Noi siamo solamente coloro che Dio ci concede di essere, senza la sua mano saremmo più meno come gli altri; non dichiariamoci esenti da pericoli, perché poi la presunzione non è una dimostrazione molto gradita al Signore. Come pensiamo di non essere fuorusciti dalla nostra autenticità? Oggi si tende sempre di più a formare comunità, a creare il dialogo e a racchiudere tutto nella recita della preghiera: sono cose buone che fanno molto presa sull'opinione pubblica, ma così si mette in seconda linea la parola di Dio. La nostra vita cristiana deve essere formata su di essa, altrimenti non sapremo testimoniare niente e ci baseremo solo sulle emozioni, sui discorsi di massa. La forza, l'efficacia e la luce della parola di Dio sono insostituibili, se non conosciamo la verità cosa andiamo a dire? Le verità rivelate sulla Bibbia non devono essere un complemento della nostra vita, semmai lo è la preghiera quando abbiamo capito la Parola. E’ giusto pregare quando i buoi sono fuori dalla stalla o è meglio comportarci in modo da evitare un disastro e affidarci a Dio? Smettiamola di rompere i vasi e di andare a raccogliere i cocci, usiamo bene la nostra ragione. Se avessimo rispettato di più la parola del Signore non vedremmo queste desolazioni, ma la sua potente mano proteggerci da ogni avvenimento. La preghiera è diventata la roccaforte cristiana, costruiamo tutto su di essa come se fosse la lampada di Aladino (anziché un elemento di lode al Signore), mentre la parola di Dio è diventata un discorso di salotto. Chi la conosce, conosce tutto, perché facciamo così fatica a costruirci su di essa? La cosa peggiore è dare la parola a chi non è all'altezza della situazione. Un professionista, un architetto o un avvocato, sono formati sulla conoscenza non decidono loro di diventare tali. In generale gli incontri di preghiera non sono formativi, senza i salmi e le verità rivelate, saremo sempre incompleti. Non dobbiamo portare la preghiera a un livello di diseducazione della parola di Dio, altrimenti i nostri figli non sapranno nemmeno cosa sono il catechismo e i comandamenti. Se noi improvvisiamo che ne sarà della nostra fede? Nei momenti difficili sono i salmi la preghiera per eccellenza della vita vissuta, i libri sapienziali sono la vita quotidiana, non possiamo dimenticarci di essi per dare la precedenza alla preghiera. Quando uno si forma sulla Parola ottiene sempre una risposta più ampia e la preghiera viene spontanea. Oggi ci lasciamo convincere di più dalle ricerche storiche che spopolano su Internet e così mettiamo in dubbio le tradizioni a vantaggio di nuove scoperte. È una confusione generata dal male. Non sostituiamo le basi che Dio ci ha rivelato attraverso i profeti, altrimenti servono a nulla le sue esortazioni. Leggendo le Sacre Scritture, dove troviamo un cristiano conforme al tipo di vita che viviamo oggi? Quante volte usiamo la Bibbia davanti alle prove? È il nostro codice della vita, se non lo conosciamo non possiamo sapere se ci comportiamo nel modo giusto. O preferiamo ignorarlo perché ci fa comodo? Chi ci dice di aggiungere preghiere su preghiere, non è formato da un codice comportamentale, destabilizza la parola di Dio. Senza la formazione non sentiamo il senso della colpa, ma facciamo quello che dicono gli altri e diventa una cosa normalissima non rispettare la parola di Dio. Tra qualche anno i cristiani rimasti saranno formati solo sulla preghiera perché è la cosa più comoda, non ci dice quello che possiamo fare e quello che non possiamo fare, non interferisce con la nostra coscienza e con il sacro timor di Dio. Bisogna educare a pregare con la coscienza pulita, altrimenti la preghiera non vale niente. Il salmista (s.79) ce lo ricorda: S ignore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Com'è bello pregare formati sulla parola del Signore e realizzarla! Piuttosto che dimenticarla diciamo due preghiere in meno che è meglio. A livello italiano il mandato e la benedizione che Dio ha messo nelle nostre mani è maggiore rispetto alle altre nazioni, ma più grande è anche la nostra colpa, perché Dio tanto e tanto chiede. Già una volta ha spostato il suo centro da Israele a Roma, vogliamo che lo sposti ancora? Per coloro che frequentano il Misma, la responsabilità è ancora maggiore, non lasciamoci prendere da abitudini esterne. L'unico che non ci farà mai diventare poveri è il Signore, ci il fabbisogno più di quello che pensiamo (senza ricordarglielo) a condizione che noi, popolo eletto, ci formiamo sulla sua parola. Per alcuni anni Roberto è stato formato sull'obbedienza da Maria Santissima, solo in seguito ha ricevuto queste tre indicazioni riguardo al bene insostituibile della preghiera: •“E’ ora che anche tu sgrani la corona del rosario", perché lui contava con le dita. •“Prega molto figlio mio perché la gelosia l'invidia che c'è fra un gruppo di preghiera e l'altro, mi fa molto soffrire”. •“Prega molto perché per l'umanità si prospettano rotture inimmaginabili”. Offriamo le nostre preghiere alla Madonna, ma non dimentichiamoci della parola di Dio. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Preghiera o parola di Dio?
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Noi siamo solamente coloro che Dio ci concede di essere, senza la sua mano saremmo più meno come gli altri; non dichiariamoci esenti da pericoli, perché poi la presunzione non è una dimostrazione molto gradita al Signore. Come pensiamo di non essere fuorusciti dalla nostra autenticità? Oggi si tende sempre di più a formare comunità, a creare il dialogo e a racchiudere tutto nella recita della preghiera: sono cose buone che fanno molto presa sull'opinione pubblica, ma così si mette in seconda linea la parola di Dio. La nostra vita cristiana deve essere formata su di essa, altrimenti non sapremo testimoniare niente e ci baseremo solo sulle emozioni, sui discorsi di massa. La forza, l'efficacia e la luce della parola di Dio sono insostituibili, se non conosciamo la verità cosa andiamo a dire? Le verità rivelate sulla Bibbia non devono essere un complemento della nostra vita, semmai lo è la preghiera quando abbiamo capito la Parola. E’ giusto pregare quando i buoi sono fuori dalla stalla o è meglio comportarci in modo da evitare un disastro e affidarci a Dio? Smettiamola di rompere i vasi e di andare a raccogliere i cocci, usiamo bene la nostra ragione. Se avessimo rispettato di più la parola del Signore non vedremmo queste desolazioni, ma la sua potente mano proteggerci da ogni avvenimento. La preghiera è diventata la roccaforte cristiana, costruiamo tutto su di essa come se fosse la lampada di Aladino (anziché un elemento di lode al Signore), mentre la parola di Dio è diventata un discorso di salotto. Chi la conosce, conosce tutto, perché facciamo così fatica a costruirci su di essa? La cosa peggiore è dare la parola a chi non è all'altezza della situazione. Un professionista, un architetto o un avvocato, sono formati sulla conoscenza non decidono loro di diventare tali. In generale gli incontri di preghiera non sono formativi, senza i salmi e le verità rivelate, saremo sempre incompleti. Non dobbiamo portare la preghiera a un livello di diseducazione della parola di Dio, altrimenti i nostri figli non sapranno nemmeno cosa sono il catechismo e i comandamenti. Se noi improvvisiamo che ne sarà della nostra fede? Nei momenti difficili sono i salmi la preghiera per eccellenza della vita vissuta, i libri sapienziali sono la vita quotidiana, non possiamo dimenticarci di essi per dare la precedenza alla preghiera. Quando uno si forma sulla Parola ottiene sempre una risposta più ampia e la preghiera viene spontanea. Oggi ci lasciamo convincere di più dalle ricerche storiche che spopolano su Internet e così mettiamo in dubbio le tradizioni a vantaggio di nuove scoperte. È una confusione generata dal male. Non sostituiamo le basi che Dio ci ha rivelato attraverso i profeti, altrimenti servono a nulla le sue esortazioni. Leggendo le Sacre Scritture, dove troviamo un cristiano conforme al tipo di vita che viviamo oggi? Quante volte usiamo la Bibbia davanti alle prove? È il nostro codice della vita, se non lo conosciamo non possiamo sapere se ci comportiamo nel modo giusto. O preferiamo ignorarlo perché ci fa comodo? Chi ci dice di aggiungere preghiere su preghiere, non è formato da un codice comportamentale, destabilizza la parola di Dio. Senza la formazione non sentiamo il senso della colpa, ma facciamo quello che dicono gli altri e diventa una cosa normalissima non rispettare la parola di Dio. Tra qualche anno i cristiani rimasti saranno formati solo sulla preghiera perché è la cosa più comoda, non ci dice quello che possiamo fare e quello che non possiamo fare, non interferisce con la nostra coscienza e con il sacro timor di Dio. Bisogna educare a pregare con la coscienza pulita, altrimenti la preghiera non vale niente. Il salmista (s.79) ce lo ricorda: S ignore, Dio degli eserciti, fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Com'è bello pregare formati sulla parola del Signore e realizzarla! Piuttosto che dimenticarla diciamo due preghiere in meno che è meglio. A livello italiano il mandato e la benedizione che Dio ha messo nelle nostre mani è maggiore rispetto alle altre nazioni, ma più grande è anche la nostra colpa, perché Dio tanto e tanto chiede. Già una volta ha spostato il suo centro da Israele a Roma, vogliamo che lo sposti ancora? Per coloro che frequentano il Misma, la responsabilità è ancora maggiore, non lasciamoci prendere da abitudini esterne. L'unico che non ci farà mai diventare poveri è il Signore, ci il fabbisogno più di quello che pensiamo (senza ricordarglielo) a condizione che noi, popolo eletto, ci formiamo sulla sua parola. Per alcuni anni Roberto è stato formato sull'obbedienza da Maria Santissima, solo in seguito ha ricevuto queste tre indicazioni riguardo al bene insostituibile della preghiera: •“E’ ora che anche tu sgrani la corona del rosario", perché lui contava con le dita. •“Prega molto figlio mio perché la gelosia l'invidia che c'è fra un gruppo di preghiera e l'altro, mi fa molto soffrire”. •“Prega molto perché per l'umanità si prospettano rotture inimmaginabili”. Offriamo le nostre preghiere alla Madonna, ma non dimentichiamoci della parola di Dio.

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