La Madonna desidera che abbiamo a conoscere la verità, perché se non la conosciamo ci comportiamo “per abitudine” in tutte le cose della nostra vita, nel lavoro, nella società, in chiesa e possiamo commettere errori che ci penalizzano. Innanzitutto il modo migliore di parlare del Signore è di non parlare, perché in generale, quando ne parliamo non abbelliamo la sua immagine. Quando diciamo il nostro punto di vista inneschiamo delle discussioni: ma è giusto innescare discussioni in nome di Dio come se sapessimo la verità? Anche se lo immaginiamo e abbiamo alle spalle una cultura, nessuno di noi conosce Dio nella sua grandezza e nella sua profondità perché le nostre conoscenze sono limitate. Se vogliamo essere obiettivi e non commettere l'errore che ogni popolo ha commesso, dobbiamo stare molto attenti e pensare se, al di delle nostre deduzioni, il nostro intervento favorisce l'immagine del Signore o la sfavorisce. Poi dobbiamo essere consapevoli che colui che desidera e merita di essere il nostro maestro è lo Spirito Santo, l'unico rivelatore della verità. Per dare spazio alla sua azione potente e misteriosa dobbiamo vivere nel mondo ma fuori dal mondo, facendo in primis l'esperienza del silenzio. Più faremo l'esperienza del silenzio e più sarà lo Spirito Santo che parlerà in noi, così come ha parlato ai grandi profeti quando vennero chiamati nel deserto, fuori da ogni rumore e da ogni logica. Le cose di Dio funzionano in modo diverso da come ce le siamo sempre immaginate, non sono basate sulla ragione. Quando conosceremo il Signore non avremo più il coraggio di parlare come parla il popolino, perché capiremo di aver creato tanta confusione in buona fede; ci sentiremo talmente indegni che vorremo sparire dalla faccia della terra. Questo accade a chi si avvicina alla verità. Imitiamo la Madonna, colei che ha avuto l'esperienza più meravigliosa, che non è mai andata nelle piazze a convincere qualcuno, non è mai andata a creare dei proclami: si è chiusa nella sua meditazione e nel suo silenzio e ha fatto come meglio non poteva fare, realizzando la sua promessa al Padre. CREDENTE = MISCREDENTE? Col Signore non c'è da discutere: o crediamo o non crediamo; la nostra mente è così contorta che riesce persino a mettere in dubbio tutto e ci lascia al nostro destino senza rendercene conto. Se non crediamo che il Signore sa tutto di noi, anche ciò di cui avremo bisogno fino all'ultimo giorno della nostra vita, incredibilmente e tristemente diventiamo cristiani miscredenti. Noi pensiamo che i miscredenti siano coloro che rifiutano Dio, ma se non crediamo in Dio noi che professiamo la sua parola, siamo i peggiori miscredenti. Gli atei hanno preso una decisione più coraggiosa, mentre noi che conosciamo la legge, se non ci comportiamo di conseguenza, sarebbe meglio che fossimo in una condizione diversa da quella che pensiamo di essere. Non rispettare quello che si conosce significa essere miscredenti, vuol dire non credere. Non addolciamo la pillola per giustificarci, dobbiamo essere severi e precisi con noi stessi per capire che involontariamente stiamo commettendo tanti errori per colpa del nostro orgoglio e della nostra ragione. Facciamo un cammino di liberazione da tanti impedimenti e da tanti muri che ci siamo costruiti attraverso abitudini, concessioni e ragionamenti sbagliati, pur pregando e andando in chiesa. LA MADONNA HA BISOGNO DI NOI La Madonna per potere operare nel mondo ha bisogno dell'uomo del mondo. Non ha bisogno di apparire per concedere le grazie o i miracoli, può farlo anche stando in cielo; se appare è perché vuole svegliarci e farci ragionare, non per emozionarci o per farci innescare discussioni inutili. Per abitudine ci rivolgiamo alla Madonna nel momento del bisogno, ma mai pensavamo che era Lei, che tutto può, ad aver bisogno di noi. Se non fosse così non chiederebbe con insistenza la preghiera, perché il Signore le concede la possibilità di elargire le grazie in base al nostro comportamento: ha bisogno che noi forniamo i due pani e i due pesci per poterli moltiplicare all'infinito. Da secoli la Madonna si aspetta la nostra collaborazione per avere il trionfo sul male, ecco perché ci chiede di decidere da che parte stare. Non vuole che cambiamo in un modo esagerato e violento le nostre abitudini, perché perderemmo il senso della misura e dell'equilibrio; desidera però che abbiamo capire le cose e ci anche il tempo per modificare con l’aiuto del Signore. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
E' meglio non parlare del Signore
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La Madonna desidera che abbiamo a conoscere la verità, perché se non la conosciamo ci comportiamo “per abitudine” in tutte le cose della nostra vita, nel lavoro, nella società, in chiesa e possiamo commettere errori che ci penalizzano. Innanzitutto il modo migliore di parlare del Signore è di non parlare, perché in generale, quando ne parliamo non abbelliamo la sua immagine. Quando diciamo il nostro punto di vista inneschiamo delle discussioni: ma è giusto innescare discussioni in nome di Dio come se sapessimo la verità? Anche se lo immaginiamo e abbiamo alle spalle una cultura, nessuno di noi conosce Dio nella sua grandezza e nella sua profondità perché le nostre conoscenze sono limitate. Se vogliamo essere obiettivi e non commettere l'errore che ogni popolo ha commesso, dobbiamo stare molto attenti e pensare se, al di delle nostre deduzioni, il nostro intervento favorisce l'immagine del Signore o la sfavorisce. Poi dobbiamo essere consapevoli che colui che desidera e merita di essere il nostro maestro è lo Spirito Santo, l'unico rivelatore della verità. Per dare spazio alla sua azione potente e misteriosa dobbiamo vivere nel mondo ma fuori dal mondo, facendo in primis l'esperienza del silenzio. Più faremo l'esperienza del silenzio e più sarà lo Spirito Santo che parlerà in noi, così come ha parlato ai grandi profeti quando vennero chiamati nel deserto, fuori da ogni rumore e da ogni logica. Le cose di Dio funzionano in modo diverso da come ce le siamo sempre immaginate, non sono basate sulla ragione. Quando conosceremo il Signore non avremo più il coraggio di parlare come parla il popolino, perché capiremo di aver creato tanta confusione in buona fede; ci sentiremo talmente indegni che vorremo sparire dalla faccia della terra. Questo accade a chi si avvicina alla verità. Imitiamo la Madonna, colei che ha avuto l'esperienza più meravigliosa, che non è mai andata nelle piazze a convincere qualcuno, non è mai andata a creare dei proclami: si è chiusa nella sua meditazione e nel suo silenzio e ha fatto come meglio non poteva fare, realizzando la sua promessa al Padre. CREDENTE = MISCREDENTE? Col Signore non c'è da discutere: o crediamo o non crediamo; la nostra mente è così contorta che riesce persino a mettere in dubbio tutto e ci lascia al nostro destino senza rendercene conto. Se non crediamo che il Signore sa tutto di noi, anche ciò di cui avremo bisogno fino all'ultimo giorno della nostra vita, incredibilmente e tristemente diventiamo cristiani miscredenti. Noi pensiamo che i miscredenti siano coloro che rifiutano Dio, ma se non crediamo in Dio noi che professiamo la sua parola, siamo i peggiori miscredenti. Gli atei hanno preso una decisione più coraggiosa, mentre noi che conosciamo la legge, se non ci comportiamo di conseguenza, sarebbe meglio che fossimo in una condizione diversa da quella che pensiamo di essere. Non rispettare quello che si conosce significa essere miscredenti, vuol dire non credere. Non addolciamo la pillola per giustificarci, dobbiamo essere severi e precisi con noi stessi per capire che involontariamente stiamo commettendo tanti errori per colpa del nostro orgoglio e della nostra ragione. Facciamo un cammino di liberazione da tanti impedimenti e da tanti muri che ci siamo costruiti attraverso abitudini, concessioni e ragionamenti sbagliati, pur pregando e andando in chiesa. LA MADONNA HA BISOGNO DI NOI La Madonna per potere operare nel mondo ha bisogno dell'uomo del mondo. Non ha bisogno di apparire per concedere le grazie o i miracoli, può farlo anche stando in cielo; se appare è perché vuole svegliarci e farci ragionare, non per emozionarci o per farci innescare discussioni inutili. Per abitudine ci rivolgiamo alla Madonna nel momento del bisogno, ma mai pensavamo che era Lei, che tutto può, ad aver bisogno di noi. Se non fosse così non chiederebbe con insistenza la preghiera, perché il Signore le concede la possibilità di elargire le grazie in base al nostro comportamento: ha bisogno che noi forniamo i due pani e i due pesci per poterli moltiplicare all'infinito. Da secoli la Madonna si aspetta la nostra collaborazione per avere il trionfo sul male, ecco perché ci chiede di decidere da che parte stare. Non vuole che cambiamo in un modo esagerato e violento le nostre abitudini, perché perderemmo il senso della misura e dell'equilibrio; desidera però che abbiamo capire le cose e ci anche il tempo per modificare con l’aiuto del Signore.

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