Un deserto sul Misma
Mai
si
è
capito
che
cosa
è
accaduto
il
giorno
della
Pentecoste
che
noi
rappresentiamo
figurativamente
con
delle
lingue
di
fuoco.
Cos'è
lo
Spirito
Santo?
Che
efficacia
dovrebbe
avere
quando
effettivamente
(non
illusoriamente)
scende
su
una
persona?
Non
viene
a
confermare
che
siamo
portatori
di
miracoli,
sarebbe
troppo
comodo
e
prestigioso;
ai
servi
del
Signore
la
croce
non
è
alleggerita
ma
resa
più
pesante,
è
stato
così
per
tutti.
Non
sappiamo
neanche
in
che
condizione
psicologica
erano
gli
apostoli:
venivano
da
un
tempo
difficilissimo,
il
passaggio
epocale
dal
Vecchio
al
Nuovo
Testamento
e
la
persecuzione
di
Cesare.
I
primi
cristiani
erano
da
una
parte
condannati
da
coloro
che
non
avevano
capito
come
veniva
completata
la
vecchia
Legge
e
dall’altra
uccisi
dai
romani,
che
si
divertivano
nel
vederli
sbranare
dai
leoni
o
a
metterli
in
croce
sulle
vie
di
Roma.
Se
sapessimo
la
realtà
cruda
che
hanno
vissuto
gli
apostoli,
i
massacri
e
le
sofferenze,
potremmo
anche
capire
il
loro
atto
di
coraggio
di
abbandonarsi
a
Dio.
Gesù
li
ha
scelti
perché
erano
scaltri,
con
umiltà
si
sono
lasciati
sottomettere,
ma
hanno
vinto
tutto
nel
Suo
nome.
Se
uno
si
lascia
umiliare
non
vuol
dire
che
è
ignorante,
ma
è
molto
intelligente.
Potremmo
anche
noi
conoscere
esperienze
profonde
se
con
coraggio
ci
abbandoniamo
a
Dio,
perché
in
realtà
non
conosciamo
niente,
anche
se
siamo
nell'era
del
computer.
Innanzitutto
desideriamo
amare
o
essere
amati?
Volere
l'una
o
l'altra
cosa
ci
cambia
totalmente
il
senso
della
vita.
Qual
è
il
principio
che
ci
fa
vivere?
Quello
di
raggiungere
traguardi
e
di
avere
delle
risposte?
Siamo
così
confusi
che
non
sappiamo
neanche
cosa
sia
conveniente
chiedere.
Se
fossimo
veramente
attenti
potremmo
capire
che
il
battesimo
ci
ha
dato
delle
qualità
come
a
nessun
altro
popolo.
Lo
Spirito
Santo
è
sceso
sui
cristiani
come
un
seme
che
purifica
l'anima
e
una
forza
capace
di
dare
frutti
meravigliosi.
Perciò
sanno
gestire
al
meglio
le
proprietà
della
natura,
mentre
dove
non
è
scesa
questa
grazia,
non
sanno
nemmeno
amministrare
giacimenti
e
proprietà
immense
(lì
muoiono
di
fame).
Noi
sappiamo
anche
sopravvivere
perché
lo
Spirito
ci
viene
in
aiuto,
come
ha
fatto
ai
nostri
padri
quando
vivevano
in
un
momento
difficilissimo
della
storia:
avevano
una
scaltrezza
mentale
che
non
era
sostenuta
da
un'educazione
scolastica,
ma
da
un'educazione
spirituale.
Purtroppo
tanti
battezzati
si
dimenticano
di
tutto
questo
e
si
adeguano
all'andazzo
generale
di
vivere
nel
malessere.
L'unica
porta
che
ci
conduce
alla
verità
è
quella
dell'amore
e
della
carità.
Se
viviamo
per
amare
non
c'è
più
nessun
motivo
per
lamentarsi,
perché
la
gioia
più
bella
è
quella
di
aver
fatto
felice
una
persona,
non
viceversa.
E’
il
principio
predominante
che
dovrebbe
caratterizzare
gli
sposi.
Quando
desideriamo
che
gli
altri
ci
facciano
felici,
diventiamo
voraci,
egoisti,
avidi
d'amore.
Maria
Santissima
non
ci
ha
insegnato
questo.
Cerchiamo
ancora
risposte
dal
Signore?
Vuol
dire
che
non
abbiamo
capito
niente
e
Lui
ce
lo
sta
dicendo
in
un
modo
molto
chiaro,
non
possiamo
pretendere
che
cambi
stile,
né
trasmettere
agli
altri
questo
errore.
Se
fossimo
la
voce
della
verità
dovremmo
avere
risultati
positivi
anche
solo
con
le
persone
che
ci
vivono
accanto,
invece
non
è
così.
Quando
si
accende
la
fiaccola
dello
Spirito
Santo
non
ce
n'è
più
per
nessuno,
capiamo
che
ci
sta
davanti
e
parliamo
il
suo
linguaggio,
come
faceva
Gesù.
Non
generalizziamo
come
se
fossimo
dei
replicanti
o
dei
ripetitori,
non
possiamo
dire
le
stesse
cose
a
uno
che
ha
ucciso
o
a
uno
che
ha
dei
meriti:
per
alcuni
può
andar
bene
anche
la
preghiera,
ma
per
altri
no
perché
vivono
in
un
modo
dissoluto
e
criticabile.
Diciamo
agli
altri
di
essere
giusti
davanti
agli
occhi
di
Dio,
per
non
essere
accomodanti
e
per
non
far
tacere
le
coscienze.
Usiamo
la
severità
mista
con
l'amore.
Preghiamo
avendo
scelto
"mammona"?
Non
ci
si
rivolge
a
Dio
chiedendo
la
salute
per
godere
dei
propri
beni.
Chi
è
al
sicuro
economicamente
prega
bene,
si
dimostra
misericordioso,
buono,
compiacente,
mentre
uno
che
ha
mille
problemi
se
la
prende
col
mondo
intero,
anche
con
il
Signore.
Perché
vogliamo
blaterare
e
fare
i
nuovi
farisei?
È
giusto
illudere?
La
storia
del
popolo
che
ha
scelto
Barabba
si
ripete,
il
Signore
non
guarda
ai
numeri,
ma
alle
persone
autentiche,
genuine.
Nei
nostri
cuori
c'è
soltanto
amore
o
ci
sono
dei
punti
neri
di
gelosia,
invidia
e
ribellione?
Quando
si
aprono
queste
fessure
il
male
va
a
nozze
e
diventano
voragini.
Tutti
i
problemi
partono
dal
peccato:
abbiamo
mai
desiderato
di
non
peccare
più,
cioè
amare
incondizionatamente?
Educhiamoci
e
impariamo,
cerchiamo
di
non
fare
più
uscire
parole
cattive
dalla
nostra
bocca,
anche
davanti
alla
peggiore
delle
azioni.
Perché
il
male
poi
trasforma
in
sentenze
contro
di
noi
le
volte
che
male-diciamo,
che
non
ci
siamo
comportati
con
amore
e
carità.
In
fin
dei
conti
dire
male
di
una
persona
o
mandarla
a
quel
paese,
cosa
ci
fa
ottenere?
Il
bene
e
il
male
passa
tutto
attraverso
l'uomo,
è
lui
che
li
genera.
Dalla
nostra
bocca
devono
uscire
solo
parole edificanti, non lasciamoci trasportare dalla mentalità comune che ci porta in una trappola demoniaca.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Amare o essere amati?
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)