Un deserto sul Misma
Dal
nome
del
Papa
abbiamo
un'ulteriore
conferma
che
il
monte
Misma
non
sposta
il
suo
programma
di
un
centimetro,
perché
è
un
movimento
laico
francescano,
con
regole
francescane,
al
quale
la
Madonna
ha
chiesto
unione
e
fratellanza.
C'è
bisogno
della
nostra
preghiera
perché
l'unione
e
la
fratellanza
chiesta
da
papa
Francesco
gli
“costerà
sangue”.
Cerchiamo
di
andare
oltre
ogni
parvenza
e
di
impegnarci
sempre
più
in
questo
sostegno
che
il
Papa
ha
chiesto.
Dobbiamo
essere
preoccupati
e
sentirci
molto
più
responsabili
perché
il
male
non
lo
lascerà
stare.
L'elezione
del
nuovo
Papa
non
ha
risolto
come
per
incanto
tutti
i
problemi,
anche
perché
i
suoi
predecessori
non
hanno
sbagliato,
erano
tutti
misericordiosi,
bravi
e
graditi
a
Dio;
anzi,
più
andremo
avanti
e
più
le
difficoltà
aumenteranno.
Abbiamo
gioito
per
il
nuovo
Papa,
ma
davanti
a
noi
dobbiamo
vedere
il
calvario:
faranno
né
più
né
meno
come
hanno
fatto
con
Gesù,
che
prima
era
osannato
dalle
folle
e
poi
l'hanno
messo
in
croce.
Qui
si
presenta
sempre
più
il
compito
che
la
Madonna
ci
ha
affidato,
di
pregare
per
evitare
all'umanità
quelle
rotture
inimmaginabili
dovute
proprio
all'abitudine
decadente
di
certi
valori
che
l'uomo
ha
preso.
“Aprire
le
porte”
è
un
pericolo
immenso,
non
sappiamo
chi
entra
a
svuotarci
la
casa
di
valori
e
di
beni;
stiamo
attenti,
non
è
lì
il
problema
perché
anche
altri
ci
hanno
già
provato.
Dobbiamo
pregare,
essere
obbedienti,
umili
e
prima
di
tutto
cristiani
credibili.
È
facile
volare
sulle
ali
dell'entusiasmo,
ma
non
cantiamo
vittoria,
aspettiamo
che
Francesco
si
scontri
con
"i
caproni"…
Gestire
una
diocesi
non
è
come
gestire
il
mondo
intero.
Va
comunque
sostenuto
in
questa
battaglia
perché
è
il
vicario
di
Cristo.
Ci
siamo
resi
conto
di
cosa
significa
essere
scelti
dal
Signore?
Cerchiamo
di
essere
equilibrati,
semplici
e
consapevoli,
che
il
bello
viene
adesso.
Ma
abbiamo
letto
le
lettere
di
Ratzinger?
Nel
1969
scrisse
una
profezia
veramente
impressionante,
che
si
confà
con
la
realtà
attuale.
Papa
Francesco
ha
bisogno
della
nostra
amicizia,
uniamoci
prima
che
“
i
buoi
siano
fuori
dalla
stalla”,
preghiamo
l'uno
per
l'altro
come
lui
ha
chiesto.
Quella
battaglia
che
aspetterà
papa
Francesco,
aspetterà
anche
noi
indirettamente,
con
difficoltà
nuove.
Non
è
facile
unire
il
popolo
in
fratellanza,
ma
sentiamoci
amici
suoi,
indipendentemente
da
quello
che
avverrà.
Non
ci
deve
preoccupare
che
esultino
quei
preti
che
hanno
sempre
criticato,
contrari
al
mantenimento
delle
tradizioni?
Forse
loro
sanno
qualcosa
che
noi
non
sappiamo?
Perché
dicono:
"
Finalmente"
?
Certo
un
Papa
non
approverà
mai
le
nozze
gay,
ma
la
Chiesa
ha
sempre
accolto
con
misericordia
coloro
che
si
sono
confessati
riconoscendo
i
propri
errori,
come
ha
fatto
Gesù
con
la
Maddalena.
I
papi
erano
tutti
uno
più
umile
dell'altro,
anche
se
hanno
fatto
azioni
diverse;
se
il
nostro
Papa
vuol
essere
chiamato
Francesco,
accontentiamolo,
ma
per
molti
purtroppo
vorrà
dire
mancare
di
riverenza
e
la
troppa
disponibilità
può
affievolire
il
sacro
timor
di
Dio.
Non
ci
fa
un
certo
effetto
sentire
alcuni
preti
dire:
"Ma
perché
si
fa
chiamare
Sua
Santità,
chi
pensa
di
essere?"
.
Facciamo
dei
sacrifici,
annulliamoci
a
vantaggio
del
fratello,
perchè
la
Madonna
ottenga
dal
Signore,
anche
per
merito
nostro,
un
aiuto
a
Francesco,
in
mezzo
a
tanti
“lupi”
e
tante
trappole.
Non
dimentichiamoci
di
papa
Ratzinger
e
del
suo
gesto,
un
domani
potremmo
conoscere
certe
verità
segrete
che
oggi
ignoriamo.
Papa
Francesco
non
ha
bisogno
delle
nostre
favole,
ma
di
qualcosa
di
molto
più
profondo
che
è
la
nostra
preghiera
valorizzata
dal
nostro
comportamento
(altrimenti
non
vale
niente).
Siamo
sicuri
che
la
verità
è
quella
che
ci
hanno
trasmesso
gli
altri,
che
magari
provenivano
da
ambienti
come
la
Curia?
Perché
annulliamo
tante
buone
azioni
prendendo
posizioni
sbagliate,
sapendo
che
di
ogni
parola
infondata
dovremo
rendere
conto
a
Dio?
In
realtà
l'uomo
è
disponibile
ad
ascoltare
la
parola
di
Dio
o
vuole
che
Dio
ascolti
la
sua
parola?
Vogliamo
favorire
una
categoria
di
peccatori
o
vogliamo
far
capire
che
il
peccato
ci
penalizza?
Ci
sono
anche
delle
persone
che
stoicamente
resistano
a
tante
tentazioni
per
rispettare
i
comandamenti
di
Dio,
fanno
digiuni
e
preghiere,
ma
vedendo
che
altri
vengono
quasi
premiati
pur
comportandosi
diversamente,
potrebbero
lasciarsi
andare.
Noi
siamo
stati
chiamati
a
confermare
il
Vangelo,
perché
Cristo
è
venuto
non
solo
per
una
categoria
di
persone,
ma
anche
per
coloro
che
resistono,
che
si
immolano.
Una
ragazza
o
un
ragazzo
che
si
consacra
vergine
per
il
progetto
del
mondo,
come
deve
sentirsi
vedendo
certe
cose?
Salvaguardiamo
sia
il
diseredato,
ma
anche
quell'altro,
perché
anche
quest’ultimo
è
opera
di
Dio.
Ma
è
convenuto
a
Giovanni
Battista
farsi
tagliare
la
testa
dicendo
a
re
Erode
che
non
poteva
avere
una
concubina?
Se
tutto
è
misericordia
allora
non
doveva
fare
niente.
Cerchiamo
di
non
prendere
queste
parole in senso contrario.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Meriterà molto sostegno
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)