ci illudiamo che questo possa avvenire, ma i realtà non avviene. Maria Santissima ci ha dimostrato, che è stata obbediente ai sacerdoti del Tempio, alla Chiesa di allora, tanto è vero che dopo la nascita di Gesù, che è nato in un modo puro, si è ritenuta impura per andare a farsi purificare come facevano tutte le donne di un tempo. Questa è obbedienza! Noi invece, se avessimo ricevuto un dono così grande, avremmo cominciato subito a ragionare, a ritenere inutile la purificazione, e ad essere disobbedienti alla Chiesa… Il mondo è diventato così presuntuoso e arrogante (grazie al benessere), che pensa di decidere in che misura devono intervenire il Signore o la Madonna, e con questa disposizione d’animo, contraria all’abbandono, l’uomo rinuncia alla Grazia di Colui che con la sua potenza ci tiene sospesi nell'Universo e perfettamente radicati sulla Terra… ANCHE IL PEGGIORE DEI CONSACRATI È OPERA GRADITA A DIO Dunque chi intende entrare a servire la Chiesa deve istantaneamente tacere, perché oltre al salmo 39, ci sono altre parti della Bibbia che spiegano che il troppo parlare non va bene, nelle cose in cui noi non conosciamo la grandezza, l'estensione. Perché chi di noi conosce la grandezza e la potenza di Dio? “Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere?” (Rm. c.11 v.33-35). Come ci permettiamo noi di entrare nella Chiesa criticandola, giudicandola, commentando come deve comportarsi la Chiesa o addirittura i sacerdoti. Giusti o sbagliati, bravi o meno bravi, non tocca a noi giudicare quello che i sacerdoti fanno o non fanno. Supponiamo che improvvisamente uno che non conosciamo viene in casa nostra (che abbiamo costruito con tanti sacrifici) a dettare legge: come ci sentiremmo? Quanto meno non felici, offesi. Pensiamo allo stato d'animo di un sacerdote che si sente criticato in casa sua, perché la Chiesa é casa del sacerdote non casa nostra...Con che diritto osiamo criticare la Santa Chiesa, quando non è stata costituita come un associazione, un partito politico, un diversivo, ma è la dimora di Dio ? La Chiesa a partire dal vecchio testamento quando c'era l'Arca dell'Alleanza, fino ai tempi nostri, ha resistito a tutti gli attacchi, a tutte le critiche e a tutte le insinuazioni, perché è non è una istituzione umana, è la presenza meravigliosa e potente di Dio. Il Signore più di tanto non lascia fare, “lascia fare ma non strafare”.. Cerchiamo di capire la realtà di cui facciamo parte: se non l’abbiamo capita, allora entriamo in un contesto sindacalista, politico, andiamo in piazza a lamentarci di tutto, ma non nella casa del Signore. SEGUIRE LA CHIESA E NON FARE DI TESTA NOSTRA PER VINCERE IL DEMONIO Da 21 anni Maria Santissima a Roberto Longhi ha indicato la via del silenzio, del timor di Dio, dell'amore fra di noi, ed ha confidato una riservatezza e un rispetto verso la Santa Chiesa e i sacerdoti…..., che ci permettono di arrivare al Signore con il sacramento della confessione ed il perdono dei nostri peccati. Il sacerdote o ha una importanza che noi non dobbiamo escludere, oppure facciamo di testa nostra, come ha lamentato il Santo Padre. Se non abbiamo capito questo, rischiamo di essere come dice la parabola di Gesù non chi dice Signore Signore entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del padre mio che è nei cieli..". E allora che cosa serve pregare? Bisogna stare attenti a quello che si sta facendo, perché un giorno il Signore può anche dirci " io non ti conosco!", dopo sacrifici, digiuni e rinunce. Lasciamoci educare da Maria Santissima che ci pone un altro quesito: “secondo voi Gesù è stato tentato nel deserto dal demonio o si è lasciato tentare per dimostrare che la natura umana può essere vinta con la nostra resistenza?”. Non lo sappiamo, perché per noi Gesù è stato tentato nel deserto per 40 giorni, ma lui si è lasciato tentare per dimostrare che, con la sua natura umana come la nostra, potremmo resistere di più all'insinuazione del maligno che giornalmente abbiamo. Grazie a quest'episodio del Vangelo, abbiamo la certezza di avere che fare con un nemico che ci vuole portare al peccato, alla trasgressione, e che noi non dobbiamo fare di testa nostra per vincerlo, ma restare obbedienti alla parola del Signore, alla Chiesa. CON LA LINGUA SI TRASGREDISCE PER ABITUDINE ED IN BUONA FEDE Uno che si predispone a servire la Chiesa dovrebbe diventare " muto"..., quanto meno dovrebbe darsi un tempo per diventare saggio; poi l'apostolo saggio con due parole dice quello che un altro direbbe in un mese…Quando avremo raggiunto quel livello, sicuramente faremo pochi errori, perché diremo poche parole. Se il Signore ha scelto Maria Santissima, la Regina del Silenzio, vuol dire che la caratteristica indispensabile per servirlo è quella del silenzio. Significa che Dio non ha bisogno di ripetitori, di persone che incantano con le parole, ma di servi silenziosi e obbedienti, idonei a ricevere le grazie e le "perle" celesti. Consideriamo con letizia il suggerimento di Maria SS. di misurare bene la lingua, perché ha un potere che non ce ne siamo resi conto: ha diviso la Chiesa, le famiglie, ha creato tanti scismi e tanti crolli, ha effuso tante condanne a morte! La lingua è legata all'orgoglio o all'umiltà. La Madonna era grandissima, ma ha misurato bene le sue parole e il Signore ha guardato la sua umiltà, non quello che ha detto. Colui che invece non è saggio e non è da seguire, è colui che parla molto! Stiamo attenti…Per comportarci nel modo migliore, incominciamo dalla base, a capire che senza l'obbedienza alla Chiesa non esiste il resto: anche a re Davide, a Salomone e a Giobbe, Dio ha chiesto l'obbedienza! E perché allora noi siamo disobbedienti alla Chiesa? Certo perché coloro che disobbediscono alla Chiesa sono quelli che la frequentano, che conoscono la legge, non quelli che hanno aderito ad altre teorie, non sono loro la parte marcia dell'umanità. Capiamo i nostri errori, perché le prostitute ci passeranno avanti..... Amiamo la nostra Chiesa come noi amiamo la nostra casa, anzi anche la nostra casa è un bene che il Signore ci ha concesso di avere, perché noi non potevamo concedercela personalmente; dunque la casa del Signore la dobbiamo amare doppiamente: primo perché il Signore ci ha concesso la nostra casa, secondo perché è la casa del Signore, dove il Signore è presente in continuazione per noi. Non entriamo nella casa del Signore baldanzosi, senza alcuna riverenza, perché quasi quasi abbiamo dei meriti perché siamo entrati nella sua casa, e addirittura avremmo bisogno di una riconoscenza speciale perché siamo entrati in chiesa..... invece noi dobbiamo ringraziare il Signore che ci concede di varcare quella porta, e quando usciamo dobbiamo sentire la responsabilità di esseri cristiani. PARLARE A VANVERA DEL SIGNORE, SI INFRANGE IL 2° COMANDAMENTO Diventiamo quei servi obbedienti e silenziosi verso la Chiesa, facciamo la nostra parte, poi il resto lo farà il Signore; quando Signore ha moltiplicati pani e pesci, li ha moltiplicati non sull'inesistente, ma c'era un ragazzino che ha offerto due pani e due pesci, quindi la parte umana, anche se limitata, è importante. La fiammella dell'autenticità cristiana deve nascere da noi, poi il Signore la moltiplicherà a dismisura, in un modo ed in luoghi a noi sconosciuti, ma quella fiammella di quei pani e di quei pesci mettiamocela noi. Sentiamoci già da oggi indegni di nominare il nome del Signore, per non infrangere uno dei 10 comandamenti, facendo attenzione che non pecchiamo solo con la bestemmia, ma quando parliamo a vanvera e con superficialità del nome di Dio. E’ scritto nel Vangelo che " di ogni parola infondata renderemo conto nel giorno del giudizio"; ecco perché la Madonna vuole consigliarci di tacere quando si parla del Signore. Queste le ennesime confidenze di Maria Santissima che Roberto Longhi ci trasmette senza enfasi, in un modo normale, perché la Madonna è semplicità, è rispettosa e contenuta. Diventiamo servi nascosti della Chiesa, non testimoni del sensazionale; lasciamo perdere i riconoscimenti, i primi posti, i piedistalli che ognuno di noi vorrebbe avere per mettersi in mostra…. Facciamo un passo indietro se vogliamo amare veramente Maria Santissima e la Chiesa di Gesù.

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