Inizio del fenomeno mistico
Roberto
Longhi,
muratore
in
proprio,
di
Cenate
S.Leone
(BG),
nato
nel
1948,
sposato
con
due
figli,
il
20
gennaio
1988,
verso
le
22
stava
tornando
a
casa,
percorrendo
la
strada
che
da
Gavarno
porta
a
Cenate
S.Leone.
Era
una
sera
nebbiosa
e
piovosa.
Giunto
nei
pressi
della
chiesa
di
San
Rocco,
notò
il
chiarore
di
una
luce
che
sembrava
accesa
sul
ciglio
della
strada.
Il
fascio
luminoso
era
così
intenso
che,
nonostante
la
nebbia,
illuminava
l'abside
della
chiesa
di
San
Rocco.
La
curva
della
strada
gli
impediva
di
vedere
la
sorgente
luminosa.
"Appena
superato
la
curva
-
racconta
Roberto
-
vidi
sul
ciglio
una
bellissima
colomba
luminosa.
Mi
fermai,
abbassai
il
vetro
e
vidi
che
la
vaporosa
colomba
mi
fissava
e
mi
sorrideva
con
sembianze
umane.
Cerchi
di
luce
emanavano
dai
suoi
occhi
e,
arrivando
a
me,
mi
portarono
in
un
mondo
che
non
so
descrivere.
Posso
solo
dire
che
provavo
una
pace
e
una
gioia
non
mai
conosciute
prima.
Quando
rientrai
in
me
stesso,
con
mia
grande
sorpresa,
mi
ritrovai
nel
garage
di
casa
mia.
Ricordo
che
esclamai:
"come
ho
fatto
a
percorrere
i
due
chilometri,
pieni
di
curve,
senza
accorgermi
di
guidare
la
macchina?
Certo
deve
essere
accaduto
qualche
cosa
di
straordinario!
Al
mattino,
mentre
la
moglie
preparava
il
caffè,
le
raccontai
a
grandi
linee
il
fatto
della
Colomba.
La
moglie
mi
guardò,
senza
fare
commenti.
In
quei
giorni
lavoravo
al
Convento
dei
Frati
di
Borgo
Palazzo
e
avendo
avuto
l'occasione
di
vedere
Padre
Cesario,
lo
informai
del
fatto
della
sera
precedente
per
chiedergli
cosa
potesse
essere
stato,
cosa
poteva
significare
per
me.
Il
Padre
mi
disse
di
stare
tranquillo,
di
non
preoccuparmi,
di
vivere
la
mia
vita
normale,
di
non
andare
in
cerca
di
spiegazioni,
ma
di
pregare
davvero....che
se
il
Signore
vorrà
qualcosa
da
me,
me
lo
avrebbe
fatto
capire
in
modo
chiaro."
"Pregare
davvero!"
Roberto
era
come
la
massa
dei
buoni
uomini
del
nostro
tempo:
il
Segno
di
Croce
il
mattino
e
alla
sera
o
poco
più,
la
S.Messa
alla
domenica
(qualche
volta
mi
è
capitato
anche
di
saltarlo,
dice
Roberto),
la
Confessione
una
o
due
volte
all'anno.
Poi
tutto
il
tempo
prevalentemente
al
lavoro,
tanto
lavoro,
e
alla
famiglia.
Roberto
riprese
la
sua
vita
normale,
senza
pensare
molto
a
quel
fatto,
ma
dopo
due
settimane
sentì
un
forte
desiderio
"di
pregare
davvero".
"Ritornato
dal
lavoro,
sbrigate
le
cose
di
casa,
andavo
nei
boschi
vicino
a
casa
e
pregavo
-
dice
Roberto
-
Era
un
pregare
disordinato,
conoscevo
poche
preghiere,
non
sapevo
neppure
i
Misteri
del
Rosario,
le
Litanie,
la
Via
Crucis.....Una
sera,
improvvisamente
mi
accorsi
di
sapere
a
memoria
i
Misteri
del
Santo
Rosario
e
le
Litanie.
A
quel
tempo
non
sapevo
nulla
dello
Spirito
Santo,
della
santissima
Madonna
e
delle
altre
verità
della
Fede,
nulla
sospettavo
del
disegno
che
Dio
aveva
su
di
me;
seguivo
l'impulso
interiore,
pregavo
e
sentivo
un
grande
desiderio
di
amare,
di
offrire,
di
non
pretendere
o
cercare
più
niente
a
Dio,
lo
ringraziavo
per
tutto:
per
le
gemme,
per
i
primi
fiori,
per
le
persone...era
una
cosa
meravigliosa:
mi
spiaceva
sempre
dovere
tornare
a
casa.
Incominciai
questo
cammino
da
solo,
senza
dire
niente
a
nessuno, non coinvolsi neppure la moglie e i figli".
La visione del santuario illuminato
Il
sabato
7
maggio
1988,
Roberto
si
era
attardato
a
Bergamo
per
un
suo
lavoro,
facendo
ritorno
a
casa
verso
le
23,
percorrendo
la
solita
strada
dei
colli,
vide
sul
monte
un
santuario
luminoso:
sembrava
fatto
di
luce.
La
visione
incominciò
alla
periferia
della
città.
Roberto
si
fermò
varie
volte
ad
osservare
la
cosa,
anche
per
tentare
di
localizzare
la
posizione.
Il
santuario
di
luce
sembrava
avesse
molte
facciate,
forse
sei.
La
visione
del
Santuario
durò
fino
al
posto
dove
aveva avuto la visione della Colomba luminosa.
La prima apparizione
"Sentivo
che
c'era
un
collegamento
con
la
visione
della
colomba
-
dice
Roberto
-
perciò
cercai
di
localizzare
il
posto
per
poterci
andare.
Decisi
di
salire
allo
domenica,
ma
dovetti
rinunciare
per
accompagnare
mio
figlio
ad
una
partita
del
torneo
di
calcio.
Vi
salii
il
lunedì,
dopo
il
lavoro.
Ho
fatto
molta
fatica
a
salire:
il
posto
è
ripido
e
il
bosco
fitto.
Ero
tutto
insanguinato,
ma
giunto
ne
posto
della
visione
del
santuario
di
luce,
vidi
dapprima
un
punto
luminoso
che
quasi
mi
fece
perdere
l'equilibrio,
poi
il
punto
divenne
un
ovale
e
dentro
l'ovale
vidi
la
Madonna:
Aveva
il
bambino
in
braccio
e
nell'altra
mano
uno
scettro.
Mi
disse:
"
Io
sono
Miriam
la
madre
di
Gesù".
Io
non
so
descrivere
la
la
bellezza,
la
soavità,
la
pace,
la
bontà
della
Madonna!
Mi
è
rimasto
nell'animo
un
senso
di
grande
rispetto
e
venerazione
per
la
Madre
di
Dio
e
nostra:
quanto
dobbiamo
venerarla
e
amarla.
Davvero
è
Santissima!
Mi
disse
anche
altre
cose,
non
ricordo
le
parole
esatte,
però
ricordo
i
concetti.
Mi
disse
di
non
dire
niente
a
nessuno
per
ora,
e
questo
per
facilitare
il
compito
che
Lei
mi
assegnava.
Mi
disse
poi
di
salire
lassù
solamente
quando
ero
proprio
libero
dai
miei
doveri
di
religione,
di
lavoro
e
di
famiglia,
di
non
essere
ansioso
di
sapere
cosa
Lei
mi
avesse
detto
di
fare.
Infine
mi
disse
che
a
suo
tempo
Lei
sarebbe
venuta a dirmi cosa dovevo fare, perchè quello era solo l'inizio di una grande misericordia".
La seconda apparizione
"Arrivato
a
casa,
informai
la
moglie
dell'accaduto
pregandola
di
mantenere
il
più
assoluto
segreto.
Il
desiderio
di
salire
lassù
fu
sempre
molto
forte,
però
grazie
a
Dio,
sono
sempre
riuscito
a
resistere
anche
se
con
fatica.
salivo
solamente
quando
effettivamente
ero
proprio
libero.
In
questo
periodo
mi
pare
di
aver
capito
molto
chiaramente
che
la
Madonna
non
vuole
portare
disordine
nella
vita
delle
persone
e
delle
famiglie.
Lei
vuole
solo
pace,
armonia,
comprensione
e
unione.
Dopo
qualche
mese
la
Madonna
mi
appare
una
seconda
volta.
Mi
disse
che
era
contenta
perchè
l'avevo
ubbidita,
poi
mi
disse
di
comprare
quel
bosco.
Le
risposi
subito
che
io
non
avevo
soldi
(avevo
appena
terminato
di
costruire
la
casa),
ma
Lei
mi
disse
di
non
preoccuparmi,
poichè
sarei
riuscito.
Dopo
l'apparizione
mi
posi,
con
molto
scetticismo,
il
problema
dell'acquisto
e
poi
mi
si
presentarono
altre
difficoltà,
che
esposi
poi
alla
Madonna
nella
preghiera.
La
Madonna
mi
ripose
che
tutte
le
porte
erano
aperte,
bastava
che
vi
entrassi.
Mi
disse
poi
di
non
mercanteggiare
sul
prezzo.
"dai
tutto
ciò
che
ti
propongono"
In
poco
tempo
riuscii
ad
acquistare
quel
bosco,
posso
testimoniare
che
in
tutto
c'è
stato
l'intervento misericordioso della divina Provvidenza"
Il capitello
Durante
una
apparizione
dopo
l'acquisto
del
bosco,
la
Madonna
diede
a
Roberto
l'incarico
di
ripulire
un
posto
vicino
al
luogo
delle
apparizioni.
La
Madonna
gli
disse
che
sotto
i
rovi
e
il
terriccio
c'era
un
masso
sul
quale
desiderava
che
si
costruisse
un
Capitello
per
collocarvi
un
quadretto
di
Maria
Auxilium
Christianorum.
I
veneti
danno
il
nome
di
capitello
a
quei
rustici
Segni
sacri
collocati
ai
crocicchi
delle
strade
campestri,
sui
sentieri
di
montagna
o
anche
nei
villaggi.
Nel
dialetto
bergamasco
vengono
chiamate
"
triboline
".
La
lingua
italiana
non
ha
un
termine
proprio
,
forse
la
parola
più
appropriata
è
edicola.
Di
solito
nel
Capitello
si
mette
un
crocifisso
o
una
immagine
della
Madonna.
Ripulito
il
posto,
Roberto
trovò
il
sasso
di
cui
aveva
parlato
la
Madonna
e,
sepolta
nel
terriccio,
anche
una
di
quelle
croci
che
una
volta
venivano
collocate
lungo
il
tragitto
delle
Rogazioni.
Iniziò
la
costruzione
del
tempo
di
Natale
e
fine
anno
del
1990.
Poi
la
completò
durante
i
primi
sabati
del
1991.
Essendo
solo
si
rivolse
a
San
Giuseppe
per
avere
consigli
e
tutto
l'aiuto
di
cui
aveva
bisogno:
la
Madonna
durante
un'apparizione
gli
aveva
detto
che
noi
cristiani
lasciamo
troppo
disoccupato
San
Giuseppe.
A
Proposito
dell'aiuto
di
San
Giuseppe,
Roberto
riferisce
il
seguente
episodio:
"Avevo
costruito
l'intelaiatura
del
Capitello
in
ferro
nella
piazzola
sottostante
il
masso,
senonchè
mi
venne
troppo
pesante
(circa
due
quintali)
e
da
solo
non
potevo
farcela
a
collocarla
sul
masso.
Dissi
a
San
Giuseppe:
“Mi
devi
dare
una
mano
,
da
solo
non
ce
la
faccio.
Detta
questa
preghiera,
ho
provato
a
sollevarla
e
mi
è
parsa
leggera.
L'ho
sentita
pesante
al
limite
della
mia
forza,
mentre
salivo
il
masso,
ma
sono
riuscito
a
metterla
al
suo
posto
".
L'intelaiatura di ferro è poi stata rivestita con tronchetti.
Il quadretto di Maria Ausiliatrice
Terminata
la
costruzione
del
Capitello-
narra
Roberto-
la
Madonna
mi
disse
di
collocarvi
un
quadretto
di
Maria
Auxilium
Christianorum,
però
dipinto
da
una
persona
da
Lei
scelta
e
che
io
conoscevo.
Dopo
l'Apparizione,
pensai
a
tutte
le
persone
che
conoscevo,
ma
non
trovai
nessun
pittore,
sicchè
dissi
a
me
stesso:
"
questa
volta
la
Madonna
si
è
sbagliata"
.
La
risposta
della
Madonna
non
si
fece
attendere:
A
suo
tempo-mi
disse-capirai
chi
è
questa
persona.
Poche
settimane
dopo,
mentre
assistevo
ad
una
partita
di
calcio
giocata
dalla
squadra
di
mio
figlio,
improvvisamente
capii
che
la
persona
scelta
dalla
Madonna
era
un
mio
amico,
il
sig.
Sala,
anche
lui
lì
a
vedere
quella
partita
di
calcio.
Gli
dissi
a
bruciapelo.
La
Madonna
ti
ha
scelto
per
dipingere
il
quadretto
da
collocare
nel
Capitello
che
ho
costruito
nel
bosco.
Quello
credeva
che
io
scherzassi,
ma
quando
si
accorse
che
dicevo
seriamente,
mi
disse
che
assolutamente
non
sapeva
dipingere
un
quadro,che
conosceva
la
tecnica
dei
colori,
che
aveva
tentato
di
dipingere
quadri,
ma
senza
esito
positivo.
Gli
risposi
che
se
la
Madonna
lo
aveva
scelto,
ci
sarebbe
riuscito.
Mi
promise
di
tentare.
I
suoi
tentativi
durarono
parecchio,
ma
poi
riuscì
a
dipingere
il
quadro
voluto
della
Madonna.
Il
giorno
in
cui
abbiamo
collocato
il
quadretto
nel
Capitello,
usando
un
segno
adatto
alla
mentalità
del
mio
amico,
la
Madonna
ha
espresso
il
suo
gradimento"
Il
quadretto
rappresenta
Maria
Ausiliatrice,
perchè
la
Madonna
appare a Roberto secondo la nota raffigurazione diffusa da San Giovanni Bosco.
Il desiderio della Madonna
“Desidero
che
questo
posto
sia
dedicato
esclusivamente
al
silenzio,
alla
preghiera,
alla
meditazione,
all'abbandono
a
Dio".
Così
disse
la
Madonna
a
Roberto:
poi
glielo
ha
ripetuto
per
ben
due
volte,
in
seguito.
La
Madonna
ha
preannunciato
che
in
quel
posto
sorgerà
un
Santuario,
dopo
che
si
sarà
verificato
un
segno
"carico
di
miracoli
",
ma
anche
allora
desidera
che
sia
posto
di
preghiera
e
di
silenzio,
ha
detto
che
non
vuole
ristori,
bivacchi,
bancarelle
e
simili.
Non
vuole
neppure
la
cancelleria
del
Santuario,
niente
che
disturbi
il
pellegrino.
Anche
quando,
avvenuto
il
segno
miracoloso,
ci
sarà
un
grande
afflusso
di
pellegrini,
Lei
desidera
che
lassù
si
salga
a
piedi.
I
mezzi
di
trasporto
si
fermeranno
molto
più
in
basso.
Lei
desidera
che
i
pellegrini
dedichino
tutto
il
tempo
alla
preghiera.
Non
desidera
che
lassù
si
portino
bevande
e
vivande.
La
Madonna
desidera
che
non
si
vada
lassù
a
cercare
il
sensazionale,
il
meraviglioso,
ma
solamente
l'incontro
con
Dio
per
la
conversione.
lei
otterrà
da
Dio
molti
miracoli,
ma
nessuno
deve
salire
lassù
unicamente
per
chiedere
il
miracolo,
bensì
a
chiedere
la
conversione,
per
stabilire
con
Dio
un
rapporto
filiale,
poichè
Dio
è
veramente
il
Padre
Nostro,
infinitamente
amoroso
verso
di
noi.
La
Madonna
vuole
anche
il
perfetto
rispetto
della
natura,
dobbiamo
lodare
Dio
per
le
bellezze
naturali,
non
sciuparle
e
deturparle.
Questi
desideri
della
Madonna
saranno
codificati in modo che quel bosco sia tutelato per sempre da ogni speculazione commerciale ed edilizia.
La scala del santo rosario
Alla
fine
del
del
1992,
la
Madonna
disse
che
desiderava
una
scala
santa
per
i
suoi
disegni.
Lei
vuole
che
questa
scala
votiva
serva
ad
onorare
il
suo
nome
e
chi
la
percorrerà
pregando
il
Santo
Rosario,
avrà
la
sua
speciale
protezione.
Lei
stessa
indicò
a
Roberto
dove
la
desiderava.
E'
fatta
di
150
gradini
divisi
in
15
piazzole.
uno
ogni
dieci
gradini.
La
madonna
suggerisce
di
fare
una
intenzione
ogni
mistero.
La
scala
fu
fatta
con
impegno
e
passione
dagli
amici
di
Roberto.
Nelle
piazzole
sono
stati
collocati
dei
quadretti
che
illustrano
i
15
Misteri
del
Santo
Rosario.
li
ha
dipinti
il
sig.
Sala.
La devozione a san Giuseppe
La
Madonna
vuole
che
i
cristiani
riscoprano
la
devozione
a
San
Giuseppe.
Ha
espresso
il
desiderio
che
nel
capitello
fosse
collocato
un
quadro
di
San
Giuseppe
dipinto
dal
suo
pittore,
il
sig.
Sala.
Ha
detto
di
dipingerlo
biondo
e
giovane,
perchè
San
Giuseppe
era
biondo
e
aveva
appena
qualche
anno
più
di
Lei.
Terminato
il
quadro,
Roberto
e
il
sig.
Sala
pensavano
di
collocarlo
nel
Capitello
a
fianco
del
quadro
di
Maria
Ausiliatrice,
ma
intervenne
San
Giuseppe
stesso:
apparve
a
Roberto e gli disse: "
Non a fianco di Maria, ma dietro. La Madre di Gesù, la mia Regina, deve risplendere in tutta la sua
luce!"
San
Giuseppe
apparve
due
volte
a
Roberto.
Gli
diede
consigli
per
la
sua
vita
spirituale
e
in
tutto
quello
che
gli
comunicò,
lasciò
trasparire
un
grande
rispetto
per
la
sua
"
Regina"
.
Gli
disse
anche
una
cosa
riguardo
il
Santuario
che
sorgerà lassù, ma gliela disse sottovoce, come per non farsi sentire da altri.
La caratteristica di questa apparizione
La
caratteristica
di
questo
presunto
fenomeno
mistico
è
l'assenza
di
particolari
messaggi
o
meglio
c'è
un
solo
messaggio
fondamentale
che
può
essere
così
espresso.
"
Fate,
mettete
in
pratica
quello
che
tutti
già
sapete
che
io
desidero,
senza
aspettare
che
io
continui
a
ripetervelo:
la
preghiera
e
la
conversione,
pregate
per
potere
amare
Dio,
per
potere
amare
il
bene
e
il
prossimo".
Roberto
è
come
un
"segno
profetico":
con
un
cammino
duro
e
silenzioso
durato
cinque
anni,
si
è
messo
sulla
strada
di
Dio
e
spera,
con
la
sua
onnipotente
grazia,
di
proseguire
per
il
resto
della
sua
vita.
ora
la
Madonna
lo
sta
adoperando
come
povero
strumento
per
diffonderei
cenacoli
famigliari.
"
Io
non
programmo
nulla
-
dice
Roberto
,
mi
abbandono
alla
Madonna
e
Lei
mi
organizza
il
mio
tempo
libero.
Dal
5
agosto
del
1992
mi
sta
mandando
ad
iniziare
i
Cenacoli famigliari. A questa iniziativa abbiamo dato il nome di Figli del Silenzio".
Il giudizio spetterà alle autorità della Chiesa
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Le apparizioni di Maria Ausiliatrice (Auxilium Christianorum)
dal 1988 ad oggi sul Monte Misma (Bergamo)