Il
Signore
sapeva
già
che
avremmo
vissuto
momenti
difficili
di
guerre
e
di
terrore,
ma
sa
come
venirne
fuori
e
ce
l’ha
consigliato.
Accogliamo
i
consigli
che
ci
ha
dato
attraverso
la
sua
Santissima
Madre
e
i
suoi
profeti
oppure
li
rifiutiamo?
Preghiamo
tanto
per
la
pace
nel
mondo
ma
non
per
tutto
il
nostro
male,
che
il
Signore
vede
e
che
potremmo
eliminare.
Manca
l’amore
fra
di
noi
e
siamo
così
fragili
nel
dimostrare
una
buona
azione.
“Tu
quella
cosa
lì
non
dovevi
dirmela!”,
amare
significa
accettare
il
prossimo
così
com’è
e
accettare
cose
che
umanamente
non
sarebbe
giusto
accettare.
Vogliamo
sostenere
la
legge
di
Dio
o
quella
dell’uomo?
Se
dovessimo
superare
un
esame
sulla
legge
di
Dio
dovremmo
rispettare
la
sua
parola.
Come
siamo
messi
nei
dieci
comandamenti?
La
legge
di
Dio
è
precisa,
non
è
cambiata
nel
corso
dei
tempi
e
ogni
comandamento
ha
tante
sfaccettature.
Ad
esempio
non
si
uccide
solo
fisicamente
ma
con
la
lingua,
il
tradimento
di
un
amico
è
un
atto
impuro,
si
può
rubare
anche
la
fiducia
di
un
amico
per
ottenere
dei
vantaggi.
Quante
volte
abbiamo
taciuto
per
non
avere
problemi?
Questa
omissione
è
una
falsa
testimonianza.
Avremmo
tanti
motivi
per
pregare
per
noi
stessi,
per
essere
cristiani
credibili.
Dunque
la
capacità
di
dire
la
verità
e
dare
consigli
deriva
dalla
nostra
coerenza.
Per
superare
l’esame
dobbiamo
considerare
anche
i
vizi
capitali.
Chi
di
noi
non
è
contagiato
da
superbia,
avarizia,
lussuria,
ira,
gola,
invidia,
accidia?
Come
siamo
messi
davanti
alle
beatitudini
evangeliche,
se
appena
uno
sbaglia
con
la
lingua
viene
subito
criticato?
Oggi
riteniamo
beati
coloro
che
hanno
una
buona
pensione,
una
bella
casa,
una
bella
moglie…
La
Chiesa
sarà
sempre
parola
di
Dio
come
ci
è
stata
rivelata,
anche
se
ci
dicessero
che
rubare
o
il
plagio
non
è
più
peccato.
Nel
mondo
c’è
anche
tanto
bene,
tanti
bei
gesti
e
tante
rinunce
che
nessuno
considera
o
riconosce.
“
Sappi
che
negli
ultimi
tempi
verranno
momenti
difficili.
Gli
uomini
saranno
egoisti,
amanti
del
denaro,
vanitosi,
orgogliosi,
bestemmiatori,
ribelli
ai
genitori,
ingrati,
empi,
senza
amore,
sleali,
calunniatori,
intemperanti,
intrattabili,
disumani,
traditori,
sfrontati,
accecati
dall'orgoglio,
amanti
del
piacere
più
che
di
Dio,
gente
che
ha
una
religiosità
solo
apparente,
ma
ne
disprezza
la
forza
interiore”
(2Tim,3).
Non
c’è
niente
di
nostro
che
offende
il
Signore?
Parliamo
di
tanti
massacri
ma
non
degli
aborti.
Facciamo
pregare
la
Madonna
perché
ci
sentiamo
impossibilitati
a
migliorare.
Quando
Roberto
affidò
alcune
situazioni
a
Gesù
ebbe
questa
risposta:
“Non
chiedere
a
me
quello
che
potete
fare
voi”,
che
è
simile
alle
parole
che
santa
Lucia
ricevette
in
visione
da
sant’Agata:
"Lucia,
sorella
mia,
perché chiedi a me ciò che tu stessa puoi concedere”?
La fede di Lucia giovò alla guarigione di sua madre.
DIO CI HA FATTI PER LA SANTITÀ
Come
potenzialità
dataci
da
Dio
potremmo
fare
i
100
metri
in
10
secondi
ma
noi
dimostriamo
di
fare
fatica
a
fare
i
10
metri
in
30
secondi.
Abbiamo
molto
limitato
quello
che
potrebbe
essere
la
nostra
dimensione
fisico-spirituale
perché
prevale
sempre
la
nostra
ragione
e
il
nostro
“carattere”.
Chi
ci
impedisce
invece
di
fare
i
100
metri
in
10
secondi?
Mai
dovremmo
farci
giudici
del
nostro
prossimo,
è
il
demonio
che
ci
fa
sentire
perfetti
mentre
colui
che
fa
la
volontà
di
Dio
si
sente
il
più
indegno.
È
ovvio
che
il
Signore
è
misericordioso,
anche
solo
per
tutte
le
volte
che
ha
portato
pazienza
con
noi.
In
discussione
è
la
nostra
misericordia,
quella
che
dovremmo
portare
ai
nostri
fratelli.
Pregare
non
è
dire
una
preghiera
dietro
l’altra,
ma
rispettare
i
comandamenti,
i
precetti,
conoscere
la
parola
di
Dio
attraverso
i
suoi
salmi
e
i
suoi
profeti.
Non
possiamo
ricevere
l’Eucaristia
quando
non
siamo
in
pace
con
un
nostro
fratello,
questa
è
la
legge
di
Dio.
Le
grandi
trasgressioni
partono
dalle
piccole
trasgressioni,
ma
queste
ultime
non
le
consideriamo
peccati.
Le
nostre
malignità
e
falsità,
le
guerre
trasversali
tra
parenti,
amici
e
colleghi,
Dio
lo
accetta?
Chiediamo
continuamente
alla
nostra
Mamma
e
se
qualcuno
desse
qualcosa
senza
chiedere
niente?
Un
fioretto,
un’accettazione
di
un’ingiustizia…
Consoliamo
il
cuore
di
Maria
oppure
ce
ne
approfittiamo?
In
una
visione
Roberto
ha
visto
la
Madonna
davanti
a
una
moltitudine
di
cesti
di
pane
e
a
una
folla
infinita
da
sfamare
e
qualcuno
invece
di
andare
a
prendere
il
pane
ne
aggiungeva
per
i
più
bisognosi.
Chi
vogliamo
essere
noi?
Nessuno
è
diventato
santo
perché
ha
pregato
o
ha
chiesto
tanto,
ma
perché
ha
offerto,
ha
saputo
superare
delle
tribolazioni,
ha
rinunciato
a
qualcosa
di
sé
in
favore
dell’altro.
La
legge
di
Dio
non
è
cambiata,
non
fidiamoci
di
chi
“alleggerisce”
troppo,
il
Siracide
ci
ammonisce:
“Non
essere
troppo
sicuro
del
perdono
tanto
da
aggiungere
peccato
a
peccato,
non
dire
la
sua
misericordia
grande
mi
perdonerà
molti
peccati
perché
presso
di
lui
ci
sono
misericordia
e
ira.
A
coloro
che
vogliono
proporre
un
altro
tipo
di
fede
san
Paolo
risponde:
“Verrà
giorno
in
cui
non
si
sopporterà
più
la
sana
dottrina,
ma
per
il
prurito
di
udire
qualcosa,
gli
uomini
si
circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dar ascolto alla verità per volgersi alle favole”.
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