Davanti
agli
occhi
del
Signore
è
un'azione
vigliacca
sorridere
a
una
persona
e
subito
dopo
sparlare
di
essa.
Noi
giudichiamo
e
critichiamo
perché
siamo
“grigi”
dentro.
Dobbiamo
vedere
Dio
nella
persona
che
ci
sta
davanti
anche
se
è
un
peccatore,
e
dire:
"
Fratello
mio
caro,
guarda
che
la
vita
è
più
bella
di
quella
che
stai
vivendo.
Ti
sei
imbrigliato
con
le
tue
mani
perché
stai
pagando
gli
errori
che
tu
stesso
hai
causato.
Ravvediti,
torna
al
Signore.
Ti
confessi?
Hai
fatto
del
male
a
qualcuno?
Preghi?
Pecchi
ancora
in
continuazione?
Sei
a
posto
con
la
tua
coscienza?
".
Ricordiamoci
che
la
pecorella
smarrita
è
il
caprone
inferocito,
può
infierire
colpi
micidiali.
Anche
lo
spirito
non
buono
sa
compiere
prodigi,
lo
fa
mettendosi
in
mostra
per
attirare
l'attenzione,
mentre
i
servi
di
Dio
li
fanno
con
discrezione,
non
alimentano
il
proprio
io
perché
si
sentono
indegni,
vorrebbero
scappare.
Il
Signore
non
vuole
che
facciamo
pubblicità
ai
segni
miracolosi.
Il
giusto
è
depositario
dello
spirito
buono,
sa
solo
fare
del
bene,
anche
se
stanco
fa
ancora
favori
agli
altri,
non
è
opportunista.
Quando
c'è
un
buono
in
una
famiglia
gli
altri
si
scontrano
con
lui,
deve
subire
critiche
e
ferite
ingiuste
perché
la
loro
attività
principale
è
diversa
(
nessun
profeta
in
patria...
).
Invece
due
buoni
si
sostengono.
La
parte
buona
stride
con
quella
non
buona
che
è
la
maggioranza
nel
mondo,
ecco
perchè
coloro
che
parleranno
in
nome
del
Signore
verranno
giudicati,
criticati
e
calunniati.
Sono
di
più
coloro
che
minimizzano
o
coloro
che
con
malizia
ingigantiscono?
Lo
stesso
popolo
che
ha
visto
Gesù
il
buono,
lo
ha
messo
in
croce
liberando
Barabba
il
furfante.
Quante
volte
commettiamo
questo
errore!Abbiamo
alimentato
troppo
poco
l'anima
facendola
inaridire.
La
parte
sana
costa,
ma
quando
raggiunge
un
certo
livello
diventa
così
gradevole
che
non
fa
più
nessuna
fatica
ad
accettare
ogni
situazione.
Perché
in
una
famiglia
o
in
un
ambiente
di
lavoro,
invece
di
apprezzare
la
persona
buona
per
le
cose
che
ha
fatto,
si
aspetta
solo
il
pretesto
per
accanirsi
contro
di
lui
con
una
cattiveria
indicibile?
È
lo
scontro
tra
i
due
spiriti,
il
nostro
peggior
nemico
e
il
nostro
migliore
amico
sono
dentro
di
noi.
Non
dobbiamo
avere
troppe
certezze
per
il
futuro,
da
un
momento
all'altro
le
cose
potrebbero
cambiare.
Che
bello
magnificare
l'anima
nel
Signore,
potremmo
provare
una
gioia
che
nessuna
vigliaccheria
ci
può
togliere.
Siamo
pronti
a
morire
pur
di
vedere
glorificata
la
nostra
anima?
Quella
di
Maria
Santissima
esaltava
il
Signore
perché
era
piena
di
Dio,
ma
chi
non
ce
l'ha
nel
cuore,
anche
se
prega,
fa
esultare
la
propria
ragione.
Va
in
cerca
dei
difetti
altrui,
si
scandalizza,
pensa
di
essere
vittima
e
di
subire
ogni
sorta
di
ingiustizia
perché
il
mondo
non
va
come
desidera.
Chi
è
malizioso
percorre
una
strada
che
conosce
molto
bene,
è
come
se
rispecchiasse
i
propri
difetti,
ma
si
sente
un
portatore
sano.
La
malizia
è
la
sua
attività
principale,
la
noterà
il
fratello.
Ma
chi
ce
l'ha
nell'amore
rimarca
le
sue
meraviglie,
non
vuol
mettere
in
cattiva
luce
nessuno
perché
sta
bene
dentro
di
sé
e
non
vede
la
malizia.
Quando
c'è
un
nostro
caro
che
ama,
non
massacriamolo
se
sbaglia,
amiamolo,
dimostriamoci
riconoscenti.
Le
mura
domestiche
sono
la nostra chiesa che ha bisogno di buoni esempi.
LA VITTORIA DELL'ANIMA È ACCETTARE LA SCONFITTA DEL CORPO
Accettiamo
ogni
sorta
di
prova
e
cerchiamo
di
vedere
il
bene
anche
dove
c'è
il
male.
I
servi
del
Signore
sono
felici
anche
quando
dovrebbero
essere
i
più
delusi
e
arrabbiati
su
questa
terra.
Il
Dio
della
misericordia
non
è
che
perdona
e
approva
gli
ingiusti
e
umilia
i
giusti
,
anche
se
vengono
perseguitati
dai
propri
cari.
Il
peccatore
non
si
sente
tale,
uno
che
invece
non
lo
è
si
sente
peggiore
degli
altri.
Ce
lo
dimostrano
i
santi.
Il
giusto
non
si
difenderà
mai,
mentre
i
maldestri
e
i
lestofanti
sanno
bene
come
far
diventare
un
credito
un
loro
debito,
sanno
benissimo
come
capovolgere
la
situazione
a
loro
favore,
altrimenti
si
auto-sconfiggono.
Chi
critica
si
sente
migliore
degli
altri,
invece
chi
non
critica
il
fratello
si
sente
peggiore
di
lui.
Più
ci
avviciniamo
a
Dio
e
più
ci
sentiamo
lontani,
chiediamo
scusa
anche
quando
abbiamo
ricevuto
offese.
Solo
allora
saremo
sulla
strada
giusta.
Dimentichiamoci
quello
che
abbiamo
subito,
la
battaglia
dell'uomo
la
si
vince
quando
accettiamo
la
sconfitta
umana,
morale,
l'umiliazione.
Se
vogliamo
difenderla
il
Signore
non
ci
soccorrerà,
perché
è
a
nostro
danno,
aumenterebbe
l'orgoglio,
la
carnalità.
Vincere
in
nome
di
Dio
ci
fa
ancora
più
piacere
nelle
cose
del
corpo,
perché
è
la
vittoria
di
noi
stessi.
Gesù
è
risorto
perché
ha
accettato
la
croce:
quando
crediamo
di
aver
perso
la
partita,
è
allora
che
l'abbiamo
vinta.
Dov'è
o
morte
il
tuo
pungiglione
,
la
tua
vittoria?
Una
mela
marcia
intacca
quelle
sane,
perché
pensiamo
di
risanare
quando
veniamo
contagiati?
Siate
miti
come
colombe
e
furbi
come
serpenti,
solo
il
Signore
può
risanare.
Diffidiamo
di
chi
ci
dice:
"
quelli
hanno
fatto
delle
fatture...,
quello
è
il
diavolo...
",
è
come
se
parlasse
di
sé
stesso.
Il
Signore
e
la
Madonna
sanno
tutto
di
tutti
ma
non
dicono
queste
cose.
Quando
Gesù
è
stato
nel
deserto
ci
ha
insegnato
che
ogni
tentazione
può
essere
vinta,
anche
nella
condizione
di
maggiore
debolezza
.
Accettare
la
sconfitta
del
corpo
è
avere
il
dominio
su
di
sé,
uno
dei
frutti
dello
Spirito
Santo.
Non
reagiamo
mai
subito
alle
provocazioni,
magari
c'è
un
motivo
che
ci
è
sfuggito.
Alleniamo
la
parte
migliore,
quella
sana
che
nessuno
potrà
mai
rubarci,
non
imprigioniamola
nell'orgoglio.
Mortifichiamo
la
parte
"birichina"
che
ha
sempre
avuto
la
meglio
su
di
noi,
anche
se
aumenteranno
le
prove
non
verremo
sopraffatti.
Le
confidenze
di
Maria
Santissima
rivelate
da Roberto non prendono spunto dalla Bibbia, ma trovano conferma in essa.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La triste sorte dei buoni
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono