Se
provassimo
l'esperienza
delle
persone
che
critichiamo
(una
malattia,
problemi
con
i
figli,
i
debiti,
…)
potremmo
essere
peggiori
di
loro.
Sicuramente
il
nostro
stato
d'animo
non
sarebbe
più
lo
stesso.
Siamo
tutti
bravi
nell'additare
gli
altri,
ma
nella
legge
naturale
dell'uomo
la
vita
si
può
capovolgere
improvvisamente
come
è
stato
per
Giobbe.
Abbiamo
visto
anche
ditte
che
erano
il
caposaldo
dell'imprenditoria
andare
in
crisi,
sparire;
se
fossimo
più
attenti
ai
segni
dei
tempi
ci
renderemmo
conto
che
quello
che
stiamo
facendo
non
è
molto
gradito
al
Signore.
Quante
volte
le
persone
si
trovano
in
certe
situazioni
non
per
incapacità,
ma
per
un
mistero
che
non
si
conosce?
Vediamo
andare
tutto
alla
deriva,
ma
ci
ostiniamo
a
pensare
che
con
le
preghiere
otteniamo
qualsiasi
cosa.
Chi
pensa
che
stiamo
andando
bene
è
sull'orlo
della
pazzia
spirituale.
Quale
valore
ha
la
Bibbia
per
il
popolo
cristiano?
È
questa
la
generazione
tortuosa
e
perversa
di
cui
si
parla
nelle
Scritture,
siamo
i
sepolcri
imbiancati.
Il
Signore
non
ha
mai
parlato
di
preghiere,
ma
di
amore,
carità
e
perdono,
con
i
quali
si
eliminano
una
moltitudine
di
peccati
e
di
disastri.
Il
cristiano
autentico
darebbe
la
sua
vita
a
vantaggio
di
un'altra
persona
(Massimiliano
Kolbe):
chi
è
in
questa
situazione?
Non
dobbiamo
confidare
in
Dio
solamente
quando
gli
anni
avanzano
e
siamo
“vicini
alla
fossa”
o
davanti
alla
malattia.
L'autenticità
cristiana
non
viene
recuperata
su
una
rivelazione
privata,
ma
sulla
parola
di
Dio.
Perché
davanti
allo
splendore
del
creato
infinito,
non
troviamo
il
desiderio
di
ringraziare
il
Signore
a
prescindere
dalle
nostre
situazioni?
È
naturale
che
il
seme
produca
il
frutto?
Come
può
il
sole
ardere
per
millenni
e
scaldare
a
temperatura
d’uomo
senza
diminuire
il
proprio
calore?
Tutto
parla
della
potenza
di
Dio.
Se
scoprissimo
la
meraviglia
della
nostra
fede,
basata
totalmente
sull'amore,
potremmo
capire
in
che
contesto
melodioso
viviamo.
Il
Signore
non
ci
chiede
cose
al
di
fuori
della
nostra
portata,
ma
di
vivere
nel
gaudio,
nella
letizia,
nel
rispetto,
nell'amore.
Perché
abbiamo
indurito
il
nostro
cuore?
Che
delusione
un
giorno
scoprire
che
se
solo
avessimo
amato
non
ci
sarebbero
state
tante
sofferenze.
L'amore
guarisce,
impedisce
alle
malattie
di
diffondersi,
ci
fa
fare
una
cosa
più
bella
dell'altra.
E'
conveniente
per
l'uomo.
Chi
ha
la
malizia
nel
cuore,
diventa
complice
di
uno
che
ha
lo
stesso
sentimento,
anche
se
compie
azioni
di
solidarietà.
Non
si
può
sostituire
un
difetto
con
un'altra
opera
buona.
Perché
nelle
prove
della
vita
inciampiamo
frequentemente?
Sappiamo
amare
la
persona
che
ci
tradisce?
Questo
non
significa
diventare
ingenui
o
non
difendere
i
propri
interessi,
ma
mettere
a
frutto
con
scaltrezza
e
audacia
i
talenti
che
il
Signore
ci
ha
dato.
Da
nessun'altra
nazione
il
Signore
si
aspetta
una
risposta
come
dall'Italia.
Dopo
aver
messo
la
sua
cattedra
nel
cuore
dell'impero
romano,
ha
beneficiato
il
popolo
italiano
con
una
ricchezza
di
doni
che
solo
lui
poteva
dare,
ma
questo
meraviglioso
accordo
tra
cielo
e
Italia
si
è
bloccato.
Dio
ha
mantenuto
la
promessa
fatta
i
nostri
padri,
ma
noi
che
siamo
il
popolo
eletto
non
dobbiamo
permetterci
di
portare
leggi
atee.
Non
aspettiamo
che
sia
troppo
tardi
come
a
Sodoma
e
Gomorra,
decidiamoci
a
rispettare
di
più
la
legge
del
Dio
Creatore.
E'
inutile
pregare
e
vivere
da
dissoluti,
senza
le
basi
principali
della
nostra
fede
siamo
un
popolo
allo
sbando
e
questo
il
male
lo
sa
benissimo.
Che
fede
abbiamo
dato
ai
nostri
figli?
Due
persone
che
hanno
una
certa
dipendenza
(alcol,
droga,
sesso…)
si
giustificano
tra
di
loro,
ma
non
pensano
alla
sofferenza
causata
ai
propri
cari.
Chi
è
solidale
nel
peccato
sostiene
che
la
Chiesa
deve
cambiare,
ma
non
c'è
nessun
cambiamento
nella
legge
naturale
che
Dio
ha
dato.
C'è
una
fratellanza
nella
negatività
che
è
incredibile.
Come
si
può
dividere
una
famiglia,
pensando
che
un
pezzo
di
carta
bollata
risolva
tutto?
Certe
tentazioni
le
hanno
avute
anche
i
nostri
padri,
ma
non
si
sono
divisi
per
il
Santo
timore
di
Dio.
Erano
più
dignitosi.
Senza
alcun
valore
siamo
diventati
carne
da
macello,
diffondiamo
nelle
nostre
case
i
principi
morali,
il
rispetto
del
sesso
e
del
concepimento,
l'importanza,
la
dignità
e
la
bellezza
del
rapporto
sessuale.
Possiamo
recuperare
il
rapporto
che
c'era
tra
cielo
e
terra
anche
con
i
nostri
difetti,
ma
avere
nel
cuore
e
nella
mente
il
Santo
timor
di
Dio,
perché
non
tutto
ci
è
concesso.
Il
Signore
ci
dà
la
riconciliazione,
ma
la
colpa
dovrà
essere
espiata;
non
andiamo
a
briglie
sciolte
con
le
nostre
tendenze
viziose,
riduciamole
perché
siamo
degli
abitudinari.
Sarà
gradito
a
Dio.
Non
pensiamo
di
toglierle
di
colpo,
perché
basta
un'arrabbiatura
che
subito
riprendiamo
a
bere,
a
drogarci,
a
cercare
amplessi
sessuali.
Alleniamoci
a
resistere
alla
critica,
al
pettegolezzo,
alla
gelosia
e
all'invidia,
a
sopportare
pazientemente
le
persone
moleste.
Le
grandi
trasgressioni
sono
figlie
delle
piccole
trasgressioni,
più
siamo
dipendenti
delle
tendenze
viziose
e
più
rubiamo
la
vita
delle persone che ci stanno vicine. Dimostriamoci giusti e il Signore non ci lascerà in mano ai nostri nemici.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
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