Davanti
alla
potenza
di
Dio
dovremmo
fare
solo
come
i
vegliardi
nel
libro
dell’Apocalisse
e
pregarlo.
La
ragione,
la
vista,
l'udito,
l'olfatto
e
il
potere
di
procreare,
non
vengono
dalla
nostra
carne,
ma
dallo
spirito
che
scende
dall'alto
dei
cieli.
Per
fare
il
cammino
che
la
Madonna
ci
ha
preparato,
non
dobbiamo
andare
a
guardare
in
casa
d’altri
dove
sono
nascoste
le
infime
trappole
dei
tradimenti,
ma
nel
nostro
cuore.
Perché
un
conto
è
quello
che
vogliamo
far
trapelare
e
un
conto
è
quello
che
abbiamo
nell'intimo,
che
è
ciò
di
cui
si
fida
il
Signore.
Il
quale
non
vuole
essere
amato
come
una
statua,
non
ci
vuole
idolatri.
Il
miglior
modo
di
dimostrare
a
Dio
che
lo
amiamo
è
quello
di
amarci
fra
di
noi.
Perché
l'uomo
preferisce
dimostrarlo
con
la
preghiera,
senza
prima
rappacificarsi
con
il
fratello?
Ce
lo
suggerisce
Maria
Santissima,
la
prima
autentica
cristiana
che
ha
fondato
la
nuova
Chiesa.
Perché
davanti
al
Signore
noi
ci
proponiamo
come
i
migliori,
come
coloro
che
hanno
subito
ogni
sorta
di
ingiustizia
e
di
vigliaccheria
e
non
avendo
risposte
dalla
statua,
ci
illudiamo
che
sia
vero
e
illudiamo
gli
altri
(che
è
la
cosa
peggiore).
Così
pensiamo
che
le
colpe
siano
sui
nostri
fratelli,
giustifichiamo
anche
l'azione
più
crudele
e
ci
mettiamo
il
cuore
in
pace.
Se
il
Signore
dovesse
risponderci,
resteremmo
annichiliti!
Ci
si
prostituisce
davanti
a
Dio
e
alle
persone
che
non
conosciamo,
ma
abbiamo
la
coscienza
sporca.
Che
orrore!
Amare
il
fratello,
non
quello
che
non
conosciamo,
ma
il
nostro
confinante,
il
nostro
parente,
potrebbe
smascherarci.
Potremmo
sentirci
dire:
"Tu
vieni
a
parlarmi
d'amore
quando
hai
fatto
quella
vigliaccheria
nei
miei
confronti?
Non
sei
degno".
Noi
conosciamo
i
suoi
difetti,
ma
lui
conosce
i
nostri,
potrebbe
scoprire
colpe
che
ci
siamo
dimenticati.
Nessuno
vuole
essere
sgridato
o
rimproverato,
abbiamo
tutto
da
guadagnare
a
stare
alla
larga
da
certe
persone
quando
siamo
in
difetto.
Perciò
furbescamente
e
vigliaccamente
le
evitiamo,
facciamo
finta
di
non
vederle.
Non
riusciamo
ad
amarci
perché
ognuno
ha
un'ombra
nella
propria
vita
ed
è
più
facile
amare
Dio
e
chi
non
si
conosce.
È
meglio
illudere
e
ingannare
tutti,
facendo
vedere
che
andiamo
ai
pellegrinaggi
con
la
testa
nelle
mani
e
la
corona
del
rosario
al
collo,
anche
se
abbiamo
infierito
su
nostro
fratello.
Non
si
prende
in
giro
il
Signore,
con
l'ambiguità
e
il
cuore
fallace
lo
offendiamo.
Questi
ipocriti
sono
la
peggior
specie,
anche
degli
sciacalli.
La
preghiera
che
gradisce
di
più
il
Signore
è
quella
spontanea
e
sincera
con
l’amore
del
cuore
come
quella
di
Maria
Santissima,
non
quella
con
cui
vogliamo
venderci.
Diamo
valore
alle
preghiere,
non
preghiamo
inutilmente.
E’
ora
che
abbiamo
coraggio
di
dire
la
verità
e
se
abbiamo
fatto
uno
sgarbo,
non
parliamo
di
pace
con
nessuno.
Chi
ci
accusa
è
convinto
di
essere
senza
peccato?
Se
non
viene
a
parlarci
di
pace
sa
che
potremmo
dire
qualcosa
di
lui.
Quando
una
persona
fa
un'azione
indegna,
invece
di
andare
a
chiedere
scusa
al
fratello,
si
preoccupa
di
non
essere
scoperta
altrimenti
finisce
in
galera.
Pensa
ancora
a
se
stessa,
è
doppiamente
vigliacca,
ma
non
l’ha
fatta
franca
davanti
a
Dio.
Ecco
perché
non
c'è
amore
fra
di
noi,
perché
chi
è
senza
peccato
scagli
la
prima
pietra,
nessuno
può
permettersi
un
comportamento
non
gradito
a
Dio.
Questo
trasmette
la
Madonna
a
Roberto
sul
monte
Misma:
"
Figlio
caro
guardati,
ne
dovrai
vedere
di
situazioni
se
vorrai
scoprire
tutti
gli
inganni,
tu
stesso
dovrai
passare
attraverso
le
loro
malignità,
sarai
perseguitato
e
criticato"
.
Non
ci
dispiace
che
davanti
a
Dio
c'è
tutta
questa
falsità
che
sopporta
con
tanto
amore
verso
di
noi?
Non
disprezzerà
se
qualcuno
dirà:
"Basta,
ma
basta
veramente!
Abbiamo
il
coraggio
delle
nostre
azioni,
cerchiamo
di
essere
uomini
fino
in
fondo
e
di
non
mettere
nessuno
sul
banco
degli
imputati,
perché
potrebbero
mettere
noi"
.
Ci
si
può
dimostrare
dispiaciuti
verso
il
fratello
e
chiedergli
cosa
possiamo
fare
per
recuperare.
Chi
non
ha
avuto
un
momento
negativo
nella
propria
vita?
Non
mostriamoci
“cecchini”
verso
chi
ha
subito
una
forte
ingiustizia
e
ha
dovuto
per
forza
trovarsi
in
una
certa
situazione
che
lo
ha
penalizzato.
Una
medaglia
ha
sempre
due
facce:
se
veniamo
a
sapere
qualcosa
di
una
persona
ci
crediamo
perché
ce
l’ha
detto
qualcuno
di
nostra
fiducia,
quando
poi
in
modo
casuale
veniamo
a
conoscere
anche
l'altro
aspetto
della
medaglia,
diciamo
“Non
avrei
mai
creduto”.
Tanti
non
vanno
in
chiesa
per
il
comportamento
di
quelle
persone
che
pensano
di
essere
migliori
e
invece
criticano
e
giudicano,
sono
le
più
false.
Ammettiamo
quello
che
siamo
e
amiamoci
tra
di
noi,
così
dimostriamo
di
essere
figli
di
Dio.
Ma
non
scegliamo
quello
che
non
ci
potrà
mai
incolpare,
siamo
sinceri,
amiamo
quello
che
ci
potrà
accusare.
Se
siamo
stati
chiamati
ad
essere
luce
del
mondo
e
sale
della
terra,
abbiamo
una
responsabilità
enorme.
Non
proponiamoci
mai,
lasciamo
che
sia
lo
spirito
a
farlo,
tanto
le
nostre
parole
ne
convincono
uno
(l'ingenuo
che
un
domani
si
sveglia)
e
ne
scoraggiano
dieci.
Dubitiamo
di
chi
si
sente
degno
soltanto
perché
prega,
perché
Satana
ci
usa
più
di
quello
che
pensiamo
noi,
sentiamoci
gli
ultimi
degli
ultimi,
i
più
infimi
degli
infimi.
Non
rifiutiamo
gli
strumenti
che
Dio
manda
per
salvarci
e
non
aspettiamo
che
sia
Lui
ad
intervenire
direttamente,
perché questa è arroganza.
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