Dobbiamo
imparare
a
dare
valore
a
tutte
le
nostre
iniziative
e
finalizzarle
a
Dio.
Siamo
consapevoli
che
quando
ragioniamo,
parliamo
e
operiamo,
dobbiamo
rendere
conto
a
Dio
oppure
ci
comportiamo
liberamente
pensando
di
far
bene
ogni
cosa?
Se
ci
lamentiamo
è
come
se
dessimo
la
colpa
al
Signore,
ma
dove
ha
sbagliato?
Mettiamo
in
dubbio
noi
stessi
prima
degli
altri.
Non
dobbiamo
associarci
a
quelli
che
creano
confusione
in
tutti
i
settori,
dalla
Chiesa
al
più
piccolo
degli
ambienti
sociali,
ma
comportiamoci
come
Dio
ci
ha
insegnato
perché
siamo
sue
creature.
Quando
andiamo
a
comperare
uno
strumento,
troviamo
anche
il
libretto
delle
istruzioni
e
se
lo
seguiamo
possiamo
scoprire
che
è
meraviglioso.
Anche
a
noi
il
Signore
ha
dato
il
libretto
delle
istruzioni
attraverso
la
sua
parola,
i
comandamenti
e
il
catechismo,
ci
insegnano
come
dobbiamo
vivere
però
vogliamo
farne
a
meno.
Ecco
perché
tanti
di
noi,
invece
di
fare
un
salto
di
qualità
ed
essere
le
note
più
belle
dell’universo,
sono
solamente
delle
note
stonate.
Abbiamo
la
conoscenza,
non
l'istinto
come
gli
animali,
non
dobbiamo
fuoriuscire
da
quello
che
Dio
ha
già
pensato
e
detto
per
noi.
Come
è
assurdo
l'uomo
che
pensa
di
fare
di
testa
sua!
Dove
c'è
confusione
e
agitazione
c'è
il
demonio,
è
quello
che
vediamo
nella
nostra
epoca.
Siamo
troppo
tesi
e
nervosi,
poco
pazienti,
abbiamo
distrutto
i
frutti
dello
Spirito
Santo.
Cerchiamo
di
conoscere
il
meno
possibile
i
vizi
e
i
problemi
sociali
perché
ci
coinvolgono,
ci
amareggiano,
ci
tolgono
la
pace.
Nei
libri
sapienziali
c'è
la
vita
dell'uomo,
sentiamo
che
cosa
è
prudente
fare
o
non
fare.
Prima
di
fare
quello
che
il
Signore
chiede,
cerchiamo
di
non
fare
quello
che
il
Signore
non
vuole.
Il
nostro
Dio
non
è
critico
né
polemico,
lo
riveliamo?
Abbiamo
assimilato
lo
stile
peggiore
che
non
è
scritto
da
nessuna
parte
e
non
riusciamo
a
metabolizzare
ciò
che
è
scritto
a
caratteri
cubitali
davanti
ai
nostri
occhi.
Impariamo
a
partecipare
alla
santa
messa,
non
ad
assistervi.
Potremmo
migliorare
di
molto
la
nostra
condizione,
solamente
se
ci
impegnassimo
di
più
a
fermare
quell'abitudine
devastante
che
è
l'ipocrisia
e
le
brutte
qualità
di
Satana
del
giudizio
e
della
critica.
Il
Signore
non
ci
concede
la
sua
grazia
per
la
superbia
e
la
vana
gloria,
ce
la
concede
quando
è
lode
e
gloria
a
Lui
attraverso
il
nostro
sacrificio
e
la
nostra
sofferenza.
L'uomo
giusto
è
imbattibile,
dalla
sua
bocca
non
fuoriesce
alcuna
parola
stonata,
ma
non
è
esente
dalla
prova;
la
sua
parola
offende
e
fa
ribaltare
l'uomo
ingiusto,
gli
fa
venire
il
sangue
agli
occhi.
Lasciamo
andare
il
mondo
dove
va,
quando
la
massa
preme
cosa
possiamo
fare?
Sfruttiamo
questo
tempo
che
ancora
Dio
ci
concede,
cerchiamo
di
salvaguardare
la
fede
sarà
Lui
che
interverrà.
Non
critichiamo
i
ministri
che
si
è
scelto
il
Signore,
non
conosciamo
i
motivi
per
cui
si
comportano
in
un
certo
modo,
piuttosto
dispiacciamoci
per
loro.
Diamo
una
mano
ai
nostri
sacerdoti,
non
pecchiamo
di
omissione.
Perché
vogliamo
dire
quello
che
devono
fare
gli
altri
ma
nessuno
può
toccarci?
Smettiamola
di
essere
misericordiosi
sulle
spalle
di
chi
sta
soffrendo,
facciamolo
sulla
nostra
pelle.
Al
Signore
piacciono
quelle
persone
che
quando
dicono
qualcosa
lo
fanno
sul
loro.
Dobbiamo
essere
cristiani
coraggiosi
che
si fanno umiliare e offendere al posto dei più fragili.
LA NATURA UMANA DI GESU’ E’ POSSIBILE PER TUTTI
Nell'Annunciazione
la
Madonna
non
si
è
messa
a
discutere
con
l'Angelo,
ma
ha
detto:
"
Si
faccia
di
me
secondo
la
tua
parola".
Gesù
è
disceso
dal
cielo
per
rivelarci
che
quello
che
ha
fatto
come
uomo
è
possibile
per
tutti
noi,
tranne
la
sua
natura
divina.
Perché
vogliamo
rivelare
quest'ultima
che
non
ci
compete,
parlando
di
segni
e
prodigi?
Ci
ha
trasmesso
che
è
possibile
amare
e
accettare
la
falsità
e
le
ingiustizie
come
ha
fatto
Lui.
È
possibile
essere
umiliati
e
derisi
senza
reagire,
dipende
se
abbiamo
l'orgoglio
il
peggior
compagno
della
nostra
vita.
Ha
forse
usato
la
ragione
Gesù
per
rivelarci
l’amore?
Ogni
uomo
è
stato
concepito
e
contagiato
nel
peccato,
ma
il
peccato
peggiore
è
quello
che
pensiamo
di
non
avere
solo
perché
improvvisamente
ci
siamo
messi
a
pregare.
Non
dobbiamo
dubitare
degli
altri,
né
con
le
parole
né
con
il
cuore.
Quale
sentimento
abbiamo?
Perché
siamo
così
orgogliosi?
Non
offendiamoci
se
puntano
il
dito
verso
un
nostro
amico,
anche
lui
può
avere
sbagliato.
I
Vangeli
ci
portano
solo
una
piccola
parte
della
vita
di
Gesù,
noi
non
conosciamo
la
sua
sofferenza
nell'Orto
degli
Ulivi
perché
gli
apostoli
in
quel
momento
dormivano.
Le
stesse
persone
che
prima
gridavano
“
Osanna
al
figlio
di
David”
,
tre
giorni
dopo
l'hanno
condannato.
Anche
oggi
succede
la
stessa
cosa,
quando
critichiamo
e
giudichiamo
è
come
dire
“
crocifiggilo
”,
ci
si
associa
di
più
ai
malfattori
e
si
condanna
facilmente
senza
conoscere.
Chi
perdona
con
fatica
ha
l'orgoglio
e
non
è
genuino.
Chi
sente
criticare
e
fa
finta
di
niente
pecca
di
omissione.
Come
può
ricevere
l'Eucarestia?
La
cosa
più
bella
che
noi
potremmo
aver
fatto
o
detto
davanti
al
Signore
è
quella
che
non
abbiamo
mai
detto.
Come
possiamo
proporci
nella
nostra
miseria?
Sentiamoci
i
meno
meritevoli,
se
uno
dice
di
essere
il
migliore
deve
anche
dimostrarlo.
Per
non
creare
danno
dobbiamo
parlare
della
parola
che è stata rivelata sulla Bibbia, soprattutto con le opere e la nostra vita.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il libretto delle istruzioni
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono