C’è un falso moralismo, si tende troppo a creare un ente di beneficenza al posto della parola di Dio che è ben più importante. Anche san Pietro incaricò delle persone per servire alle mense perché non era giusto che gli apostoli lasciassero da parte la missione di rivelare la Parola di Dio. Molti hanno buone proposte e buone iniziative, ma nascondono le loro facoltà peccaminose. Nel mondo sta devastando la cultura del peccato, una cultura pericolosissima dove niente è più peccato. Si può alterare la genetica, ci si può “unire” in modo non regolare, tutto il disordine ha origine dal peccato. Dov’è il vero bene quando poi si trascura la parola di Dio? La gravità del peccato origine a tanti errori umani e la colpa è nostra non del demonio. Se si dicesse che rubare non è più peccato la gente ruberebbe il doppio, così avviene quando si promuove quello che fa bene al corpo e non all’anima. Scriveva san Paolo a Timoteo: “Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.” Non dobbiamo dare retta ai pruriti delle novità che ci accontentano e ci illudono. Il libro del Siracide ci avverte di non avere l’insensata sicurezza del perdono di Dio: “Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: «Basto a me stesso». Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. Non dire: «Chi mi dominerà?», perché il Signore senza dubbio farà giustizia. Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?», perché il Signore è paziente. Non essere troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. Ecco perché la Madonna ha sempre detto di pregare per i peccatori. Che bello quando riusciamo a resistere al male! Non dire: «La sua compassione è grande; mi perdonerà i molti peccati», perché presso di lui c'è misericordia e ira, e il suo sdegno si riverserà sui peccatori”. I peccatori che lui intende sono quelli che ha scelto per rappresentare e diffondere la sua Parola, lo dice a noi che andiamo in chiesa. È facile materializzare quello che il Signore ci chiede, se abbiamo Dio nel cuore si fermano i femminicidi, le guerre, i suicidi, i tradimenti, le gelosie e le invidie. Significa saper accettare anche la parte del torto e dell’ingiustizia perché “ la battaglia dell’uomo la si vince senza lottare ma abbandonandosi totalmente alla volontà di Dio”. L’AMORE TRADITO DIVENTA ODIO Quando c’è una disgrazia alla base c’è il disordine: droga, alcol, adulteri (fuori da un letto e dentro in un altro…). È ora di dare valore al sentimento dell’amore e di rispettarlo, perché l’amore tradito diventa odio. E con l’odio si innesca la morte. Illudere una persona nel sentimento è la cosa peggiore. Bisogna stare attenti a concedersi al primo che capita, avere rispetto dei sentimenti e dei valori umani. Smettiamola di creare delle fabbriche del peccato, come il divorzio e soprattutto l’aborto, una strage degli innocenti che grida vendetta al cospetto di Dio. Certe leggi non sono la libertà del vivere ma la condanna del vivere. Il nostro esempio di cristiani coerenti inizia quando finisce la messa o l’incontro di preghiera. Tanti genitori si lamentano di molte cose ma non si ricordano dell’elemento principale. Immaginiamo un figlio che vede il papà o la mamma a letto con un’altra persona: è una pugnalata! Oppure la mamma in braccio a una persona che non sia il papà… Queste situazioni sono fonte di odio e di rabbia che un bambino non riesce a sfogare e che si porta dentro per tanti anni. Poi si vendica, odia la preghiera e si comporta male in gioventù. Come le ragazze che si danno in pasto a tutti perché quell’elemento è stata la causa della loro sofferenza. Non dobbiamo prendere troppo alla leggera certe cose, ritorniamo a Dio con tutta l’anima e con tutto il cuore che risaniamo tutto. Questo non vuol dire che uno deve sentirsi obbligato ad andare a messa senza capire cosa ci va a fare. Non serve a niente. Uno può entrare in chiesa, sedersi in fondo a guardare il crocifisso per qualche minuto, così si rilassa mentalmente, spariscono le nebbie e il cuore è già più rasserenato. La seconda volta entrerà con più desiderio, così la terza e la quarta. Bisogna capire questi passaggi. I disagi di certi giovani possono essere colpa della famiglia, ma tanti genitori sono nella disperazione, devono umiliarsi a lavorare con le lacrime agli occhi per pagare la morte ai loro figli. E la colpa non è dei genitori. Quando l’amore è tradito diventa odio, l’odio diventa rabbia e la rabbia genera le brutte azioni che sentiamo. Maria Santissima dal cielo si dispiace nel vedere tanto disordine umano. Ha un granaio pieno di grazie che trabocca per riversarlo su di noi, ma deve avere certe condizioni per intervenire, non deve vedere solo persone disperate che vivono in modo disordinato e piangono su sé stesse. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
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C’è un falso moralismo, si tende troppo a creare un ente di beneficenza al posto della parola di Dio che è ben più importante. Anche san Pietro incaricò delle persone per servire alle mense perché non era giusto che gli apostoli lasciassero da parte la missione di rivelare la Parola di Dio. Molti hanno buone proposte e buone iniziative, ma nascondono le loro facoltà peccaminose. Nel mondo sta devastando la cultura del peccato, una cultura pericolosissima dove niente è più peccato. Si può alterare la genetica, ci si può “unire” in modo non regolare, tutto il disordine ha origine dal peccato. Dov’è il vero bene quando poi si trascura la parola di Dio? La gravità del peccato origine a tanti errori umani e la colpa è nostra non del demonio. Se si dicesse che rubare non è più peccato la gente ruberebbe il doppio, così avviene quando si promuove quello che fa bene al corpo e non all’anima. Scriveva san Paolo a Timoteo: “Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.” Non dobbiamo dare retta ai pruriti delle novità che ci accontentano e ci illudono. Il libro del Siracide ci avverte di non avere l’insensata sicurezza del perdono di Dio: “Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: «Basto a me stesso». Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. Non dire: «Chi mi dominerà?», perché il Signore senza dubbio farà giustizia. Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?», perché il Signore è paziente. Non essere troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. Ecco perché la Madonna ha sempre detto di pregare per i peccatori. Che bello quando riusciamo a resistere al male! Non dire: «La sua compassione è grande; mi perdonerà i molti peccati», perché presso di lui c'è misericordia e ira, e il suo sdegno si riverserà sui peccatori”. I peccatori che lui intende sono quelli che ha scelto per rappresentare e diffondere la sua Parola, lo dice a noi che andiamo in chiesa. È facile materializzare quello che il Signore ci chiede, se abbiamo Dio nel cuore si fermano i femminicidi, le guerre, i suicidi, i tradimenti, le gelosie e le invidie. Significa saper accettare anche la parte del torto e dell’ingiustizia perché la battaglia dell’uomo la si vince senza lottare ma abbandonandosi totalmente alla volontà di Dio”. L’AMORE TRADITO DIVENTA ODIO Quando c’è una disgrazia alla base c’è il disordine: droga, alcol, adulteri (fuori da un letto e dentro in un altro…). È ora di dare valore al sentimento dell’amore e di rispettarlo, perché l’amore tradito diventa odio. E con l’odio si innesca la morte. Illudere una persona nel sentimento è la cosa peggiore. Bisogna stare attenti a concedersi al primo che capita, avere rispetto dei sentimenti e dei valori umani. Smettiamola di creare delle fabbriche del peccato, come il divorzio e soprattutto l’aborto, una strage degli innocenti che grida vendetta al cospetto di Dio. Certe leggi non sono la libertà del vivere ma la condanna del vivere. Il nostro esempio di cristiani coerenti inizia quando finisce la messa o l’incontro di preghiera. Tanti genitori si lamentano di molte cose ma non si ricordano dell’elemento principale. Immaginiamo un figlio che vede il papà o la mamma a letto con un’altra persona: è una pugnalata! Oppure la mamma in braccio a una persona che non sia il papà… Queste situazioni sono fonte di odio e di rabbia che un bambino non riesce a sfogare e che si porta dentro per tanti anni. Poi si vendica, odia la preghiera e si comporta male in gioventù. Come le ragazze che si danno in pasto a tutti perché quell’elemento è stata la causa della loro sofferenza. Non dobbiamo prendere troppo alla leggera certe cose, ritorniamo a Dio con tutta l’anima e con tutto il cuore che risaniamo tutto. Questo non vuol dire che uno deve sentirsi obbligato ad andare a messa senza capire cosa ci va a fare. Non serve a niente. Uno può entrare in chiesa, sedersi in fondo a guardare il crocifisso per qualche minuto, così si rilassa mentalmente, spariscono le nebbie e il cuore è già più rasserenato. La seconda volta entrerà con più desiderio, così la terza e la quarta. Bisogna capire questi passaggi. I disagi di certi giovani possono essere colpa della famiglia, ma tanti genitori sono nella disperazione, devono umiliarsi a lavorare con le lacrime agli occhi per pagare la morte ai loro figli. E la colpa non è dei genitori. Quando l’amore è tradito diventa odio, l’odio diventa rabbia e la rabbia genera le brutte azioni che sentiamo. Maria Santissima dal cielo si dispiace nel vedere tanto disordine umano. Ha un granaio pieno di grazie che trabocca per riversarlo su di noi, ma deve avere certe condizioni per intervenire, non deve vedere solo persone disperate che vivono in modo disordinato e piangono su sé stesse.

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