Il
progetto
aiuto
dei
cristiani
è
universale,
riguarda
tutti
i
cristiani
non
solo
i
cattolici.
Siamo
più
utili
al
Signore
quando
ascoltiamo
la
sua
parola,
non
quando
parliamo
a
vanvera
tra
di
noi.
Maria
Santissima
ci
vuole
così
come
siamo,
uniti,
desiderosi
di
ascoltare,
perché
non
sappiamo
quale
risultato
meraviglioso
ed
esplosivo
può
fuoriuscire
da
un
gruppo
che
non
si
sottomette
ai
richiami
del
mondo.
Davanti
alle
statue
della
Madonna
o
del
Signore,
confidiamo
le
nostre
situazioni
e
facciamo
grandi
proponimenti;
ma
le
statue
sono
mute,
non
assecondano
i
nostri
pensieri.
Se
in
quel
momento
la
Madonna
ci
rispondesse,
prima
di
tutto
non
confermerebbe
le
nostre
ragioni,
ma,
come
è
accaduto
a
Roberto,
ci
direbbe:
“Tu
ama”.
La
nostra
esperienza
al
monte
Misma
non
va
contro
il
mondo,
ma
contro
la
nostra
logica.
Quando
cerchiamo
di
contrastare
le
abitudini
del
mondo,
da
un
credito
ne
fuoriesce
un
debito,
perché
invece
di
creare
giustizia,
con
le
nostre
risposte
creiamo
zizzania,
veniamo
risucchiati
nel
marasma
generale.
Il
Signore
non
vuole
che
abbiamo
a
sperimentare
questa
esperienza.
Se
fossimo
coerenti
e
solidali
con
Lui,
capiremmo
che
non
è
sceso
sulla
Terra
per
emozionarci
o
per
commuoverci
davanti
ai
canti
natalizi.
Senza
la
sua
presenza
non
eravamo
più
recuperabili,
avremmo
continuato
a
vivere
purtroppo
come
i
farisei.
Quando
avremo
raggiunto
la
giusta
maturazione,
piangeremo
di
gioia
e
ci
meraviglieremo
di
non
aver
capito
prima
come
andava
accolto
Gesù,
che
l'esaltazione
non
fa
parte
del
Suo
programma,
non
misura
la
fede.
Nessuno
sa
quanti
segni
e
rivelazioni
ha
avuto
la
Madonna,
eppure
abbiamo
visto
la
sua
integrità
e
il
suo
equilibrio;
non
si
è
lasciata
prendere
dall’enfasi,
anzi,
più
entrava
nell'esperienza
stupenda
del
progetto
di
cui
faceva
parte
e
più
si
è
umiliata.
Maria
Santissima
non
ci
ha
detto
che
quello
che
facciamo
è
sbagliato,
però
c'è
un
margine
di
miglioramento
immenso;
la
fede
non
ha
un
traguardo,
è
l'unica
scuola
che
non
ci
dà
compiti,
non
ci
fa
impegnare
mentalmente,
ma
desidera
un
comportamento
semplice,
di
abbandono.
Nell'Antico
e
nel
Nuovo
Testamento
i
progetti
del
Signore
sono
avvenuti
non
per
le
pressioni
dell'uomo,
ma
da
azioni
che
lo
Spirito
Santo
ha
fatto
su
alcune
persone,
nel
silenzio,
quando
queste
non
si
rendevano
conto.
Quello
che
viene
trascritto
dei
santi,
non
rivela
il
loro
reale
comportamento.
I
santi
non
hanno
lasciato
traccia
di
cosa
facevano
durante
le
singole
ore
del
giorno,
quindi
è
stata
dedotta
la
loro
vita,
ma
la
parte
più
dura,
cruenta,
drammatica
e
difficile,
non
la
conosce
nessuno.
Non
è
così
romanzata
come
ci
viene
trasmessa
nei
film,
è
più
misera.
Tante
volte
i
santi
si
sono
nascosti
e
chiusi
dentro
la
loro
anima,
perché
non
avevano
possibilità
di
sostegno,
capivano
che
dovevano
solamente
abbandonarsi
a
Dio,
con
intelligenza
e
scaltrezza.
Per
gli
stessi
motivi
nessuno
può
conoscere
l'esatta
sofferenza
della
Madonna.
E’
venuto
Elia
e
non
l'hanno
riconosciuto,
è
venuto
il
Figlio
di
Dio
e
non
l’hanno
riconosciuto:
questo
accade
anche
oggi
quando
non
rispettiamo
la
sua
parola
e
non
sappiamo
accettare
con
amore
le
ingiustizie.
Perché
l'esperienza
di
Roberto
è
così
diversa
da
quella
di
altri
veggenti?
Perché
non
ha
onore
e
gloria?
Tutte
le
volte
che
è
intervenuto
il
Signore
non
è
stato
riconosciuto,
hanno
avuto
più
risalto
iniziative
che
provenivano
da
personaggi
terreni,
che
da
uomini
scelti
da
Dio.
L'arca
di
Noè
ne
è
un
esempio
lampante:
anche
qui
non
viene
riportato
in
che
misura
egli
abbia
accettato
gli
insulti
mentre
costruiva
una
nave
su
una
montagna,
ma
sappiamo
che
è
stato
deriso.
Il
Signore
sconvolge
gli
equilibri,
chi
avrebbe
detto
che
quell'arca
avrebbe
avuto
un
significato
nel
futuro?
E’
quello
che
stiamo
sperimentando
sul
monte
Misma.
Nessuno
come
noi
è
stato
confuso
dalle
abitudini
del
mondo,
nessuna
generazione
come
la
nostra
è
stata
provocata,
attaccata
e
plagiata
dalla
negatività.
Abbiamo
messo
al
primo
posto
il
progresso,
scalzando
Dio
e
le
verità
rivelate
dai
nostri
Padri;
vorremmo
gestire
un
potere
che
non
ci
compete,
darci
pesi
e
sufficienze.
Oggi
ne
paghiamo
le
conseguenze,
perché
è
scritto
che
quella
generazione
che
rifiuterà
Dio,
vedrà
devastazioni
e
tribolazioni
mai
viste
sulla
Terra.
Nessun
uomo
può
paragonarsi
all'azione
dello
Spirito
Santo;
anche
se
abbiamo
qualche
conoscenza
in
più
degli
altri,
non
abbiamo
il
diritto
di
intervenire,
di
dire
e
di
fare,
altrimenti
rischiamo
solo
di
dimostrare
il
nostro
amor
proprio.
Lo
stile
mariano
non
è
rumoroso,
desidera
che
noi,
dietro
le
quinte,
senza
nessuna
gloria
e
riconoscenza,
riempiamo
quella
moltitudine
di
cesti
vuoti,
affinché
la
Madonna
possa
soddisfare
le
richieste
di
tante
persone.
Dobbiamo
essere
i
servi
della
Serva,
memori
che
neanche
Gesù
è
stato
accolto
dal
suo
popolo.
Come
è
avvenuto
per
i
santi,
per
gioire
in
Cielo
dobbiamo
soffrire
sulla
Terra
e
andare
incontro
a
qualcosa
che
non
ci
aspettiamo.
Solo
dopo
il
giogo
diventa
leggero.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La vita nascosta dei santi
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono