Abbiamo
costretto
il
Santo
Padre,
per
amore
e
carità
verso
di
noi,
a
prendere
una
certa
posizione
riguardo
i
veggenti
e
a
indire
un
Sinodo
per
il
cambiamento
della
legge
evangelica.
È
terribile,
se
fossimo
tutti
giusti
non
ci
sarebbe
bisogno
di
queste
cose.
Ma
dove
siamo
andati
a
finire?
Perché
l'autorità
della
Chiesa
deve
intervenire
in
questo
modo?
Essa
sa
valutare
i
frutti
dell'albero,
non
i
numeri.
Non
prendiamo
posizione,
ma
preghiamo
per
coloro
che
ci
dicevano
di
pregare.
La
Chiesa
è
la
nostra
famiglia,
non
diamo
spazio
o
eco
a
maldicenze
che
la
riguardano.
Sentiamo
dire
che
"
ci
siamo
convertiti
"
solo
perché
andiamo
a
messa
e
ci
confessiamo,
ma
creiamo
confusione,
disunione.
Se
vogliamo
sostituire
il
copione
della
vita
che
il
Signore
ha
dato
nelle
nostre
mani,
vedremo
sempre
più
desolazioni
e
disordine.
Non
ci
sono
solo
i
nostri
pensieri
ma
abbiamo
anche
un
nemico
agguerritissimo,
il
demonio,
che
sa
sempre
come
farci
cadere
nelle
sue
trappole.
Egli
conosce
la
parola
di
Dio
meglio
di
noi,
ci
fa
sostenere
cose
che
pensiamo
giuste,
invece
torna
tutto
a
suo
vantaggio
perché
manchiamo
delle
verità
principali
della
nostra
fede.
Abbiamo
deciso
da
che
parte
stare
e
viviamo
con
coerenza
la
nostra
scelta?
In
un
modo
troppo
improprio
si
è
usato
il
nome
di
Maria
Santissima,
garante
della
verità.
Questo
ci
deve
dispiacere.
Anche
il
male
lo
fa,
non
si
propone
certo
a
nome
suo.
Perché
crediamo
a
tutto
ciò
che
Le
viene
attribuito?
Sono
azioni
sostenibili,
ma
anche
i
farisei
pregavano,
andavano
al
tempio,
facevano
il
digiuno,
pagavano
la
decima…
Oggi
non
è
cambiato
niente!
La
Madre
di
Dio
soffre
perché
siamo
malati
nell'anima,
come
può
disinteressarsi
di
essa
dicendoci
di
pregare?
Se
le
nostre
preghiere
e
le
nostre
novene
non
sono
sincere,
a
cosa
servono?
Tanti
cristiani
basano
la
propria
vita
sulle
rivelazioni
private,
così
hanno
spostato
l'obiettivo
dalla
parola
di
Dio.
Perché
banalizziamo
lo
Spirito
Santo
dicendo
di
averlo
ricevuto
nel
sonno
dello
spirito
?
Signore
abbi
pietà
di
noi
che
non
sappiamo
quello
che
diciamo!
La
vera
fede
non
ci
fa
star
bene
solo
nei
luoghi
di
pellegrinaggio,
quando
amiamo
è
il
nostro
cuore
che
abbellisce
ogni
ambiente.
Chi
si
avvicina
a
Dio
si
considera
il
più
peccatore
e
indegno,
davanti
a
una
critica
verso
il
fratello,
si
sente
sprofondare,
non
aggiunge
del
suo.
Perché
pensiamo
di
aver
capito
tutto
soltanto
per
aver
ricevuto
delle
emozioni?
Paghiamo
la
nostra
superficialità,
pensiamo
di
andare
in
paradiso
con
l’ascensore,
ma
la
strada
è
irta
e
tortuosa
:
oggi
non
ci
è
evitato
quello
che
ieri
ha
fatto
versare
sangue
ai
veri
Santi
per
difendere
la
parola
di
Dio.
Oppure
vogliamo
ridicolizzarli,
dicendo
che
si
poteva
vivere
senza
sacrifici?
Le
loro
preghiere
avevano
valore
perché
rispettavano
i
comandamenti,
mentre
la
nostra
fede
è
senza
carità,
subito
rifiutiamo
quelli
che
non
condividono
una
certa
linea.
Scopriamo
la
preghiera
più
bella
con
il
cuore
libero
da
malizia
o
maldicenza.
Come
possiamo
pensare
di
convertirci
sul
nostro
divano,
con
il
tè
e
i
biscotti,
commentando
la
parola
di
Dio?
Se
abbiamo
un
bel
conto
in
banca
o
un
bel
posto
di
lavoro,
sembriamo
i
più
bravi
e
i
più
mistici,
ma
ciò
non
avviene
quando
si
è
con
l'acqua
alla
gola
.
Ragioneremmo
ancora
allo
stesso
modo?
Ecco
perché
il
Signore
non
si
fida
delle
nostre
parole.
Come
possiamo
criticare
un
uomo
di
Chiesa?
Magari
quel
difetto
pesa
più
a
lui.
Ognuno
di
noi
ha
dei
punti
deboli,
ma
questo
non
ci
deve
impedire
di
desiderare
la
Verità
che
ci
ha
insegnato
il
Maestro.
Quando
un
seme
viene
seminato,
la
natura
lo
fa
crescere
secondo
la
sua
specie,
ma
il
seme
della
parola
di
Dio
non
trova
terreno
fertile
in
noi
perché
vogliamo
farlo
crescere
secondo
la
nostra
logica.
Tutta
la
creazione
di
Dio
si
rivitalizza,
anche
il
deserto
davanti
a
un
corso
d'acqua
comincia
a
dare
vita.
Così
nell'aridità
la
parola
di
Dio
fruttifica,
ma
noi
facciamo
inaridire
tutto
ciò
che
è
fruttuoso.
È
impressionante!
Quello
che
stiamo
distruggendo
va
a
nostro
danno
e
dei
nostri
figli.
Eppure
la
parola
di
Dio
è
conveniente
per
noi,
ci
fa
star
bene,
anche
se
ci
prova
nel
crogiuolo
attraverso
mille
prove.
Il
Signore
è
contento
quando
facciamo
felici
le
altre
persone,
quando
non
le
condanniamo.
Chi
è
sul
cammino
di
conversione
desidera
il
vero
bene
del
fratello,
è
disposto
a
dare
se
stesso.
Chi
di
noi
ha
questo
sentimento?
Nel
cuore
ci
sta
la
verità,
ci
suggerisce
azioni
e
sentimenti,
non
c'è
solo
amore,
si
annidano
anche
invidia,
gelosia
e
cattiveria.
I
nostri
ragionamenti
sono
di
circostanza,
freddi,
distaccati,
opportunisti,
durano
poco
poi
svaniscono,
mentre
il
sentimento
nobile
del
cuore
lo
abbiamo
in
continuazione
verso
il
fratello.
Dobbiamo
essere
sensibili
allo
sguardo
dei
bisognosi
,
trattiamo
tutti
con
carità
umana,
per
non
offrire
a
nessuno
l'occasione
di
maledirci
(Sir.
4°
cap.).
Ricordiamoci
che
l'esortazione
al
male,
trova
il
suo
creatore
pronto
a
realizzarla
quando
non
siamo
in
grazia
di
Dio.
Come
può
la
Madonna
non
metterci
in
guardia
da
queste
cose?
Neanche
la
preghiera
può
evitarle,
ma
la
parola
del
Signore
ci
evita
una
moltitudine
di
sofferenze.
Perché
ci
illudiamo
di
sostituirla
con
una
teoria?
Non
lasciamoci
troppo
impietosire
dai
problemi
degli
altri,
in
un'altissima
percentuale
siamo
noi
la
causa
dei
nostri
guai,
quando
non
abbiamo
rispettato
i
comandamenti.
Consigliamo
piuttosto
di
fare
un
esame
di
coscienza
.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Non ci si converte sul pulmann
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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