Perché
tante
persone
pregano
e
si
disperano
per
i
morti
quando
i
veri
morti
sono
i
vivi?
Sono
loro
che
si
dispiacciono
per
noi
perché
sanno
la
verità
e
l'altra
dimensione
è
meravigliosamente
più
grande.
Noi
brancoliamo
nel
buio,
siamo
i
veri
morti
perché
a
volte
andiamo
a
sinistra,
altre
a
destra,
altre
su,
altre
giù,
sappiamo
solo
vivere
tra
calunnie
e
malizie.
Il
Maestro
ha
vinto
la
morte
ed
è
resuscitato,
vuol
dire
che
non
c'è
morte
come
pensiamo
noi.
Sfruttiamo
nel
migliore
dei
modi
la
parentesi
terrena
che
è
un
soffio
rispetto
all'eternità.
Chi
non
dice
la
verità
annulla
la
verità,
perciò
“
di
ogni
parola
infondata
renderemo
conto
nel
giorno
del
giudizio”
(Mt.12,36).
Saremo
credibili
quando
dimostreremo
al
Signore
di
non
lamentarci
più
e
di
saper
affrontare
le
prove
della
vita
con
dignità
e
fierezza,
senza
agitarci
o
vivere
tra
alterchi
e
litigi.
I
morti
sono
vivi
nello
spirito
per
l'eternità,
noi
siamo
vivi
nella
materia
che
marcisce.
Se
vivessimo
nella
verità
capiremmo
che
quello
che
ci
guida
nel
cammino
della
terra
dei
morti,
che
è
poi
la
terra
dei
vivi,
è
la
luce
di
Dio,
non
la
luce
della
ragione
o
la
forza
della
fisicità.
Quella
dovrebbe
servire
per
migliorare
i
rapporti
fra
di
noi
non
per
alimentare
l'avidità
di
coloro
che
sgomitano
per
avere
i
primi
posti.
Nessuno
aveva
più
poteri
di
Gesù
eppure
ha
sempre
preso
dei
paragoni
terreni.
Parlava
di
vedove,
di
amministratori,
di
adulteri,
di
farisei,
di
pagliuzza,
di
trave...,
pur
essendo
di
natura
divina
ci
ha
rivelato
la
natura
umana,
noi
che
brancoliamo
nel
buio
parliamo
di
miracoli,
di
segni,
di cose divine, ma non amiamo e puntualizziamo gli errori degli altri. Questa è superbia.
PORTIAMO LA VERITÀ O LA ANNACQUIAMO?
Come
possiamo
essere
guida
per
qualcuno
quando
non
sappiamo
quello
che
dobbiamo
fare?
Lo
sappiamo
se
ci
abbandoniamo
totalmente
al
Signore.
Siamo
credibili
quando
superiamo
la
prova
della
graticola,
della
persecuzione,
del
tradimento,
del
pregiudizio.
Se
amiamo
in
quelle
prove
abbiamo
una
luce
e
una
grazia
che
poi
non
ci
ferma
più
nessuno,
però
non
bisogna
abusare
di
quel
potere
ma
metterlo
al
servizio
degli
altri.
Non
dobbiamo
andare
in
crisi
o
dare
subito
la
colpa
al
diavolo
per
una
piccola
prova,
magari
ce
l'ha
messa
davanti
il
Signore.
Essere
giusti
vuol
dire
farsi
umiliare
senza
essere
permalosi
e
continuare
a
fare
la
propria
opera
di
bene.
Andiamo
d'accordo
o
creiamo
agitazione?
Chi
è
giusto
prega
come
uno
che
ha
bisogno
dell'aria
per
respirare,
si
sente
indegno
e
peccatore
davanti
al
Signore
perciò
non
critica
il
fratello.
Non
si
sente
all'altezza
neanche
di
perdonare
perché
non
pensa
di
aver
ragione.
Chi
critica
invece
si
sente
il
migliore.
Diamo
valore
alle
nostre
preghiere
non
recitiamole
per
calmare
la
coscienza.
Con
il
battesimo
abbiamo
ricevuto
dei
doni
e
una
grazia
impareggiabile,
ma
ci
comportiamo
come
se
non
avessimo
ricevuto
niente.
Quando
ci
avviciniamo
veramente
alla
fonte
della
luce
è
impossibile
far
uscire
una
parola
cattiva.
Siamo
sinceri,
come
siamo
messi
davanti
alle
opere
di
misericordia
spirituale
e
corporale?
E’
meglio
ricordare
i
nostri
errori
e
dimenticare
le
nostre
opere
di
bene.
Se
sapremo
dimenticare
anche
le
offese,
il
Signore
ci
assolverà
dalle
colpe
che
non
pensavamo
di
avere, poiché il male ricevuto è il miglior guadagno della nostra vita davanti al giudizio finale.
SALVEZZA GRATIS O DANNAZIONE A PAGAMENTO?
Come
si
fa
a
non
credere
in
Dio
davanti
all'universo
creato?
Chi
ha
Dio
nel
cuore
non
ha
paura
del
male
e
non
lo
vede
negli
altri.
Gesù
non
è
fuggito
da
esso,
ma
liberava
le
persone
dalla
negatività
semplicemente
camminando,
con
amicizia,
dolcezza
e
amore,
si
dispiaceva
della
loro
agitazione
perché
non
erano
a
posto
nella
coscienza.
Chi
ha
paura
del
male
dimostra
di
non
avere
fede.
Il
male
interviene
nella
nostra
vita
quando
non
siamo
con
Dio,
quando
amiamo
invece
chiudiamo
la
porta
al
demonio
e
non
ci
può
togliere
neanche
un
capello.
Il
Signore
ci
ha
dato
tutto
gratuitamente
per
la
nostra
salvezza,
ma
noi
con
arroganza
e
presunzione
preferiamo
acquistare
la
nostra
sconfitta
pagandola,
perché
tutte
le
cose
che
creano
peccato
le
paghiamo.
Quanto
è
stato
speso
per
la
sete
di
potere
e
di
avidità,
per
la
corruzione?
Quanti
omicidi
per
interesse?
Con
quei
soldi
si
poteva
evitare
la
morte
per
fame
di
tante
persone
ed
ottenere
un
doppio
vantaggio
per
l’anima.
L'egoismo
e
l'orgoglio
ci
penalizzano,
per
questo
soffre
Maria
Santissima,
come
possiamo
pensare
che
venga
a
dirci
di
pregare
dopo
duemila
anni?
L'educazione
migliore
per
i
figli
è
l'amore
tra
papà
e
mamma.
Chi
ha
un
sentimento
negativo
verso
un'altra
persona
non
parli
mai
di
Dio
né
di
preghiera,
perché
anche
quest’ultima
è
contaminata.
E'
meglio
che
finisca
di
errare
e
tolga
l'orgoglio
e
la
malizia.
Il
peccato
è
la
pena
dell'uomo
(in
base
alla
sua
gravità) non è l'offesa a Dio.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
I veri morti sono i vivi
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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