Il
progetto
che
Dio
ha
su
di
noi
è
infinito,
non
è
uno
schema
come
l'abbiamo
racchiuso
noi,
è
vivo.
Perfino
la
morte
è
viva
e
noi
non
ce
ne
rendiamo
conto,
viviamo
solamente
per
le
cose
terrene.
Anche
quello
che
vogliamo
offrire
al
Signore
sono
tutti
problemi
terreni
che
in
realtà
non
esistono,
svaniscono
nel
nulla,
come
è
avvenuto
per
miliardi
di
persone
che
ci
hanno
preceduto.
Non
avrà
perso
la
pazienza
il
Signore?
Siamo
sinceri:
quando
noi
chiediamo,
dimostriamo
di
interessarci
alle
cose
di
Dio
o
alle
cose
umane?
Facciamo
parte
di
un
progetto
infinito,
ma
non
siamo
intelligenti
perché
non
l’abbiamo
capito.
Chi
di
noi
accetta
la
croce
per
il
bene
del
mistero?
Dovremmo
tenercela
stretta
per
il
domani:
mettiamo
al
sicuro
i
nostri
risparmi
nella
banca
del
cielo,
non
solo
in
quella
della
terra.
È
l'uomo
che
crea
i
problemi
e
pensa
di
fare
il
proprio
dovere
solo
perché
frequenta
la
Chiesa.
Che
cosa
abbiamo
portato
a
casa
dopo
tante
messe?
Niente,
il
giorno
dopo
nemmeno
ci
ricordiamo
del
Vangelo.
Se
Dio
fa
nascere
tralci
vivi
da
un
legno
secco
(dal
tronco
di
Iesse…),
noi
che
siamo
vivi
facciamo
nascere
tralci
secchi.
Così
la
fede
invece
che
aumentare,
diminuisce.
Preghiamo
per
un
motivo
esteriore,
ma
interiormente
non
possiamo
dimostrare
qualcosa
di
più
al
Signore?
Siamo
disponibili
a
immolarci
nel
suo
nome,
ad
accettare
le
ingiustizie
con
coraggio?
Non
ci
verrà
chiesto
quante
volte
saremo
andati
a
messa,
ma
se
avremo
testimoniato
la
parola
di
Dio.
Dovremmo
scioglierci
e
lievitare
davanti
al
sacrificio
di
Cristo
che
si
rinnova
sull’altare,
invece
rimaniamo
impassibili
come
legni
secchi,
non
ci
emozioniamo
più.
Di
fronte
all'immagine
di
un
uomo
che
non
ha
più
neanche
un
lembo
di
carne,
pensiamo
solo
a
criticare
e
condannare.
C’è
stato
qualcosa
di
impressionante
che
ci
ha
illuso
in
un
modo
molto
pericoloso,
facendoci
richiudere
nel
rituale
e
accaparrandosi
la
parte
più
importante,
la
nostra
collaborazione.
Perché
ci
siamo
chiusi
a
riccio
nella
disponibilità
fraterna
e
vediamo
solo
le
cose
che
portano
vantaggio
a
noi.
Se
torniamo
a
casa
senza
amare
è
come
non
aver
ricevuto
Gesù,
non
dimostriamo
nessun
effetto,
invece
quando
amiamo
otteniamo
il
massimo
dei
risultati,
è
lì
che
il
Signore
interviene.
Lui
non
vuole
essere
ricevuto
da
noi
in
continuazione
se
non
abbiamo
un
beneficio,
ce
l'ha
detto
in
tanti
modi
(
non
chi
dice
Signore…
Signore…,
i
sepolcri
imbiancati,
la
pagliuzza
e
la
trave,
i
farisei…)
.
L
a
Santa
messa
va
vissuta,
non
serve
a
niente
consumare
i
marmi
delle
chiese
per
poi
portare
in
tribunale
nostro
fratello.
Come
cristiani
battezzati
parliamo
in
nome
di
Dio
ogni
attimo
della
nostra
vita
e
se
lo
facciamo
invano
disobbediamo
al
2°comandamento.
Non
conformiamoci
alla
mentalità
dell'uomo,
ma
alla
volontà
di
Dio.
Perché
nei
nostri
discorsi
si
antepone
sempre
la
nostra
ragione?
Non
dimostriamo
a
Gesù
l'amicizia
che
Lui
ha
dimostrato
a
noi,
nè
gli
siamo
riconoscenti
per
averci
dato
tutto
e
fatti
partecipi
dell'infinito.
Abbiamo
mai
pensato
agli
insulti,
alle
profanazioni
e
alle
dimostrazioni
di
disinteresse
che
ha
ricevuto?
Dovremmo
essere
felici
della
nostra
condizione
ed
esprimere
gioia
da
tutti
i
pori,
invece
siamo
tutti
arrabbiati,
delusi,
tristi
e
lamentosi.
Se
la
nostra
fede
invece
di
aumentare,
diminuisce,
vuol
dire
che
non
siamo
all'altezza
della
situazione
e
che
le
nostre
messe
non
sono
servite
a
niente.
Amiamo
i
nostri
cari
come
vanno
amati?
Non
identifichiamo
negli
altri
i
peccatori,
guardiamo
a
noi
stessi.
E’
una
grande
profanazione
rimanere
indifferenti
davanti
al
sacrificio
che
si
rinnova,
alla
visione
crudele
del
Giusto
che
viene
flagellato.
Sarebbe
meglio
stare
fuori
dalla
chiesa,
perché
vedere
un
pezzo
di
legno
secco
che
cammina
è
ridicolo.
La
vera
verità
ci
penalizza,
va
contro
di
noi.
Non
scandalizziamoci
degli
errori
degli
altri,
ma
dispiacciamoci.
Davanti
alle
offese
non
dobbiamo
condannare,
perché
così
dimostriamo
di
non
avere
amore:
siamo
vivi
con
un
cuore
che
pulsa,
non
morti
e
secchi,
abbiamo
il
contatto
con
la
realtà.
E
se
la
Madonna,
invece
di
“pregate,
pregate,
pregate”
ci
dicesse:
"ma
che
barba
queste
preghiere
vuote
che
non
hanno
nessun
significato"…
Quanti
rosari
sono
stati
detti?
Fossero
tutti
utili
il
mondo
sarebbe
diverso.
Cosa
va
in
chiesa
a
fare
la
gente,
se
vi
sono
dimostrazioni
più
coerenti
nelle
persone
atee?
È
il
rituale
che
noi
andiamo
a
cercare,
la
sceneggiata
esterna.
La
casa
del
Signore
merita
più
rispetto,
non
dobbiamo
usarla
per
nascondere
le
nostre
magagne.
Viviamo
la
messa
con
un
cuore
aperto
e
dispiaciuto,
potremmo
provare una grande gioia perché il Signore ci fa sciogliere e crescere.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il pezzo di legno secco
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Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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