© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Il
valore
assoluto
del
cielo
che
potremmo
gustare
nella
gioia
eterna
non
è
paragonabile
a
tutta
la
ricchezza
della
terra.
Eppure
siamo
pronti
a
farci
la
guerra
per
pochi
spiccioli
perché
diamo
un
valore
immenso
a
ciò
che
è
terreno.
Chiediamo
aiuto
al
Signore
e
alla
Madonna
ma
non
siamo
disposti
a
offrire
qualche
piccola
ingiustizia.
Gratuitamente
potremmo
perdonare
coloro
che
ci
hanno
offeso
e
così
otterremmo
perdono
e
misericordia
da
Dio.
Esiste
l’altra
dimensione,
che
già
sulla
terra
possiamo
pregustare,
dove
c’è
solo
amore
e
gioia
oppure
cattiveria
e
disperazione.
Cosa
facciamo
per
meritarci
il
paradiso
ed
evitare
l’inferno?
Prenderemmo
la
medaglia
d’oro
nel
giudicare
e
nel
criticare
o
nel
perdonare
e
nell’amare?
Potremmo
essere
felici
e
far
contenti
gli
altri
con
l’amore.
Quando
perdoniamo
le
offese
il
Signore
le
moltiplica
in
grazie
che
fa
scendere
sull’umanità.
Con
una
buona
azione
potremmo
liberare
tanti
nostri
progenitori
che
da
secoli
dimorano
in
purgatorio
nella
sofferenza.
Ma
noi
n
on
perdoniamo
perché
non
crediamo
nell’altra
dimensione
e
il
nostro
orgoglio
che
ci
dice
che
abbiamo
sempre
ragione.
Come
può
la
Madonna
portare
la
pace
se
non
la
vogliamo?
Certi
cristiani
impongono
linee
rigide
ai
propri
cari
di
chiusura
alla
vita
e
di
preghiere,
non
sanno
più
giocare.
Riusciamo
a
dominarci
quando
uno
non
si
comporta
bene?
Il
male
fa
di
tutto
per
farci
fare
confusione
e
agitarci
così
non
saremo
mai
lucidi
nel
prendere
le
decisioni.
Dio
desidera
che
ci
accettiamo
così
come
siamo.
Accettare
chi
ci
fa
tribolare
ci
fa
vivere
meglio
e
ci
darà
valore
in
cielo.
Lasciamo
che
l’ingiustizia
e
la
falsità
si
disintegrino
davanti
a
noi
e
non
trovino
sostegno
e
alterazione
mentale.
Così
si
ferma
il
male.
La
vera
fede
ci
fa
stare
bene
quando
siamo
al
limite
della
sopportazione.
La
gioia
che
il
Signore
vuol
farci
conoscere
è
quella
di
stare
bene
insieme.
Non
siamo
chiamati
a
prendere
posizione
verso
qualcuno
o
contro
qualcun’altro,
dobbiamo
solo
amarci
e
dispiacerci
per
chi
ci
ha
offeso.
Magari
il
nostro
modo
affabile,
gentile
e
mite,
ma
determinato
come
Gesù
vuole,
può
anche
dare
uno
scossone
che
noi
non
vediamo
per
smuovere
certe
persone.
L’amore
ci
porta
davanti
alla
nostra ambiguità perché tutti hanno la coscienza.
CIARLATANI O AUTENTICI?
Quello
che
ci
dà
la
natura
é
meglio
di
ciò
che
viene
prodotto
in
laboratorio.
Quando
alteriamo
la
genetica
distruggiamo
la
natura
umana.
Abbiamo
portato
questo
mondo
al
limite
dell’esplosione,
dove
sono
i
veri
valori
umani?
La
nostra
vita
cristiana
è
artificiale
perché
vogliamo
affidarci
a
una
candelina
o
una
novena.
Che
fine
ha
fatto
quello
che
dobbiamo
dimostrare
come
cristiani
credibili?
Bisogna
sentirsi
indegni
davanti
a
Dio,
come
si
sentivano
i
santi,
così
possiamo
migliorare.
Se
pensiamo
di
essere
bravi
per
aver
fatto
qualcosa
cadiamo
nella
superbia
e
nella
falsa
modestia.
Pregare
tanto
non
significa
avere
l’autorità
di
giudicare.
Non
dobbiamo
sottovalutare
le
piccole
disobbedienze
alla
legge
di
Dio.
Come
pensiamo
di
essere
nel
giusto?
L’errore
grave
che
facciamo
è
far
sì
che
Dio
non
agisca
nella
nostra
vita
perché
vogliamo
viverla
a
modo
nostro.
Negli
ultimi
anni
sono
aumentate
le
guerre,
la
gelosia,
l’invidia
e
la
perfidia.
Questo
significa
che
oltre
la
preghiera
dobbiamo
fare
qualcosa
in
più
e
approfondire
l’importanza
dell’amore
vicendevole.
Le
preghiere
di
un
cristiano
coerente
Dio
le
moltiplica
all’infinito,
ma
vedendo
come
sta
andando
il
mondo
il
Signore
non
è
contento
di
noi.
La
lingua
dell’uomo
ha
fatto
più
vittime
di
tutte
le
guerre
e
demolisce
quello
che
ha
fatto
di
buono.
Siamo
scontenti,
polemici,
critichiamo
tutto
e
tutti.
Gente
di
Chiesa
parla
male
dei
consacrati
e
il
Signore
non
è
contento
di
questo.
Saul
non
è
stato
gradito
al
Signore
per
non
avere
ucciso,
come
non
ha
gradito
la
disobbedienza
di
Mosé
o
il
peccato
di
Eva.
Non
sostituiamo
con
altri
comportamenti
ciò
che
Dio
vuole.
Se
non
osserviamo
la
sua
parola,
quello
che
ci
condanna
potrebbe
essere
ciò
che
per
noi
ci
dovrebbe
assolvere.
Invece
il
Signore
potrebbe
usare
misericordia
per
i
peccati
che
secondo
noi
dovrebbero
condannarci.
Obbedire
non
significa
pregare
e
andare
in
chiesa,
ma
rivelare
quello
che
Lui
ha
rivelato.
Stiamo
attenti
a
dare
troppo
valore
a
quello
che
diciamo
noi.
Perché
parliamo
del
miracolismo?
Come
può
il
Signore
perdonaci
se
parliamo
invano
in
nome
suo?
Dobbiamo
essere
giusti
davanti
a
Dio
non
ciarlatani!
Tutti
sembrano
dottori
in
religione
ma
si
basano
solo
sul
“sentito
dire”.
Sono
più
i
ciarlatani
degli
autentici,
quelli
che
ingigantiscono
l’amor
proprio
spesso
sono
i
più
acculturati
di
religione.
I
veri
profeti
hanno
voglia
di
nascondersi
tanto
si
sentono
indegni,
non
di
parlare
di
Dio.
Sono
contenti
nel
far
felice
un’altra
persona
e
di
rinunciare
alle
proprie
esigenze.
Pensano
di
aver
perso
tutto
e
invece
hanno
acquistato
tutto.
Quando
parliamo
di
Dio
dovremmo
sentire
un
turbamento
interiore:
Fino
a
quando
Signore
fremerai
di
sdegno
contro
le
preghiere
del
tuo
popolo?
Noi
siamo
“i
chiamati”,
il
popolo
eletto,
crediamo
alla
forza
che
il
battesimo
ci
dà?
La
preghiera
ha
un
valore
immenso
ma
basta
poco
per
annullarla,
dipende dalla condizione in cui la diciamo.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul
monte Misma
Monte Misma -
Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono