Un deserto sul Misma
L
'errore
gravissimo
che
ogni
popolo
ha
fatto
è
quello
di
mettere
alla
prova
Dio.
È
una
cosa
allucinante
che
commette
l'uomo,
il
nulla,
il
pulviscolo
che
nulla
può
contro
Dio.
Noi
siamo
fatti
di
cellule
e
se
riusciamo
a
muovere
quella
giusta,
potremmo
avere
dei
benefici
in
tutta
la
nostra
vita,
sia
fisica
che
spirituale.
Leggendo
la
Bibbia
ci
rendiamo
conto
dell'arroganza
del
popolo
scelto
e
delle
offese
fatte
al
Signore
in
più
occasioni,
ma
nessuna
generazione
come
la
nostra
sta
ripetendo
l’errore
di
mettere
sempre
e
comunque
Dio
alla
prova.
Questi
siamo
noi
cristiani,
con
le
nostre
verità
che
non
servono
a
niente
davanti
alla
verità
di
Dio,
non
gli
aderenti
ad
altre
dottrine.
Ma
dove
vuole
arrivare
l'uomo?
Non
penserà
di
accomodare
tutto
con
due
preghiere!
Facciamo
un
esame
di
coscienza:
quante
volte
nel
nostro
piccolo
abbiamo
osato
mettere
alla
prova
il
Signore,
quando
abbiamo
dubitato,
quando
abbiamo
chiesto,
quando
non
abbiamo
dimostrato
di
saper
aspettare?
Dobbiamo
essere
consapevoli
di
questo.
Non
ci
dispiace
un
po'
di
questo
errore
ripetuto
in
modi
diversi
da
tutte
le
generazioni?
Da
dove
parte
il
fatto
di
mettere
alla
prova
Dio?
Parte
in
modo
impercettibile
quando
uno
si
lamenta,
perché
il
termometro
della
nostra
vita
cristiana
siamo
noi.
Ogni
popolo
ha
cominciato
piano
piano
a
lamentarsi
fino
a
fare
delle
richieste
assurde,
mettendo
alla
prova
Dio.
Le
persone
che
amano
invece
accettano
la
situazione
che
si
presenta
davanti,
non
si
lamentano
mai,
anzi
dimostrano
di
avere
una
forza
e
una
qualità
diversa
da
altre
persone.
In
questo
mondo
si
lamentano
tutti,
hanno
imparato
a
lamentarsi
anche
le
suore
di
clausura,
una
cosa
che
prima
invece
non
accadeva.
Senza
rendercene
conto
mettiamo
alla
prova
il
Signore
nella
cosa
più
semplice:
lamentandoci
dimostriamo
la
nostra
fede
e
quanto
sentimento
d'amore
abbiamo
nel
cuore.
Quelli
che
ha
predestinati
li
ha
anche
chiamati,
quelli
che
ha
chiamati
gli
ha
anche
giustificati,
quelli
che
ha
giustificato
gli
ha
anche
glorificati
(Rm
8,
28-30):
è
Dio
che
santifica,
glorifica
e
giustifica,
chi
siamo
noi
che
vogliamo
giustificare
e
criticare
tutti?
Così
abbiamo
profanato
Dio.
Le
scelte
che
ha
fatto
il
Signore
non
le
dobbiamo
commentare;
possiamo
non
accettarle,
ma
non
arroghiamoci
diritti
che
non
ci
competono.
Come
un
atleta
aumenta
il
suo
limite
facendo
dei
sacrifici,
così
noi
come
atleti
cristiani
dobbiamo
sacrificarci
in
un
modo
veramente
immane
per
dare
il
migliore
risultato
della
nostra
vita.
Dobbiamo
imparare
tante
cose
per
essere
testimoni
autentici.
L'unico
antidoto
contro
il
male
è
il
silenzio
e
quando
diciamo
una
parola
deve
essere
azzeccata,
perché
ha
l'effetto
immenso
che
si
dilata
a
vista
d'occhio,
come
una
nube
che
elimina
tutto
il
contagio
che
gli
sta
intorno,
mentre
una
semplice
lamentela
ci
porta
a
mettere
alla
prova
Dio.
Le
persone
che
amano
non
mettano
alla
prova
Dio,
pur
ricevendo
ogni
sorta
di
ingiustizia,
però
si
sentono
sempre
indegne
rispetto
alla
grazia
ricevuta
e
ringraziano
anche
il
Signore.
Il
modo
genuino
di
comportarsi
da
veri
cristiani
è
quello
di
rimanere
fedeli
a
Dio,
sopportando
ogni
prova
senza
lamentarsi,
perché
mettendo
alla
prova
il
Signore,
potremmo
non
entrare
nel
luogo
del suo riposo (salmo 94).
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Lamentarsi=mettere alla prova Dio
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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