Da
dove
sarà
venuta
quella
colomba
bianca
il
20
gennaio
1988?
Non
è
venuta
certamente
a
competere
con
altri
segni
o
soddisfare
la
nostra
curiosità.
Come
si
può
ragionare
su
un
progetto
così
grande?
Nelle
cose
del
Signore
nessuno
ci
può
arrivare
con
la
propria
mente,
anche
se
pensa
di
essere
bravo
e
di
aver
pregato
tanto,
ma
non
mettiamole
in
dubbio
perché
i
suoi
progetti
si
realizzano,
anche
tra
molte
difficoltà.
Siamo
così
lontani
da
Colui
che
ha
il
potere
su
tutto
che
dobbiamo
solo
fare
una
cosa,
ubbidire.
Il
nostro
compito
principale
non
è
quello
di
realizzarci
a
livello
terreno,
anche
se
è
una
cosa
molto
importante,
ma
di
trasmettere
in
modo
inequivocabile
e
giusto
la
legge
del
Signore,
indipendentemente
dal
nostro
pensiero.
Non
siamo
cristiani
per
caso.
I
nostri
padri
avevano
un
cuore
migliore
del
nostro,
ci
hanno
dato
un
mondo
che
aveva
delle
prospettive,
ma
noi
cosa
diamo
ai
nostri
figli?
Senza
nemmeno
sfruttare
la
loro
esperienza,
peggioriamo
ciò
che
ci
hanno
trasmesso
e
viviamo
questo
tempo
come
se
fosse
un
fatto
storico,
un
rito.
Siamo
i
portatori
di
ciò
che
divide,
non
ciò
che
unisce.
Il
numero
dei
cristiani
autentici
sulla
terra
è
molto
più
basso
di
quello
che
pensiamo,
sarebbe
curioso
vedere
la
differenza
che
c’è
tra
noi
e
loro.
Mentalmente
siamo
come
il
giovane
ricco
di
cui
si
parla
nel
Vangelo,
non
saremmo
disposti
a
dare
tutto
per
gli
altri
e
seguire
Dio,
manchiamo
di
carità.
Se
sapessimo
in
realtà
come
potremmo
essere
dopo
aver
seguito
un
cammino
giusto,
senza
improvvisare,
non
ci
riconosceremmo
più.
Bisogna
capire
cosa
significa
essere
figli
di
Dio
per
portare
la
sua
Parola,
altrimenti
si
infrange
il
secondo
comandamento.
Non
siamo
stati
creati
per
vivere
in
una
valle
di
lacrime,
ma
paghiamo
né
più
né
meno
i
nostri
errori;
prima
di
tutto
eliminiamo
la
sofferenza
che
causiamo
con
le
nostre
parole,
perché
uccide
di
più
la
lingua
che
la
spada.
Al
monte
Misma
la
Madonna
chiede
esplicitamente
il
silenzio,
perché
il
male
per
confondere
il
vero
messaggio
usa
il
messaggio,
la
parola.
L'unica
cosa
che
non
riesce
a
fare
è
il
silenzio.
Ecco
perché
il
silenzio
è
garanzia
della
presenza
di
Maria
Santissima,
inoltre
corrisponde
alla
sua
caratteristica
terrena
(si
ricorda
di
lei
soltanto
la
frase:
"Fate
quello
che
lui
vi
dirà"
).
Il
messaggio
del
silenzio
è
perfetto,
è
il
messaggio
che
parla
di
più
e
può
fermare
la
strumentalizzazione
contro
la
Madre
di
Gesù
che
è
in
atto
da
trent’anni.
Troppe
parole
le
vengono
attribuite
e
troppo
facilmente
viene
usato
il
suo
santissimo
nome,
solo
per
convincere
e
coinvolgere,
per
confondere,
non
per
unire.
Che
se
ne
fa
la
Madonna
di
un
foglio
scritto
da
uomo,
quando
desidera
innanzitutto
che
noi
abbiamo
a
conoscere
la
Bibbia?
Miliardi
di
fogli
sono
girati
nelle
mani
dei
cristiani,
eppure
la
loro
condizione
spirituale
è
peggiorata
.
Ci
sembra
possibile
che
nei
suoi
messaggi
venga
a
mettere
una
parte
contro
un'altra
nella
stessa
famiglia
di
Cristo?
E’
più
logico
che
dica:
"
Tu
ama",
per
farci
unire
anche
con
i
nostri
difetti.
Maria
Santissima
ci
viene
in
soccorso
con
esortazioni,
non
con
fiumi
di
parole,
desidera
farci
scoprire
la
radice
che
va
più
in
profondità,
quella
che
non
viene
sradicata
al
primo
colpo
di
vento.
In
che
misura
sappiamo
accoglierla?
Come
rifugio
dei
peccatori,
sa
che
quella
condizione
ci
appartiene,
ma
non
è
giusto
peccare
e
non
essere
consapevoli.
Ci
sono
in
giro
anche
i
venditori
di
miracoli,
ma
il
Signore
ci
ha
insegnato
a
non
rincorrere
i
segni
e
a
non
leggere
la
Bibbia
in
senso
contrario.
Siamo
come
ricercatori
di
funghi,
di
emozioni
o
persone
alla
ricerca
della
verità?
Quando
professiamo
la
nostra
fede
diciamo
"Credo
in
un
solo
Dio,
Padre
onnipotente,
Creatore
del
cielo
e
della
terra,
di
tutte
le
cose
visibili
e
invisibili"
:
come
dimostriamo
di
credere
con
i
nostri
dubbi,
le
nostre
parole
e
le
nostre
proposte?
Oggi
si
tende
ad
incontrarci
per
formare
il
dialogo,
siamo
tutti
sostenitori
del
dialogo,
ma
quando
rientriamo
in
casa,
per
colpa
di
una
stupidaggine,
togliamo
la
parola
alla
moglie,
ai
figli
o
ai
confinanti.
Che
ipocriti!
Per
uno
screzio,
si
critica
e
si
fa
polemica.
Dov’è
la
carità?
Non
si
cresce
sui
messaggi,
ma
ci
si
emoziona;
si
cresce
sulla
vita
quotidiana,
sulle
prove
e
prima
di
pensare
di
parlare
in
nome
della
Madonna
è
meglio
amarci
per
quanto
è
possibile.
La
preghiera
è
una
dichiarazione
d'amore
a
Dio,
ma
quello
che
desidera
di
più
da
noi
è
che
sappiamo
amarci
gli
uni
gli
altri,
fino
a
sacrificare
tutto
a
vantaggio
dell'altro,
dimenticandoci
di
noi
stessi.
Nelle
litanie
dell’umiltà
diciamo:
“Dal
desiderio
di
essere
onorato
liberarmi
Gesù”
,
invece
noi
vogliamo
essere solo ricercati, onorati, riconosciuti, approvati. Non ci fa piacere essere l'ultima ruota del carro, ci sentiamo umiliati
perché
viene
attaccato
l'orgoglio.
L'unica
nostra
battaglia
è
quella
di
capire
come
bisogna
amare,
ma
per
avere
il
massimo
del
risultato
bisogna
che
intervenga
Dio
direttamente:
abbandoniamoci
totalmente
alla
sua
volontà,
vedremo
quanto è potente lo Spirito Santo che ha sempre agito nel silenzio, individualmente, mai negli incontri di massa.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Dialogo o silenzio?
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono