Un deserto sul Misma
Il
nostro
stile
comportamentale
dovrebbe
essere
quello
di
vivere
benedicendo.
Ma
cosa
vuol
dire
benedire?
Significa
dire
bene,
dicendo
bene,
bene
detto,
che
è
molto
vicino
a
dire
male,
a
maledire.
Maledire
è
sinonimo
di
dire
male,
mentre
benedire
è
sinonimo
di
dire
bene.
Non
dobbiamo
interpretare
e
vivere
la
benedizione
come
la
benedizione
che
il
sacerdote
ci
dona,
come
un
segno
della
croce.
Noi
abbiamo
un
modo
tutto
laico
di
benedire:
dire
bene,
dicendo
bene,
benedicendo.
Non
“guardiamo”
agli
errori
degli
altri,
altrimenti
diciamo
male,
malediciamo,
e
non
saremo
mai
graditi
al
Signore
e
alla
Madonna
se
non
diciamo
bene,
se
non
benediciamo.
Che
cosa
ci
viene
in
tasca
a
dire
male
piuttosto
che
dire
bene,
se
sono
sinonimi
di
maledire
e
benedire?
Nulla,
perché
dicendo
la
cosa
peggiore,
ne
va
di
mezzo
la
nostra
vita,
perché
rompiamo
l'alleanza
con
Dio!
Maledire
non
vuol
dire
proporre
una
fattura,
il
demonio,
fare
qualcosa
di...
,
cerchiamo
di
capire!
Non
pensavamo
che
era
così
semplice
maledire
e
benedire!
Quando
una
persona
dice
male
dobbiamo
avvisarla,
e
se
continua
scuotiamo
i
nostri
sandali
e
andiamo
altrove,
perché
quella
non
è
una
persona
positiva,
perché
quando
uno
dice
male,
maledice.
Non
dobbiamo
aver
paura
di
dire
la
verità,
e
se
qualcuno
si
offende,
che
ci
dimostri
il
contrario!
Usiamo
queste
rivelazioni
come
esempio
con
gli
altri
in
un
modo
molto
delicato,
molto
rispettoso,
senza
invadere
nessuno,
senza
trattare
con
durezza,
perché
se
il
Signore
ci
ha
detto
di
non
criticare
e
non
giudicare,
è
perché
significa
dire
male,
maledire.
Quindi
non
giudicare
e
non
criticare,
non
solo
in
certi
momenti,
ma
sempre!
Tanto
viene
sera
e
viene
mattino
comunque.
L’IPOCRISIA
DELL’UOMO
Perché
il
Signore
ha
voluto
dirci
che
con
la
bocca
benediciamo
e
con
il
cuore
malediciamo?
(sal.62)
Perché
con
la
bocca
preghiamo,
benediciamo
il
Signore,
lodiamo
la
Santissima
eucaristia,
mentre
quando
parliamo
male
degli
altri,
malediciamo.
Ma
che
cristiani
siamo?
Siamo
caduti
nell'errore,
nella
trappola,
più
di
quello
che
immaginiamo:
ci
siamo
resi
conto
della
nostra
ipocrisia,
di
come
poco
amiamo
il
Signore.E
sappiamo
che
il
Signore
non
gradisce
gli
ipocriti,
perché
li
ha
scacciati
dal
tempio…
Ecco
perché
sta
scritto
che
le
prostitute
ci
passeranno
avanti!
Viviamo
seriamente
queste
confidenze
come
un
segno
dell’amore
infinito
del
Signore
verso
di
noi,
il
quale
attraverso
un
umile
strumento
dal
monte
Misma,
ci
svela
l’inghippo,
le
similitudini
che
ci
sfuggivano,
per
farci
capire
che
dobbiamo
cambiare
totalmente
il
nostro
modo
comportamentale,
se
vogliamo
dare
valore
alle
nostre
preghiere
e
ai
nostri
digiuni.
Altrimenti
tutto
diventa
vano.
Non
buttiamo
via
il
salvagente
che
il
Signore
vuole
darci,
come
ha
fatto
Giuda
Iscariota,
il
quale
ha
dimostrato
di
non
avere
intelligenza,
di
non
aver
capito
che
il
Signore,
nella
sua
infinita
bontà,
ha
voluto
dargli
un’ultima
possibilità,
avvisandolo
che
stava
facendo
la
cosa
peggiore
che
poteva
fare
per
sé
stesso
(non
per
il
Signore),
che
sarebbe
stato
meglio
per
quell’uomo
se
non
fosse
mai
nato!”.
Gesù
lo
ha
avvertito
coinvolgendo
tutti
i
dodici
apostoli
(uno
di
voi
mi
tradirà..),
senza
dire
in
pubblico
chi
era,
senza
dire
male….
INTELLIGENZA
E
SAPIENZA
PER
CAPIRE
LA
PAROLA
DEL
SIGNORE
Dai
salmi
apprendiamo
che
bisogna
chiedere
a
Dio
l'intelligenza
per
capire
la
parola
del
Signore,
e
dal
Siracide
che
ci
vuole
sapienza
e
intelligenza,
per
capire
ciò
che
tutti
non
capiscono
subito.Per
comprendere
un
fatto
scientifico
ci
vuole
intelligenza
e
preparazione;
per
capire
la
parola
del
Signore,
che
è
un
fatto
spirituale
immensamente
più
grande
di
quello
scientifico,
ci
vuole
una
ben
più
grande
preparazione,
educazione,
intelligenza
e
sapienza.
Non
è
sufficiente
parlare
a
ruota
libera
solo
perché
abbiamo
delle
sensazioni
nella
nostra
mente:
spesso
non
diciamo
la
verità
e
confondiamo
noi
stessi.
Perché
la
parola
del
Signore
non
è
stata
capita
nemmeno
dagli
apostoli
nei
tre
anni
che
sono
stati
con
Gesù...;
tant'è
vero
che
hanno
cambiato
tutto
da
quando
è
sceso
lo
Spirito
Santo
su
di
loro:
hanno
cominciato
a
parlare
altre
lingue,
hanno
scritto
lettere
che
non
conoscevano
e
che
ancora
oggi
sono
la
guida
della
nostra
vita,
quali
segni
indelebili
della
potenza
del
Spirito
Santo.
Bisogna
che
ci
lasciamo
educare
dallo
Spirito
Santo
in
un
modo
dolce,
genuino,
trasparente,
limpido,
come
la
sorgente
limpidissima
che
la
Madonna
ha
inteso
mettere
sul
monte
Misma,
la
sorgente
di
acqua
limpidissima
della
verità, della Parola.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Criticare=maledire
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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