Così tutte le colpe se le porta via lui. E’ vero o no che l'uomo la colpa al diavolo di tutto il male del mondo? Invece ce l'ha nel cuore. Perché siamo così fatalisti e ambigui? Ci nascondiamo e non abbiamo neanche il coraggio delle nostre azioni. Per opportunismo mettiamo davanti al male dell'uomo un'entità spirituale, e a tutto quello che è bene chi mettiamo davanti? Quando l'angelo del bene un impulso all’uomo, non diventa subito santo, deve metterci del suo. I santi sono stati tentati dal male, ma hanno resistito superando prove disumane, dimenticandosi di se stessi. Perché eliminiamo la loro sofferenza? Rendiamoci conto che il bene e il male vengono determinati dall'uomo, non siamo delle marionette in balia degli spiriti. Se uno uccide una persona il giudice lo chiamerà in giudizio, non andrà certo a ricercare il diavolo. L'angelo del male ha la facoltà di dialogare anche con il figlio di Dio, l'ha tentato nel deserto. Ha portato il Signore a mettere alla prova Giobbe. Il demonio dunque non è così lontano come pensiamo, cosa facciamo per impedirgli di avere strada libera? Gli angeli del bene e del male visitano ogni uomo: chi facciamo entrare? Chi ha nel cuore la malizia sparla e non risponde più delle sue azioni. Dobbiamo essere più responsabili della nostra vita. Chi si siede con un malfattore subirà la stessa sorte, non illudiamoci che la nostra presenza lo converta, ce lo dice il Vangelo. Preghiamo per loro, ma principalmente per il nostro cuore che ha una dose di malizia. Stiamo attenti alle persone che frequentiamo, chi ha dentro di la perfidia ci può fare qualsiasi cosa. Dobbiamo dire la verità tra di noi, non identifichiamo il male solamente nel diavolo, potrebbe esserci più cattiveria nel cuore di certi uomini. È terribile! Tutto viene mascherato con un falso bene: il demonio ci fa sostenere cose sostenibilissime, ma mette divisione. E come nostra abitudine le opere le completiamo noi, con la nostra linguaccia. Decidiamo noi il numero “delle pugnalate”… Non illudiamoci di ottenere il paradiso con due preghiere, è come andare a dire che con una carriola di sabbia costruiamo una casa. Il Signore non ci lascia esposti ai pericoli della vita con false speranze, è l'unico a volere che non abbiamo a basare tutto sul miracolismo. Quante volte ha detto ai suoi apostoli: "non dite quello che avete veduto"? Lo hanno accusato perché parlava d'amore, ma noi facciamo fatica ad accettare le ingiustizie; anche se atroci non sono la sofferenza più grande, più terribile è la cattiveria nascosta nell'uomo. Nelle prove più estreme Dio lascia arrivare il male fino a un certo punto, come aveva fatto con Giobbe e con tutti i santi. Lascia fare ma non strafare. Lo strafare lo facciamo noi in base a quello che abbiamo dentro. Da una persona buona se ne approfittano in tanti, ma una perfida si approfitta della bontà degli altri. La perfidia dell'uomo non ha limiti, eppure tanti di noi la covano dentro, la mascherano per un certo periodo, ma quando ne hanno l'occasione per un vantaggio personale, fuoriesce. Calpestano la dignità di un collega per accaparrarsi i primi posti e falsificano la verità. Quanti hanno pianto perché sono stati sottomessi alla perfidia umana e molti si sono tolte la vita per questo, ma nessuno lo dice. Anche noi siamo dittatori del nostro pensiero, di quello che abbiamo nel cuore, vogliamo che l’ago bilancia si diriga verso i nostri desideri. Il peccato più grave può essere proprio questo, la malizia, l'ambiguità, la falsità e l’egoismo che c'è nel cuore. La rabbia che abbiamo con qualcuno ci porta ad azioni inimmaginabili. Tutti noi abbiamo la possibilità di chiudere a questi sentimenti. La Madonna non aveva nessuna malizia nel cuore, parlava solamente d'amore. Come si può pensare che usando il nome di Maria Vergine fermiamo il male del mondo? Tanti cristiani dopo la recita del Rosario non sanno fare più niente, ma hanno una grande malizia nel cuore. Con una preghiera si possono capovolgere le sorti del mondo, ma deve avere quella luminosità, quella gioia e quella verità che il Signore si aspetta da noi. Il compito che Dio ci ha affidato è molto più profondo, riveliamo la sua parola come si conviene! Con amore, perdono e verità. Non cerchiamo di essere rassegnati, possiamo riuscire a fermare il male nell’ambiente in cui viviamo. Perché pensiamo di essere così inermi e incapaci? L'anima non si salva per opportunismo, ma quando si accettano le ingiustizie del mondo, quando si sale su un sentiero irto e tortuoso, quando si ha il coraggio di portare le colpe dei fratelli, la croce. Il Signore per provarci ci tiene sotto il giogo per un periodo, ci mette davanti la persona che più ci disturba, quella che ci fa perdere le staffe; è la croce che ci salva, non sono i miracoli (ne esistono molto meno di quello che si dice). Come può definirsi figlio di Dio uno che esclude una persona soltanto perché ha idee diverse? Il figlio di Dio ama incondizionatamente, non per un vantaggio personale. Non critica e non giudica, ama quel fratello che più detesta, quello che non vorrebbe sostenere. La Madonna appare perché conosce la differenza che c'è tra l'inferno e il paradiso: come cristiani dovremmo capire a cosa andiamo incontro se noi non meriteremo la salvezza. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
E’ persin conveniente che esiste il diavolo
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Così tutte le colpe se le porta via lui. E’ vero o no che l'uomo la colpa al diavolo di tutto il male del mondo? Invece ce l'ha nel cuore. Perché siamo così fatalisti e ambigui? Ci nascondiamo e non abbiamo neanche il coraggio delle nostre azioni. Per opportunismo mettiamo davanti al male dell'uomo un'entità spirituale, e a tutto quello che è bene chi mettiamo davanti? Quando l'angelo del bene un impulso all’uomo, non diventa subito santo, deve metterci del suo. I santi sono stati tentati dal male, ma hanno resistito superando prove disumane, dimenticandosi di se stessi. Perché eliminiamo la loro sofferenza? Rendiamoci conto che il bene e il male vengono determinati dall'uomo, non siamo delle marionette in balia degli spiriti. Se uno uccide una persona il giudice lo chiamerà in giudizio, non andrà certo a ricercare il diavolo. L'angelo del male ha la facoltà di dialogare anche con il figlio di Dio, l'ha tentato nel deserto. Ha portato il Signore a mettere alla prova Giobbe. Il demonio dunque non è così lontano come pensiamo, cosa facciamo per impedirgli di avere strada libera? Gli angeli del bene e del male visitano ogni uomo: chi facciamo entrare? Chi ha nel cuore la malizia sparla e non risponde più delle sue azioni. Dobbiamo essere più responsabili della nostra vita. Chi si siede con un malfattore subirà la stessa sorte, non illudiamoci che la nostra presenza lo converta, ce lo dice il Vangelo. Preghiamo per loro, ma principalmente per il nostro cuore che ha una dose di malizia. Stiamo attenti alle persone che frequentiamo, chi ha dentro di la perfidia ci può fare qualsiasi cosa. Dobbiamo dire la verità tra di noi, non identifichiamo il male solamente nel diavolo, potrebbe esserci più cattiveria nel cuore di certi uomini. È terribile! Tutto viene mascherato con un falso bene: il demonio ci fa sostenere cose sostenibilissime, ma mette divisione. E come nostra abitudine le opere le completiamo noi, con la nostra linguaccia. Decidiamo noi il numero “delle pugnalate”… Non illudiamoci di ottenere il paradiso con due preghiere, è come andare a dire che con una carriola di sabbia costruiamo una casa. Il Signore non ci lascia esposti ai pericoli della vita con false speranze, è l'unico a volere che non abbiamo a basare tutto sul miracolismo. Quante volte ha detto ai suoi apostoli: "non dite quello che avete veduto"? Lo hanno accusato perché parlava d'amore, ma noi facciamo fatica ad accettare le ingiustizie; anche se atroci non sono la sofferenza più grande, più terribile è la cattiveria nascosta nell'uomo. Nelle prove più estreme Dio lascia arrivare il male fino a un certo punto, come aveva fatto con Giobbe e con tutti i santi. Lascia fare ma non strafare. Lo strafare lo facciamo noi in base a quello che abbiamo dentro. Da una persona buona se ne approfittano in tanti, ma una perfida si approfitta della bontà degli altri. La perfidia dell'uomo non ha limiti, eppure tanti di noi la covano dentro, la mascherano per un certo periodo, ma quando ne hanno l'occasione per un vantaggio personale, fuoriesce. Calpestano la dignità di un collega per accaparrarsi i primi posti e falsificano la verità. Quanti hanno pianto perché sono stati sottomessi alla perfidia umana e molti si sono tolte la vita per questo, ma nessuno lo dice. Anche noi siamo dittatori del nostro pensiero, di quello che abbiamo nel cuore, vogliamo che l’ago bilancia si diriga verso i nostri desideri. Il peccato più grave può essere proprio questo, la malizia, l'ambiguità, la falsità e l’egoismo che c'è nel cuore. La rabbia che abbiamo con qualcuno ci porta ad azioni inimmaginabili. Tutti noi abbiamo la possibilità di chiudere a questi sentimenti. La Madonna non aveva nessuna malizia nel cuore, parlava solamente d'amore. Come si può pensare che usando il nome di Maria Vergine fermiamo il male del mondo? Tanti cristiani dopo la recita del Rosario non sanno fare più niente, ma hanno una grande malizia nel cuore. Con una preghiera si possono capovolgere le sorti del mondo, ma deve avere quella luminosità, quella gioia e quella verità che il Signore si aspetta da noi. Il compito che Dio ci ha affidato è molto più profondo, riveliamo la sua parola come si conviene! Con amore, perdono e verità. Non cerchiamo di essere rassegnati, possiamo riuscire a fermare il male nell’ambiente in cui viviamo. Perché pensiamo di essere così inermi e incapaci? L'anima non si salva per opportunismo, ma quando si accettano le ingiustizie del mondo, quando si sale su un sentiero irto e tortuoso, quando si ha il coraggio di portare le colpe dei fratelli, la croce. Il Signore per provarci ci tiene sotto il giogo per un periodo, ci mette davanti la persona che più ci disturba, quella che ci fa perdere le staffe; è la croce che ci salva, non sono i miracoli (ne esistono molto meno di quello che si dice). Come può definirsi figlio di Dio uno che esclude una persona soltanto perché ha idee diverse? Il figlio di Dio ama incondizionatamente, non per un vantaggio personale. Non critica e non giudica, ama quel fratello che più detesta, quello che non vorrebbe sostenere. La Madonna appare perché conosce la differenza che c'è tra l'inferno e il paradiso: come cristiani dovremmo capire a cosa andiamo incontro se noi non meriteremo la salvezza.

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