Non
siamo
stati
creati
per
soffrire
e
per
vivere
in
una
valle
di
lacrime,
né
per
essere
sempre
in
conflitto
con
noi
stessi
o
con
gli
altri;
il
Signore
ci
ha
creati
per
farci
trovare
la
felicità
che
è
nascosta
nel
nostro
cuore.
Il
richiamo
più
frequente
che
la
Madonna
fa
in
tutte
le
sue
apparizioni
è
quello
di
amarci
e
non
lo
dice
tanto
per
dire,
ma
perché
se
noi
pigiamo
sul
tasto
dell'amore,
che
è
nel
nostro
cuore,
sperimentiamo
una
verità
meravigliosa
e
stupenda,
che
pochi
cristiani
hanno
provato.
Tra
questi
sicuramente
troviamo
i
primi
cristiani,
quelli
che
quando
andavano
al
martirio
cantavano
lode
e
ringraziamento
al
Signore.
Che
differenza
con
i
cristiani
del
giorno
d'oggi!
Chi
di
noi
canterebbe
di
gioia
andando
al
martirio?
Abbiamo
creato
un
danno
incalcolabile
alla
nostra
fede,
capovolgendo
il
senso
della
verità
che
Dio
ci
ha
portato
dal
cielo,
solamente
perché,
di
generazione
in
generazione,
abbiamo
aggiunto
qualche
parola
in
più.
La
fede
è
un
patrimonio
di
proprietà
dell'uomo,
non
è
un
patrimonio
relativo
o
mentale.
Ci
è
stata
affidata
nel
momento
del
battesimo,
ma
come
l’abbiamo
alimentata?
C'è
qualcosa
che
non
quadra
e
di
deviante,
che
ci
porta
a
non
conoscere
la
meraviglia
di
cui
facciamo
parte;
abbiamo
tante
domande
nel
nostro
cuore
perché
non
abbiamo
la
fede.
Sperimentiamo
l'amore
vicendevole,
quello
che
Gesù
ci
ha
trasmesso
e
che
l'ha
portato
ad
accettare
la
croce,
espiando
i
nostri
peccati.
Il
Signore
non
ci
chiede
niente
di
così
impossibile,
ci
chiede
di
amare.
Davanti
a
Dio
facciamo
una
pessima
figura,
perché
siamo
bravi
nel
rispetto
umano,
nel
salvaguardare
“l'etichetta”,
ma
non
ci
comportiamo
per
amore.
Magari
diciamo
a
una
persona
ciò
che
è
conveniente
dire,
ma
non
ciò
che
abbiamo
nel
cuore.
Il
Signore
conosce
questi
passaggi:
è
il
comportamento
dei
farisei,
quelli
che
ha
mandato
via
dal
Tempio.
Ma
ce
lo
immaginiamo
Gesù,
improvvisamente
perdere
le
staffe,
ribaltare
i
tavoli
e
scacciare
gli
ipocriti
dal
Tempio?
Chiediamoci
se
è
più
conveniente
eseguire
quello
che
il
Signore
ci
chiede
oppure
se
dobbiamo
continuare
a
decidere
noi
quello
che
il
Signore
deve
accettare.
Ma
ci
rendiamo
conto
che
stabiliamo
noi
quello
che
il
Signore
deve
ricevere
e
non
facciamo
quello
che
Lui
ci
dice,
pur
avendo
davanti
la
sua
legge
e
la
sua
richiesta
ben
precisa
nel
Vangelo?
In
troppi
casi,
purtroppo,
il
Signore
si
deve
accontentare
di
ricevere
l'esatto
contrario
di
quello
che
ci
chiede.
La
Madonna
scende
dal
cielo
con
le
mani
piene
di
grazie
e
ci
concede
il
suo
aiuto,
mentre
noi
sulle
sue
mani
non
mettiamo
niente,
siamo
egoisti,
vogliamo
offrire
a
Dio
ciò
che
decidiamo
noi
e
così
torna
in
cielo
mani
vuote.
E
abbiamo
anche
coraggio
di
pensare
di
aver
fatto
chissà
che
cosa
per
il
Signore!
Se
fosse
così
vivremmo
in
un'altra
condizione,
avremmo
altre
caratteristiche,
non ci sarebbe un mondo così alla perdizione.
AMARE DIPENDE SOLTANTO DA NOI
Il
Vangelo
è
scritto
secondo
Dio,
non
secondo
la
nostra
opinione;
mettiamoci
a
confronto
con
la
parola
di
Dio
per
capire
se
stiamo
facendo
le
cose
giuste,
non
con
gli
amici
che
condividono
le
nostre
tesi.
Confrontiamoci
con
il
non
giudicare
e
il
non
criticare
e
iniziamo
ad
amare
anche
chi
ci
ha
fatto
del
male,
che
è
quello
che
il
Signore
desidera
da
noi.
Egli
rimane
in
attesa
che
amiamo
il
nemico,
non
l'amico,
e
se
rimarremo
fedeli
in
questo
saremo
graditi
a
Dio
come
lo
sono
stati
Abramo,
Isacco
e
Giacobbe.
Il
Signore
ci
lascia
tutte
le
nostre
comodità,
tutto
quello
che
abbiamo
conquistato
con
tanta
fatica,
nonostante
i
nostri
difetti
e
le
nostre
debolezze,
per
i
quali
c'è
la
confessione.
Certo
non
dobbiamo
approfittarne,
ma
il
Signore,
che
conosce
le
nostre
cadute,
ci
aspetta
al
varco
per
vedere
se
superiamo
la
prova
nell'amore.
Se
sapessimo
quanta
gioia
ci
dà
nel
cuore
riuscire
ad
amare
il
nemico...
ma
poche
volte
abbiamo
conosciuto
la
gioia
del
Signore.
Diventiamo
scaltri,
intelligenti
e
consapevoli,
perché
anche
se
rimaniamo
fermi
sulle
nostre
posizioni,
abbiamo
solo
da
perderci,
siamo
solo
più
delusi
e
arrabbiati.
Se
abbiamo
tutti
le
nostre
tristi
storie
negli
affetti
personali
(anche
Gesù
non
è
stato
profeta
in
patria
…),
non
dobbiamo
preoccuparci,
perché
quando
siamo
felici
nel
cuore,
tutto
il
resto
poi
si
completa,
siamo
liberi
di
amare
e
non
siamo
più
condizionati
da
niente
e
da
nessuno.
Improvvisamente ci liberiamo da ogni tabù e dalle catene che ci siamo stretti intorno a noi.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Che cosa è più conveniente?
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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