Perché
vogliamo
ostinatamente
fare
di
testa
nostra
e
non
sperimentare
quello
che
Dio
ha
pensato
e
ideato
per
noi?
Quando
il
Signore
disse
che
una
donna
avrebbe
schiacciato
il
capo
del
serpente,
annunciò
che
si
sarebbe
servito
di
una
realtà
umana
per
determinare
il
trionfo
del
bene
sul
male.
Per
rispettare
ciò
che
ha
promesso
ai
nostri
padri,
Dio
si
è
fatto
umiliare
e
insultare
per
millenni
dal
male,
mentre
noi
non
abbiamo
capito
la
nostra
responsabilità,
che
pur
essendo
più
deboli,
abbiamo
ricevuto
la
forza
più
grande
per
essere
decisivi
nella
lotta
tra
il
bene
e
il
male.
Perché
vogliamo
dare
priorità
al
fatto
secondario
e
non
a
quello
primario?
Facciamo
un
esempio.
A
destra
c'è
una
macchina
scassata,
che
solo
a
guardarla
ci
giriamo
dall'altra
parte
perché
non
è
appetibile
e
a
sinistra
invece
c'è
un
bolide
seducente
e
ammaliante,
con
tutti
gli
accessori
di
prima
qualità.
Incredibilmente
se
entriamo
con
amore
nella
macchina
che
tutti
rifiutano,
in
un
modo
magico
si
accendono
tutti
gli
accessori
e
ci
fa
capire
che
abbiamo
gli
elementi
per
vincere
tutte
le
battaglie
del
mondo.
E’
sgangherata
perché
da
millenni
l'hanno
lasciata
arrugginire
e
quasi
nessuno
l'ha
usata,
ma
è
la
proposta
di
Dio,
la
qualità
di
vita
che
noi
non
vogliamo
accogliere.
Invece,
appena
saliti
nella
macchina
più
attraente,
dove
tutti
fanno
la
fila
per
entrare,
ci
rendiamo
conto
che
ci
porta
su
sentieri
irti
e
tortuosi,
facendoci
perdere
tutte
le
battaglie
della
vita.
E’
il
male
che
ci
seduce
con
delle
promesse
di
successo,
di
denaro
e
di
piacere
che
poi
paghiamo
a
caro
prezzo.
Pensiamo
di
sostenere
ciò
che
sta
a
cuore
a
Maria
Santissima
e
invece
sosteniamo
ciò
che
la
fa
soffrire.
Perché
ci
fa
così
paura
sperimentare
l'esperienza
dell'amore,
rinunciare,
offrirsi
per
la
gioia
del
fratello,
accettare
le
ingiustizie,
le
umiliazioni
e
le
persecuzioni?
Quell'utilitaria
scassata
il
Signore
improvvisamente
la
trasforma
nella
macchina
più
bella
del
mondo.
Davanti
a
queste
due
opzioni,
quale
scegliamo?
La
cosa
peggiore
è
capire
troppo
tardi
che
siamo
caduti
nella
trappola
infernale,
dove
quei
momenti
di
successo
e
di
piacere,
li
paghiamo
in
una
misura
impressionante.
E’
l’errore
commesso
dai
grandi
nomi
della
storia,
che
poi
sono
spariti
nel
nulla
insieme
ai
loro
eredi.
Perché
continuiamo
a
sragionare?
L'orgoglio
ci
farà
vedere
sempre
che
dobbiamo
scegliere
la
parte
che
più
attraente,
quella
che
ci
fa
guadagnare.
Chi
di
noi
vedendo
una
villa
maestosa,
sceglie
di
andare
in
un
locale
trascurato?
Non
erano
forse
in
paradiso
Rut
e
Noemi
nella
loro
piccola
casa?
Il
trionfo
del
bene
ha
il
suo
peso,
il
suo
costo,
il
suo
sacrificio,
mentre
il
trionfo del male ci illude di avere tutto, ma poi ci toglie tutto perché ci tradisce nel modo più clamoroso.
LA PROVOCAZIONE DELL’INGIUSTIZIA
La
Madonna
non
si
esprime
con
un
fiume
di
parole,
ma
con
l'intensità
dello
sguardo,
del
pensiero,
della
dolcezza
o
dell’apprensione.
Sappiamo
non
farci
provocare
dal
male
come
ha
fatto
Maria
Santissima?
Se
vogliamo
difendere
ogni
ingiustizia
in
un
modo
umano,
allora
inconsapevolmente
sosteniamo
colui
che
vuole
vendicarsi
di
Dio
attraverso
di
noi.
Il
mondo
peggiorerà
sempre
più
se
rimarremo
sulle
nostre
posizioni
in
attesa
che
il
Signore
intervenga,
perché
lui
si
aspetta
che
siamo
noi
a
fermare
il
male.
Non
è
meglio
dire
una
preghiera
in
meno
ed
avere
una
consapevolezza
in
più?
Tutte
le
parole
che
il
Signore
ci
ha
dato
per
mezzo
dei
profeti,
dall'Antico
al
Nuovo
Testamento,
trovano
trionfo
o
sconfitta
attraverso
di
noi.
Se
vogliamo
stare
dalla
sua
parte
ci
metterà
alla
prova
come
ha
fatto
con
Giobbe,
che
è
stato
insultato
anche
dai
suoi
amici.
Quante
volte
avremo
messo
in
croce
un
amico
che
stava
già
vivendo
prove
dure
e
attacchi
disumani?
Se
abbiamo
l'amore
nel
cuore
ci
viene
di
alleviare
le
sofferenze
di
chi
soffre,
non
di
andare
a
trovare
l'elemento
che
possa
aver
causato
la
sua
sofferenza.
Il
male
trova
spazio
dentro
di
noi
nelle
cose
che
riteniamo
più
giuste
e
che
vogliamo
difendere,
ma
se
non
abbiamo
l'amore
e
la
pace
fra
di
noi,
prenderemo
spunto
da
tutte
le
cose
per
far
posto
al
pettegolezzo,
al
giudizio.
Chi
critica
la
propria
famiglia
la
vuole
distruggere,
perché
ha
qualcosa
di
più
gradevole
fuori
casa,
mentre
chi
pensa
di
avere
nella
propria
casa
la
parte
migliore
non
gli
trova
difetti
e
guai
a
chi
gliela
tocca.
Il
male
ci
illude
che
abbiamo
il
potere
di
giudicare
ciò
che
è
giusto
e
ciò
che
è
ingiusto,
il
bene
invece
ci
dice
di
non
giudicare
e
non
criticare,
che
non
è
affar
nostro.
Tutto
ciò
che
non
è
giusto
rimane
sulla
terra,
ma
in
cielo si portano solamente le buone azioni, i sacrifici, le umiliazioni, le ingiustizie, l’amore verso il nemico.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Le due proposte
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono