Già
di
per
sé
ogni
nascita
è
un
fatto
straordinario,
perché
dall'atto
di
amore
di
un
uomo
e
una
donna,
da
un
seme,
nasce
una
creatura!
Pensiamo
a
quanto
è
straordinaria
la
nascita
di
Gesù
nel
seno
della
vergine
Maria
per
opera
dello
Spirito
Santo.
Se
avessimo
la
consapevolezza
del
significato
della
nascita
del
figlio
di
Dio,
perderemmo
addirittura
il
senno
della
ragione,
tanto
è
grande
questo
avvenimento...
questo
dono
che
il
Padre
ha
voluto
farci;
e
invece
,
perdiamo
la
testa
davanti
a
un
professionista
che
canta
o
a
un
professionista
del
“pallone”...
Ma
il
Signore
che
ci
ama
così
tanto,
vuole
che
manteniamo
la
nostra
razionalità,
la
nostra
ragione
e
i
nostri
interessi
della
vita,
pur
riconoscendo
quello
che
il
Padre
sta
facendo
per
noi.
Se
il
Natale
fosse
percepito
come
un
fatto
straordinario,
eccezionale,
sarebbe
facile
vivere
come
il
Signore
ci
chiede,
con
sentimenti
di
amore,
di
concordia,
di
letizia
e
di
gaudio.
Purtroppo
nel
nostro
cuore
non
viviamo
questa
gioia,
perché
non
riusciamo
a
trasmetterla;
semmai
trasmettiamo
la
gioia
mentale,
che
è
ben
altra
cosa.
Siamo
obiettivi:
il
Natale
non
ci
coinvolge
più!
Non
cambiamo
perché
per
noi
è
insignificante
questa
nascita,
ci
interessa
solo
a
parole
e
non
nei
fatti:
diciamo
di
amare
e
adorare
Dio
e
poi
non
amiamo
il
prossimo.
E’
meglio
invece
dimostrare
al
Signore
il
contrario.
Ma
che
cosa
ci
impedisce
di
emozionarci
e
di
riconoscere
queste
verità,
che
sono
immense?Riconosciamo
che
abbiamo
tutto
il
necessario
per
cambiare
vita,
secondo
certe
linee
che
il
Signore
ha
già
preparato
per
noi
e
che
troviamo
nel
Vangelo,
per
non
essere
come
quegli
ascoltatori
smemorati
che
leggono
e
poi
si
dimenticano quello che hanno letto, poiché " molti sono i chiamati e pochi gli eletti".
CHI È PER NOI IL FIGLIO DI DIO?
Non
riusciamo
neanche
a
immaginarlo
talmente
è
grande,
eppure
quante
volte
noi,
che
non
siamo
nessuno,
abbiamo
il
coraggio
di
criticare
le
scelte
del
Signore.
Siamo
talmente
ingrati
che
ci
siamo
dimenticati
che
anche
le
scoperte
che
ha
fatto
l'uomo
(come
la
corrente
elettrica),
sono
merito
e
dono
di
Dio
che
lo
ha
permesso,
non
sono
un
fatto
dovuto
e
scontato.
Dobbiamo
amare
tutto
ciò
che
il
Signore
ha
creato
.
Non
diamo
per
scontato
che
siamo
salvati
solo
in
virtù
di
quello
che
Gesù
ha
fatto
per
noi:
meritiamoci
la
salvezza
che
il
Signore
ci
ha
donato
con
la
sua
vita,
eliminando
le
cose
vane
che
in
realtà
ci
portiamo
dentro
e
che
danno
un
risultato
solo
al
nostro
orgoglio,
al
nostro
carattere
e
al
traguardo
che
vogliamo
raggiungere.
Non
facciamoci
prendere
dalla
contestazione,
che
non
va
bene
con
il
cammino
di
preghiera,
per
nessun
motivo.
Perché
il
Signore
ci
ha
dato
delle
linee
che
non
dobbiamo
cambiare:
non
giudicare,
non
criticare.
Perché
criticando
una
persona
qualsiasi,
insegniamo
agli
altri
a
criticare
tutto,
e
si
finisce
per
criticare
la
Chiesa
e
le
scelte del Signore, per arrivare al gravissimo errore di criticare Dio.
NON SIAMO UNA BANDA DI DISPERATI !
CHI L’HA DETTO CHE PROVEREMO GIOIA SOLO NELL'ALTRA DIMENSIONE?
Che
cosa
piace
al
Signore?
Che
noi
innanzitutto
riconosciamo
che
Gesù
è
venuto
al
mondo
per
farci
vivere
bene,
per
farci
pregustare
la
gioia
del
paradiso
già
su
questa
terra.
Però
dobbiamo
cambiare
modo
di
vivere
e
di
pensare:
dobbiamo
lasciare
entrare
nella
mente
e
nel
cuore
ciò
che
il
Signore,
con
tanto
amore
e
senza
obbligo,
ci
consiglia
di
fare
entrare!
Il
Signore
non
c'ha
creato
solo
per
darci
un'infinità
di
problemi,
per
metterci
nella
condizione
di
vivere
in
un
modo
confuso
e
sofferente,
allo
sbando
e
senza
sostegno.
Altrimenti
a
che
cosa
serve
la
nascita
del
nostro
Signore
Gesù?
Dobbiamo
sradicare
ciò
che
per
anni
è
entrato
nella
nostra
mente,
quell'abitudine
di
contestare,
di
approvare,
di
giudicare,
come
se
dipendesse
tutto
da
noi:
se
per
la
parte
umana,
materiale
va
bene,
per
la
parte
spirituale
non
va
bene,
anzi
è
molto
dannosa
all'abbandono
in
Dio
e
alla
crescita
spirituale
di
ciascuno
di
noi.
Non
pensiamo
solo
ad
accumulare
preghiere
e
S.Messe,
ma
dimostriamo
di
aver
capito
che
il
Signore
è
venuto
su
questa
terra
per
farci
gustare
da
subito
la
gioia
del
paradiso,
non
per
farci
sembrare
dei
poveri
disperati,
solamente
perché
abbiamo
sentito
che
noi
in
questa
vita
dobbiamo
solo
soffrire!
Ma
chi
l'ha
detto?
Può
diventare
anche
un
fattore
psicologico
che
la
società
ed
i
Mass
media
ci
hanno
inculcato!
Può
essere
anche
dovuto
a
scelte
sbagliate
che
abbiamo
fatto.
Perché
nella
gioia
possiamo
offrire
rinunce
e
digiuni.
Dobbiamo
resistere
a
tutti
gli
attacchi
che
ci
vengono
rivolti
per
non
farci
conoscere
queste
verità,
che
il
Signore
ha
voluto
rivelarci
con
la
sua
nascita,
perché
solo
in
Italia
è
stato
calcolato
che
ci
sono
più
di
30.000
sette
sataniche,
composte
da
cristiani,
non
da
atei
o
da
miscredenti.
È
sufficiente
aderire
col
pensiero
a
un
comandamento
diverso
da
quelli
che
sono
i
comandamenti
di
Dio
(criticando
e
giudicando),
per
fare
quello
che
l'altro
vuole
che
noi
facciamo,
per
disgregare
e
dividere,
per
dimostrare
al
Padre
la
nostra
ingratitudine
per
i
doni
straordinari
che
ci
ha
concesso.
Il
male
agisce
così.
Rendiamoci
conto
della
nascita
del
nostro
Signore
Gesù,
per
abbattere
tutti
i
muri
di
separazione
che
ci
sono
fra
noi
e
il
Signore,
per
amarlo,
ringraziarlo
e
onorarlo
per
quello
che
c'ha
fatto,
e
iniziare da subito un cammino nuovo, consapevoli di avere come guida e protezione Maria Santissima.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Pregustare la gioia del paradiso sulla terra
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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