Vedendo
come
va
il
mondo,
chi
vive
concretamente
la
parola
del
Signore
sembra
una
persona
anomala,
fuori
dal
tempo,
viene
considerata
retrograda,
antiquata.
C'è
una
confusione
maggiore
di
quella
che
c'era
ai
tempi
di
Babilonia,
che
è
letale.
Pensiamo
di
vivere
da
cristiani
perché
siamo
in
regola
con
il
“rituale”,
ma
non
osserviamo
i
comandamenti.
Onoriamo
i
nostri
genitori?
Siamo
come
quel
figlio
della
parabola
di
Gesù
che
aveva
detto
di
andare
a
lavorare
nella
vigna
(Mt
21,28-32),
ma
poi
non
andiamo
a
fare
quello
che
il
Signore
ci
chiede.
Così
i
pubblicani
e
le
prostitute
ci
passeranno
avanti
nel
regno
di
Dio.
Prendiamo
due
persone:
una
vive
nell'agiatezza
e
pensa
di
andare
in
paradiso
perché
prega,
l'altra
vive
al
limite
della
sopportazione
e
nella
miseria
ma
non
prega.
Allora
la
prima
è
fortunata
due
volte,
mentre
la
seconda
che
non
ha
mai
avuto
ciò
che
desiderava
in
questa
vita,
è
sfortunata
anche
nell'altra?
Non
è
così,
Dio
dice
che
sarà
determinante
chi
avrà
amato,
non
chi
ha
pregato.
Molti
vivono
di
stenti
perché
affrontano
problemi
inaspettati
in
famiglia
o
fallimenti
sul
lavoro,
ma
tutti
saremo
valutati
sull'amore.
Come
può
la
Madonna
venirci
a
dire
di
pregare?
E
chi
non
ha
potuto
farlo?
Come
può
essere
contenta
se
una
gran
massa
di
persone
viene
deviata
in
nome
suo?
La
preghiera
non
è
la
garanzia
della
nostra
salvezza,
semmai
è
il
modo
diretto
di
arrivare
a
Maria
Santissima
e
da
lì
parte
la
sua
preghiera
verso
Dio
in
un
modo
perfetto.
Il
Signore
parla
a
tutti
i
suoi
figli,
non
solo
ai
cristiani,
dà
la
possibilità
a
tutti
di
salvarsi
perché
ci
chiede
di
amare.
Sono
figli
di
Dio
anche
quelli
che
fanno
parte
di
altre
religioni
o
sette.
Li
amiamo
oppure
non
abbiamo
neanche
il
desiderio
che
vengano
aiutati?
Certo
dobbiamo
essere
prudenti
e
scuotere
la
polvere
dai
nostri
sandali
quando
siamo
rifiutati
(Mc
6,11).
Non
facciamoci
coinvolgere
dalle
polemiche,
perché
il
ragionamento
umano
indebolisce
la
nostra
fede.
La
preghiera
è
un
momento
bello,
è
come
scrivere
al
proprio
innamorato,
però
non
deve
essere
sostituita
con
la
verità
principale
della
parola
del
Signore.
La
Madonna
è
in
attesa
di
quello
che
dobbiamo
dimostrare
a
lei,
non
di
quello
che
deve
dimostrare
a
noi.
Perché
promettiamo
grazie
in
nome
suo?
A
lei
interessa
la
salvezza
della
nostra
anima,
non
tanto
quella
del
corpo
o
soddisfare
la
nostra
curiosità.
Non
le
facciamo
fare
una
bella
figura
aggiungendo
quello
che
non
ha
mai
detto
e
nemmeno
rappresentandola
come
l'elemento
del
miracolo.
Certamente
concede
anche
le
grazie,
ma
è
una
cosa
che
non
vorrebbe
venisse
mai
detta.
Maria
Santissima
va
onorata
perché
è
la
prima
che
ha
rispettato
totalmente
la
legge
del
Signore
e
desidera
che
lo
facciamo
anche
noi.
A
una
persona
che
vive
nel
disordine
e
nel
peccato,
dobbiamo
dire
che
non
può
ottenere
le
grazie
se
non
rispetta
i
comandamenti.
Il
miracolo
dobbiamo
meritarcelo,
non
possiamo
raccogliere
il
frutto
di
una
pianta
che
non
abbiamo
seminato.
Cosa
hanno
dato
la
vita
a
fare
profeti?
I
santi
erano
totalmente
imbevuti
della
parola
del
Signore,
chi
di
noi
cristiani
ha
continuato
questo
filo
diretto
con
Dio?
Tante
persone
sono
deluse,
affrante
e
illuse,
perché
le
proprie
preghiere
non
hanno
trovato
un
risultato.
Il
Signore
non
impiega
niente
a
fare
terre
nuove
e
cieli
nuovi
anche
se
arrivano
le
guerre.
Cerchiamo
di
amare
e
di
recuperare
l'autenticità
cristiana,
verremo
esauditi
più
di
quello
che
pensiamo.
LA PREGHIERA AUMENTA IL NOSTRO DEBITO
Tanti
dicono
che
quando
pregano
stanno
bene,
sentono
gioia
nel
cuore
e
coinvolgimento,
risolvono
i
problemi,
svanisce
la
rabbia.
Se
la
preghiera
ci
fa
star
bene
è
la
risposta
che
subito
il
Signore
ci
dà,
è
un
ulteriore
regalo
che
ci
viene
fatto
in
aggiunta
al
dono
della
vita.
Perciò
siamo
doppiamente
debitori
verso
Dio.
Perché
pensiamo
di
meritare
un
premio
superiore
a
quello
che
Lui
ci
dà?
Se
uno
ci
presta
dei
soldi,
come
minimo
dobbiamo
ringraziarlo
e
restituirli,
non
dobbiamo
pretenderne
altrettanti
solo
perché
è
stato
generoso.
Dov'è
la
nostra
gratitudine
al
Signore
che
ci
ha
fatto
del
bene
con
la
preghiera?
Vedendo
l'impossibilità
che
abbiamo
di
pagare
il
nostro
debito,
il
Signore
ci
chiede
di
pagare
anche
solo
le
"spese
di
cancelleria",
cioè
di
amare.
A
tutti
garantisce
questo
regalo.
La
preghiera
non
è
la
dimostrazione
della
nostra
fede,
perché
si
va
a
dire
che
con
essa
abbiamo
dei
meriti
o
otteniamo
la
salvezza?
Da
nessuna
parte
è
scritto
che
sia
la
richiesta
principale
del
Signore.
Cerchiamo
di
non
cambiare
la
sua
parola
perché
è
un
sacrilegio
e
i
nostri
mal
consigli
portano
alla
confusione.
Nelle
precedenti
confidenze
di
Maria
Santissima
non
era
forse
stato
detto
che
il
modo
migliore
di
pregare
è
quello
di
non
pregare?
Oppure
che
ci
si
può
decristianizzare
con
la
preghiera?
Solo
quando
rispettiamo
i
comandamenti,
nel
perdono
e
nell'amore,
la
nostra
preghiera
è
utile
e
positiva.
Ecco
perché
molti
santi
si
sentivano
indegni
di
pregare
e
lo
facevano
quasi
sottovoce
nel
proprio
cuore.
Oggi
non
mancano
le
preghiere,
manca
il
desiderio di non criticare e non giudicare, di non avere rancore con nessuno. Manca l'amore.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Maria santissima non viene a dirci di pregare
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono