Il
Signore
ha
creato
prima
l'acqua
o
il
vapore
acqueo,
l'ossigeno
o
le
piante?
E’
una
battaglia
persa
pensare
di
conoscere
cose
inspiegabili,
la
vinciamo
solo
quando
amiamo
e
crediamo.
Dopo
aver
chiesto
a
Gesù
di
intervenire
sui
mali
del
mondo,
Roberto
si
sentì
rispondere:
"Invece
di
chiederlo
fallo
tu"
.
Tante
situazioni
possiamo
risolverle
noi,
incominciamo
a
non
crearle,
ad
amare
il
nostro
vicino,
a
piegare
il
nostro
orgoglio.
Dobbiamo
capire
che
l'elemento
principale
che
accende
di
energia
il
mondo
è
l'amore,
quello
gratuito,
quello
che
non
ha
bisogno
di
un
riscontro.
Per
egoismo
e
superbia
l'uomo
è
più
predisposto
a
difendere
la
sua
ragione
che
ad
ammettere
i
propri
errori,
ma
come
pensiamo
di
uscire
indenni
da
un
esame
coscienza?
Siamo
più
affezionati
alla
parola
di
Dio
o
alle
devozioni?
Gesù
ha
fatto
conoscere
a
Roberto
che
si
può
essere
poco
cattolici
e
molto
cristiani,
dipende
dal
carattere.
San
Pietro
era
molto
istintivo
eppure
la
Chiesa
è
stata
fondata
su
di
lui.
Non
dobbiamo
snaturarci
e
apparire
dolci
quando
dentro
siamo
serpenti.
A
cosa
serve?
Tante
persone
sono
molto
cattoliche
ma
di
cristiano
hanno
ben
poco,
basano
tutto
sulla
preghiera,
sulle
devozioni,
sul
rituale,
si
applicano
alle
regole
come
i
farisei
però
si
dimenticano
del
resto.
È
più
facile
essere
così.
Chi
è
molto
cristiano
accetta
le
difficoltà
e
le
ingiustizie,
non
critica
e
non
giudica,
ma
è
poco
credibile
agli
occhi
del
mondo.
Anche
quando
è
salita
in
cielo
la
Madonna
si
è
sempre
ricordata
di
noi,
non
ha
bisogno
di
tutte
le
nostre
"filastrocche"
di
intenzioni.
Siamo
noi
che
ci
disinteressiamo
degli
altri.
Il
mondo
conosce
Maria
Santissima
solo
come
elemento
di
soluzione
dei
propri
problemi,
preghiamo
soltanto
per
un
lutto
o
una
sofferenza
e
non
per
ciò
che
il
Signore
ci
concede
di
avere.
La
preghiera
non
va
rattristata,
chi
ci
impedisce
di
pregare
perché
abbiamo
un
conto
in
banca
o
un
oggetto
che
ci
rende
felici?
Dobbiamo
pregare
per
i
nemici,
cioè
anche
per
noi
stessi
perché
davanti
a
Dio
anche
noi
siamo
nemici
di
qualcuno.
Tante
malattie
provengono
dallo
scompenso
psico-fisico
dovuto
alla
rabbia
e
alla
cattiveria,
è
meglio
andare
a
letto
avendo
ricevuto
un’ingiustizia
che
con
la
coscienza
sporca.
Lo
scansafatiche
si
lamenta
per
qualsiasi
lavoro,
mentre
chi
ha
buona
volontà
è
contento
di
fare
qualunque
cosa.
Così
nel
mondo
cristiano
ci
sono
persone
che
vogliono
profitti
immeritati,
confidano
solo
nella
misericordia
di
Dio
invece
di
mettersi
in
discussione.
Chi
bleffa
non
ha
nessuna
possibilità
di
vincere,
dobbiamo
essere
quello
che
siamo,
né
più
né
meno,
senza
invidiare
chi
è
meglio
di
noi.
E
avere
tanta
pazienza.
Quelli
che
si
lamentano
di
più
sono
certi
cattolici
che
dicono
di
aver
avuto
la
conversione,
il
miracolo,
il
carisma.
Abbiamo
mai
provato
i
morsi
della
fame,
del
freddo,
del
caldo,
della
sopravvivenza?
Non
dobbiamo
incolpare
il
Signore
se
siamo
scontenti
e
incapaci
di
gestire
la
nostra
vita,
chi
non
prende
la
sua
croce
non
può
seguire
Gesù.
Dov'è
la
gioia
dei
cristiani?
Ogni
volta
che
sorge
il
sole
potremmo
migliorarci
e
aumentare
la
conoscenza
della
nostra
superbia,
perché
solo
il
Signore
sa
quanto
siamo
umili
o
superbi.
Come
si
può
dire
che
la
preghiera
può
tutto?
Se
ci
rendessimo
conto
di
come
stiamo
pregando
e
di
come
stiamo
vivendo,
saremmo
rattristati
per
aver
mancato
di
rispetto
alla
Regina
delle
regine.
A
quale
vangelo
ci
siamo
acculturati?
Ci
stanno
facendo
impoverire
anche
sotto
il
profilo
economico
così
siamo
più
inclini
ad
allontanarci
da
Dio.
Questa
è
una
prova.
In
passato
ci
siamo
lasciati
prendere
dall'egoismo,
dagli
interessi
e
la
situazione
di
oggi
è
colpa
dei
nostri
peccati,
del
tenore
di
vita
che
abbiamo
voluto.
Chi
ci
ha
messo
in
testa
di
volere
solo
i
diritti?
Una
volta
le
colpe
dei
padri
ricadevano
sui
figli,
ora
gli
errori
dei
figli
ricadono
sui
padri
che
non
possono
più
godersi
la
pensione.
Dopo
l'esperienza
della
colomba
bianca
dove
le
attività
cerebrali
di
Roberto
si
sono
fermate,
i
suoi
occhi
non
erano
più
gli
stessi
e
il
suo
cuore
batteva
con
altri
sentimenti.
Si
è
reso
conto
che
amare
è
come
bere
un
bicchiere
d'acqua
e
che
tutti
siamo
stati
creati
con
queste
caratteristiche.
Dobbiamo
togliere
gli
ostacoli
che
ci
impediscono
di
abbandonarci
totalmente
a
Dio,
cioè
le
nostre
lamentele
e
i
nostri
modi
di
dissentire
dal
comportamento
degli
altri.
Nei
suoi
primi
anni
di
vita
il
bambino
non
si
lamenta
di
quello
che
riceve
dalla
mamma,
noi
davanti
al
Dio
creatore
stiamo
facendo
la
figura
dei
neonati
che
si
lamentano.
Lasciamo
stare
le
nostre
tristezze,
le
rabbie
e
le
angosce,
perché
con
questi
sentimenti
facciamo
soffrire
altre
persone.
Dio
ci
chiede
l'obbedienza
non
di
valutare
i
suoi
comandamenti.
Con
quale
spirito
santifichiamo
le
feste?
Chi
si
lamenta
del
male
ricevuto
non
si
è
rappacificato
con
il
fratello,
chi
ha
perdonato
e
accettato
il
nemico
si
guadagna
il
regno
di
Dio.
Siamo
avidi
anche
quando
c'è
da
far
dire
una
messa
per
un
nostro
caro.
Se
la
nostra
fede
è
aumentata
vediamo
il
prete
con
altri
occhi,
lo
adoriamo,
lo
amiamo,
capiamo
le
sue
parole
in
modo
diverso
e
non
siamo
più
pronti
alla
polemica
nei
suoi
confronti.
A
volte
il
Signore
ci
mette
vicino
le
persone
più
detestabili
per
vedere
se
superiamo
la
prova
dell'amore.
Ci
riteniamo
figli
di
Dio
o
padroni
di
noi
stessi?
Se
vogliamo
far
piacere
alla
Madonna
accettiamo
di
più
le
ingiustizie,
sarà
la
chiave
che
ci
apre
tutte
le
porte
come
la
croce
(che
spesso
è
causa
del
nostro
orgoglio
e
dei
nostri
errori).
Vivremo
meglio
anche
su
questa terra.
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