Il valore assoluto del cielo che potremmo gustare nella gioia eterna non è paragonabile a tutta la ricchezza della terra. Eppure siamo pronti a farci la guerra per pochi spiccioli perché diamo un valore immenso a ciò che è terreno. Chiediamo aiuto al Signore e alla Madonna ma non siamo disposti a offrire qualche piccola ingiustizia. Gratuitamente potremmo perdonare coloro che ci hanno offeso e così otterremmo perdono e misericordia da Dio. Esiste l’altra dimensione, che già sulla terra possiamo pregustare, dove c’è solo amore e gioia oppure cattiveria e disperazione. Cosa facciamo per meritarci il paradiso ed evitare l’inferno? Prenderemmo la medaglia d’oro nel giudicare e nel criticare o nel perdonare e nell’amare? Potremmo essere felici e far contenti gli altri con l’amore. Quando perdoniamo le offese il Signore le moltiplica in grazie che fa scendere sull’umanità. Con una buona azione potremmo liberare tanti nostri progenitori che da secoli dimorano in purgatorio nella sofferenza. Ma noi n on perdoniamo perché non crediamo nell’altra dimensione e il nostro orgoglio che ci dice che abbiamo sempre ragione. Come può la Madonna portare la pace se non la vogliamo? Certi cristiani impongono linee rigide ai propri cari di chiusura alla vita e di preghiere, non sanno più giocare. Riusciamo a dominarci quando uno non si comporta bene? Il male fa di tutto per farci fare confusione e agitarci così non saremo mai lucidi nel prendere le decisioni. Dio desidera che ci accettiamo così come siamo. Accettare chi ci fa tribolare ci fa vivere meglio e ci darà valore in cielo. Lasciamo che l’ingiustizia e la falsità si disintegrino davanti a noi e non trovino sostegno e alterazione mentale. Così si ferma il male. La vera fede ci fa stare bene quando siamo al limite della sopportazione. La gioia che il Signore vuol farci conoscere è quella di stare bene insieme. Non siamo chiamati a prendere posizione verso qualcuno o contro qualcun’altro, dobbiamo solo amarci e dispiacerci per chi ci ha offeso. Magari il nostro modo affabile, gentile e mite, ma determinato come Gesù vuole, può anche dare uno scossone che noi non vediamo per smuovere certe persone. L’amore ci porta davanti alla nostra ambiguità perché tutti hanno la coscienza. CIARLATANI O AUTENTICI? Quello che ci la natura é meglio di ciò che viene prodotto in laboratorio. Quando alteriamo la genetica distruggiamo la natura umana. Abbiamo portato questo mondo al limite dell’esplosione, dove sono i veri valori umani? La nostra vita cristiana è artificiale perché vogliamo affidarci a una candelina o una novena. Che fine ha fatto quello che dobbiamo dimostrare come cristiani credibili? Bisogna sentirsi indegni davanti a Dio, come si sentivano i santi, così possiamo migliorare. Se pensiamo di essere bravi per aver fatto qualcosa cadiamo nella superbia e nella falsa modestia. Pregare tanto non significa avere l’autorità di giudicare. Non dobbiamo sottovalutare le piccole disobbedienze alla legge di Dio. Come pensiamo di essere nel giusto? L’errore grave che facciamo è far che Dio non agisca nella nostra vita perché vogliamo viverla a modo nostro. Negli ultimi anni sono aumentate le guerre, la gelosia, l’invidia e la perfidia. Questo significa che oltre la preghiera dobbiamo fare qualcosa in più e approfondire l’importanza dell’amore vicendevole. Le preghiere di un cristiano coerente Dio le moltiplica all’infinito, ma vedendo come sta andando il mondo il Signore non è contento di noi. La lingua dell’uomo ha fatto più vittime di tutte le guerre e demolisce quello che ha fatto di buono. Siamo scontenti, polemici, critichiamo tutto e tutti. Gente di Chiesa parla male dei consacrati e il Signore non è contento di questo. Saul non è stato gradito al Signore per non avere ucciso, come non ha gradito la disobbedienza di Mosé o il peccato di Eva. Non sostituiamo con altri comportamenti ciò che Dio vuole. Se non osserviamo la sua parola, quello che ci condanna potrebbe essere ciò che per noi ci dovrebbe assolvere. Invece il Signore potrebbe usare misericordia per i peccati che secondo noi dovrebbero condannarci. Obbedire non significa pregare e andare in chiesa, ma rivelare quello che Lui ha rivelato. Stiamo attenti a dare troppo valore a quello che diciamo noi. Perché parliamo del miracolismo? Come può il Signore perdonaci se parliamo invano in nome suo? Dobbiamo essere giusti davanti a Dio non ciarlatani! Tutti sembrano dottori in religione ma si basano solo sul “sentito dire”. Sono più i ciarlatani degli autentici, quelli che ingigantiscono l’amor proprio spesso sono i più acculturati di religione. I veri profeti hanno voglia di nascondersi tanto si sentono indegni, non di parlare di Dio. Sono contenti nel far felice un’altra persona e di rinunciare alle proprie esigenze. Pensano di aver perso tutto e invece hanno acquistato tutto. Quando parliamo di Dio dovremmo sentire un turbamento interiore: Fino a quando Signore fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Noi siamo “i chiamati”, il popolo eletto, crediamo alla forza che il battesimo ci dà? La preghiera ha un valore immenso ma basta poco per annullarla, dipende dalla condizione in cui la diciamo. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
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Il valore assoluto del cielo che potremmo gustare nella gioia eterna non è paragonabile a tutta la ricchezza della terra. Eppure siamo pronti a farci la guerra per pochi spiccioli perché diamo un valore immenso a ciò che è terreno. Chiediamo aiuto al Signore e alla Madonna ma non siamo disposti a offrire qualche piccola ingiustizia. Gratuitamente potremmo perdonare coloro che ci hanno offeso e così otterremmo perdono e misericordia da Dio. Esiste l’altra dimensione, che già sulla terra possiamo pregustare, dove c’è solo amore e gioia oppure cattiveria e disperazione. Cosa facciamo per meritarci il paradiso ed evitare l’inferno? Prenderemmo la medaglia d’oro nel giudicare e nel criticare o nel perdonare e nell’amare? Potremmo essere felici e far contenti gli altri con l’amore. Quando perdoniamo le offese il Signore le moltiplica in grazie che fa scendere sull’umanità. Con una buona azione potremmo liberare tanti nostri progenitori che da secoli dimorano in purgatorio nella sofferenza. Ma noi n on perdoniamo perché non crediamo nell’altra dimensione e il nostro orgoglio che ci dice che abbiamo sempre ragione. Come può la Madonna portare la pace se non la vogliamo? Certi cristiani impongono linee rigide ai propri cari di chiusura alla vita e di preghiere, non sanno più giocare. Riusciamo a dominarci quando uno non si comporta bene? Il male fa di tutto per farci fare confusione e agitarci così non saremo mai lucidi nel prendere le decisioni. Dio desidera che ci accettiamo così come siamo. Accettare chi ci fa tribolare ci fa vivere meglio e ci darà valore in cielo. Lasciamo che l’ingiustizia e la falsità si disintegrino davanti a noi e non trovino sostegno e alterazione mentale. Così si ferma il male. La vera fede ci fa stare bene quando siamo al limite della sopportazione. La gioia che il Signore vuol farci conoscere è quella di stare bene insieme. Non siamo chiamati a prendere posizione verso qualcuno o contro qualcun’altro, dobbiamo solo amarci e dispiacerci per chi ci ha offeso. Magari il nostro modo affabile, gentile e mite, ma determinato come Gesù vuole, può anche dare uno scossone che noi non vediamo per smuovere certe persone. L’amore ci porta davanti alla nostra ambiguità perché tutti hanno la coscienza. CIARLATANI O AUTENTICI? Quello che ci la natura é meglio di ciò che viene prodotto in laboratorio. Quando alteriamo la genetica distruggiamo la natura umana. Abbiamo portato questo mondo al limite dell’esplosione, dove sono i veri valori umani? La nostra vita cristiana è artificiale perché vogliamo affidarci a una candelina o una novena. Che fine ha fatto quello che dobbiamo dimostrare come cristiani credibili? Bisogna sentirsi indegni davanti a Dio, come si sentivano i santi, così possiamo migliorare. Se pensiamo di essere bravi per aver fatto qualcosa cadiamo nella superbia e nella falsa modestia. Pregare tanto non significa avere l’autorità di giudicare. Non dobbiamo sottovalutare le piccole disobbedienze alla legge di Dio. Come pensiamo di essere nel giusto? L’errore grave che facciamo è far che Dio non agisca nella nostra vita perché vogliamo viverla a modo nostro. Negli ultimi anni sono aumentate le guerre, la gelosia, l’invidia e la perfidia. Questo significa che oltre la preghiera dobbiamo fare qualcosa in più e approfondire l’importanza dell’amore vicendevole. Le preghiere di un cristiano coerente Dio le moltiplica all’infinito, ma vedendo come sta andando il mondo il Signore non è contento di noi. La lingua dell’uomo ha fatto più vittime di tutte le guerre e demolisce quello che ha fatto di buono. Siamo scontenti, polemici, critichiamo tutto e tutti. Gente di Chiesa parla male dei consacrati e il Signore non è contento di questo. Saul non è stato gradito al Signore per non avere ucciso, come non ha gradito la disobbedienza di Mosé o il peccato di Eva. Non sostituiamo con altri comportamenti ciò che Dio vuole. Se non osserviamo la sua parola, quello che ci condanna potrebbe essere ciò che per noi ci dovrebbe assolvere. Invece il Signore potrebbe usare misericordia per i peccati che secondo noi dovrebbero condannarci. Obbedire non significa pregare e andare in chiesa, ma rivelare quello che Lui ha rivelato. Stiamo attenti a dare troppo valore a quello che diciamo noi. Perché parliamo del miracolismo? Come può il Signore perdonaci se parliamo invano in nome suo? Dobbiamo essere giusti davanti a Dio non ciarlatani! Tutti sembrano dottori in religione ma si basano solo sul “sentito dire”. Sono più i ciarlatani degli autentici, quelli che ingigantiscono l’amor proprio spesso sono i più acculturati di religione. I veri profeti hanno voglia di nascondersi tanto si sentono indegni, non di parlare di Dio. Sono contenti nel far felice un’altra persona e di rinunciare alle proprie esigenze. Pensano di aver perso tutto e invece hanno acquistato tutto. Quando parliamo di Dio dovremmo sentire un turbamento interiore: Fino a quando Signore fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Noi siamo “i chiamati”, il popolo eletto, crediamo alla forza che il battesimo ci dà? La preghiera ha un valore immenso ma basta poco per annullarla, dipende dalla condizione in cui la diciamo.

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