Un deserto sul Misma
Non
c'è
mai
stato
nessun
uomo
di
cui
si
è
parlato
così
tanto
come
Gesù.
Hanno
oscurato
tutti
i
personaggi
e
le
grandi
civiltà
del
mondo,
ma
non
riescono
a
farlo
con
quell'uomo
che
è
venuto
per
amicizia,
per
farci
mettere
al
primo
posto
l'amore.
Qual
è
il
principio
personale
che
ci
spinge
a
ricercare
Gesù?
Lo
seguiamo
per
fede
o
perché
abbiamo
tutto
da
guadagnare?
Se
lo
seguissimo
per
fede
con
un
desiderio
di
andare
incontro
a
Lui
e
avessimo
recepito
quello
che
ci
ha
portato,
il
mondo
sarebbe
migliore.
Davanti
a
Gesù
“cadremmo
per
terra”
nel
vedere
la
sua
semplicità,
non
la
sua
divinità.
Come
sarebbe
semplice
vivere
da
cristiani
figli
di
Dio!
Perché
dopo
che
siamo
andati
a
confessarci,
dobbiamo
dire
una
preghiera
di
penitenza?
Non
sarebbe
più
ovvio
pregare
per
ringraziare
chi
ci
ha
perdonato?
Anche
il
Santo
Rosario
l'abbiamo
fatto
diventare
la
preghiera
del
dolore
e
delle
disgrazie,
perché
abbiamo
“le
gomme
a
terra”
,
siamo
tristi,
angosciati,
non
conosciamo
la
preghiera
del
ringraziamento,
della
gioia,
dell'emozione
del
creato.
Ma
che
mondo
stiamo
dando
ai
nostri
figli?
Non
possiamo
pregare
per
diventare
felici?
Siamo
chiamati
a
rivelare
il
Vangelo,
non
a
ripeterlo
come
merli
indiani.
Dopo
2000
anni
la
nostra
fede
è
ai
minimi
storici
perché
siamo
alla
ricerca
di
altri
segni,
incuriositi
dal
soprannaturale.
Ma
non
basterebbero
ugualmente
anche
se
“vedessimo
resuscitare
i
morti”.
Parecchie
persone
si
svuotano,
diventano
instabili,
mentre
la
fede
è
l'equilibrio
massimo
tra
lo
spirito
e
la
materia.
Le
grandi
trasgressioni
dell'uomo
sono
partite
sempre
dalle
piccole
trasgressioni,
come
si
può
essere
iperattivi
in
un
certo
momento
e
subito
dopo
“candele
spente”
?
Si
va
in
crisi
di
astinenza?
La
parola
di
Dio
ci
dà
l'energia
quando
siamo
nel
deserto,
non
davanti
alle
opportunità
della
vita.
Non
si
ama
per
convenienza,
per
circostanza
o
per
rispetto
umano,
ma
incondizionatamente,
in
un
modo
genuino
e
puro.
Gesù
merita
un
amore
totale
da
parte
nostra,
invece
lo
seguiamo
perché,
sotto
sotto,
ci
conviene.
Ma
è
vera
fede
la
nostra?
Siamo
confusi
perché
non
c'è
nemmeno
l'amore
nelle
nostre
case,
dove
uno
deve
sottomettersi
alla
prepotenza
dell'altro.
E
saremmo
anche
peggio
se
non
avessimo
paura
delle
conseguenze.
Siamo
della
qualità
degli
apostoli
o
dei
discepoli
che
poi
si
sono
allontanati?
Sono
vissuti
a
contatto
col
Maestro
per
parecchio
tempo,
ma
in
pochi
lo
hanno
seguito
lasciando
tutto
e
prendendo
la
propria
croce.
Andiamo
a
parlar
d'amore,
ma
ci
odiamo
e
siamo
pronti
a
“scannarci”
se
ci
toccano
sui
soldi.
Il
demonio
non
è
mai
riuscito
a
influire
su
Maria
Santissima
perché
amava
ed
era
la
Madre
del
silenzio:
è
questa
la
strada
che
dobbiamo
percorrere.
Vogliamo
seguire
Gesù
solo
perché
ci
tolga
la
croce,
per
ottenere,
ma
se
accettiamo
le
sue
condizioni
potremmo
trovare
un
aspetto
meraviglioso
anche
nella
fatica
quotidiana.
I
più
grossi
problemi
esistenziali
non
sono
nati
da
gente
povera
e
umile
(semmai
da
loro
ci
sono
state
dimostrazioni
di
altruismo
meraviglioso),
ma
da
gente
ricca,
egoista
e
dura
di
cuore.
Siamo
così
attaccati
ai
soldi
che
preferiamo
spenderli
in
farmaci
per
le
malattie
causate
dal
nostro
egoismo!
Il
Padrone
del
creato
non
ha
dimostrato
interesse
per
le
ricchezze
terrene,
ma
ha
posto
l'attenzione
al
cuore
dell’uomo.
Le
sue
delizie
sono
superiori
alle
gioie
materiali
e
il
Signore
ce
le
farà
provare
se
noi
rinunciamo
a
qualcosa
a
vantaggio
di
chi
ne
ha
bisogno.
Non
solo,
vorremmo
sempre
fare
quell'esperienza.
Chi
fa
una
novena,
la
fa
per
ottenere,
non
illudiamo
la
gente
che
si
può
avere
un
risultato
in
modo
molto
facile.
Prima
di
parlare
in
nome
di
Dio
cerchiamo
di
capire
se
diciamo
la
verità,
perché
bisogna
essere
giusti
davanti
a
Dio
e
vivere
correttamente,
mentre
tanti
si
propongono
profeti
solo
per
raccogliere
subito
la
parte
del
protagonista
e
farsi
seguire
da
una
moltitudine
di
persone.
Invece
di
liberarci
dei
nostri
fardelli
mentali,
noi
ci
auto-carichiamo
di
quelli,
pensando
di
pregare
e
penalizzandoci
nella
penitenza.
Non
ci
interessa
più
niente
di
Dio,
vediamo
solo
i
nostri
problemi.
Questo
non
è
il
modo
di
esprimere
la
vocazione
cristiana.
Gesù
è
così
attento
alle
nostre
necessità
che
se
anche
non
glielo
chiediamo
ci
toglie
la
croce,
è
una
sua
facoltà
che
noi
non
possiamo
garantire,
ma
prima
dimostriamo
il
coraggio
di
seguirlo.
Non
ci
ha
mai
detto
di
pregare
che
poi
sistemava
tutto,
non
ha
mai
promesso
di
darci
una
vita
comoda.
Diffidiamo
di
chi
dice
“prega,
vedrai
che
otterrai",
non
illudiamo
le
persone
rendendole
dipendenti
da
frasi
che
non
esistono,
altrimenti
i
cristiani
faranno
quello
che
hanno
fatto
i
discepoli
di
Emmaus,
se
ne
andranno
perché
non
hanno
raggiunto
quello
che
si
erano
prefissati.
Perché
andiamo
a
garantire
cose
che
non
possiamo
mantenere?
Chi
vuole
penalizzare
gli
altri,
penalizzi
se
stesso,
si
tagli
un
dito
invece
di
dire
tante
cose,
vedremo
che
alla
fine
non
ne
mancherà
neanche
uno.
Diciamo
sempre
"tu ama"
, anche a chi ha ricevuto l’ingiustizia più grande.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Prendi la tua croce e seguimi
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)