© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Parlare
in
nome
di
Dio
non
significa
annullare
la
Bibbia
e
dire
una
preghiera
devozionale.
Né
ascoltare
gli
spiriti
menzogneri
che
attribuiscono
alla
Madonna
parole
che
non
ha
detto:
“Per
ritornare
a
Dio
bisogna
rimettere
il
velo,
il
Signore
è
sdegnato
perché
riceviamo
la
Comunione
sulle
mani
e
non
ci
inginocchiamo,
ecc.”
Abbiamo
messo
in
dubbio
anche
la
sua
data
di
nascita
perché
qualcuno
viene
a
dire
che
è
nata
il
5
agosto
e
non
l’8
settembre.
Questa
è
opera
del
diavolo.
Il
nostro
svuotamento
spirituale
può
essere
causato
da
queste
mancanze,
perché
molte
persone
sono
facilmente
influenzabili
da
false
rivelazioni.
E
i
ciarlatani
hanno
più
seguaci
rispetto
ai
veri
profeti.
Parlare
invano
della
Madonna
è
come
nominare
il
nome
di
Dio
invano,
ricordiamolo
nelle
nostre
confessioni.
La
parola
di
Dio
è
quella
che
lui
ha
rivelato
sulla
Bibbia,
ma
noi
l’abbiamo
rifiutata
e
sostituita
con
rivelazioni
che
non
stanno
né
in
cielo
né
in
terra.
Questo
è
un
sacrilegio.
Quando
il
gregge
è
così
disorientato
la
colpa
non
è
della
Chiesa,
cosa
può
fare
un
pastore
quando
ognuno
va
per
conto
suo?
“
Non
fate
ciò
che
non
vi
è
stato
chiesto
quando
avete
dimenticato
ciò
che
vi
è
stato
rivelato”
confidò
Maria
Santissima
a
Roberto.
È
importante
il
luogo
o
la
Madonna?
Se
un
cantante
famoso
si
esibisce
in
un
luogo
anziché
in
un
altro
a
noi
interessa
la
sua
esibizione,
così
dovrebbe
essere
per
la
Madonna.
Passiamo
davanti
a
tante
chiese
con
indifferenza
prima
di
arrivare
nel
luogo
del
pellegrinaggio,
ma
in
ognuna
di
esse
c’è
il
Signore.
La
Madonna
è
dappertutto,
non
dobbiamo
avere
delle
preferenze
ed
essere
di
parte.
Quando
si
parla
della
verità
e
si
va
contro
alle
abitudini
del
tempo,
si
è
scomodi.
Bernadette
e
i
tre
pastorelli
di
Fatima
hanno
vissuto
prove
terribili,
così
i
profeti
e
i
santi,
mentre
oggi
i
veggenti
vivono
nell’agio
e
nella
ricchezza.
Anche
il
Rosario
è
manipolato
e
usato
in
modo
improprio,
quando
Maria
Santissima
non
c’entra
nulla.
Dov’è
oggi
il
timore
di
Dio
che
è
fonte
di
sapienza?
Conosciamo
il
Siracide?
Nei
libri
sapienziali
il
Signore
ci
dà
tutti
gli
aiuti
e
i
suggerimenti
per
affrontare
ogni
situazione
della
vita
,
dal
rapporto
con
i
figli,
agli
amici,
ai
poveri,
alle
prove,
agli
errori
da
evitare,
alle
donne,
ai
politici,
ai
beni
materiali,
all’avarizia.
Conservare
la
fede
significa
conoscere
la
parola
di
Dio
e
con
essa
possiamo
migliorarci.
Se
facciamo
il
nostro
dovere
viene
rispettato
il
nostro
diritto,
non
pensiamo
di
salvare
l’anima
con
troppa
facilità
eliminando
quello
che
dobbiamo
cambiare.
La
Madonna
non
parla
come
parliamo
noi,
non
parla
male
del
Papa,
non
critica
e
non
giudica.
È
piena
di
grazia
perché
ha
ubbidito
a
Dio,
mentre
noi
vogliamo
dimostrare
la
nostra
ragione
senza
amare
il
prossimo.
Dove
sono
i
veri
valori
della
vita?
Dio
ci
prova
fino
al
limite
della
sopportazione
per
liberarci
dall’uomo
vecchio
e
farci
capire
che
è
con
noi
e
non
ci
abbandonerà
mai.
La
fede
è
essere
forti
davanti
alle
prove
difficili
della
vita,
rimaniamo
ancorati
alla
fede
dei
nostri
padri
e al santo timore di Dio.
IL SILENZIO ARMA CONTRO IL MALE
Stiamo
vivendo
un’epoca
unica,
devastante,
subdola,
che
nessuno
di
noi
può
gestire
perché
il
male
si
presenta
in
modo
più
seducente
e
convincente,
mettendo
sempre
scompiglio
fra
di
noi.
Gesù
ci
ha
insegnato
che
contro
l’accusa
più
ingiusta
non
ha
aperto
bocca.
L’unica
risposta
vincente
è
il
silenzio
perché
qualsiasi
cosa
viene
detta
va
a
vantaggio
del
male.
I
pagani
e
i
farisei
pregavano
più
di
noi
ma
poi
hanno
liberato
Barabba
e
condannato
Gesù.
Oggi
c’è
una
confusione
totale,
parliamo
tutti
liberamente
ma
siamo
sicuri
di
sostenere
la
verità
che
desidera
il
Signore?
La
Madonna
è
rimasta
nel
silenzio
davanti
all’uccisione
di
Gesù,
quante
ingiustizie
sappiamo
accettare
nel
silenzio?
Non
sappiamo
cosa
vuol
dire
essere
provati
dal
Signore,
ma
siamo
provati
dal
nostro
egoismo,
dal
nostro
orgoglio
e
dalla
nostra
presunzione
perché
vogliamo
emergere
noi.
Dove
siamo
uniti
dal
volerci
bene?
Abbiamo
commesso
tanti
errori
nel
passato
e
certe
situazioni
ci
portano
a
criticare
il
prossimo.
Accettiamo
le
ingiustizie
o
sono
motivi
di
mormorazione?
Quante
volte
abbiamo
detto
“
scusa
ho
sbagliato”
?
La
radice
dei
farisei
l’abbiamo
anche
noi
che
ci
sentiamo
di
avere
dei
diritti
davanti
a
Dio
o
di
criticare
gli
altri
solo
perché
preghiamo.
Il
Signore
ci
ha
messi
nelle
nostre
situazioni
per
vedere
se
superiamo
la
prova
dell’amore.
Resistere
agli
attacchi
demoniaci
della
divisione
che
vediamo
in
questi
tempi
non
è
facile.
C’è
l’aridità
amorosa
perché
non
ci
amiamo
nelle
nostre
case,
con
i
confinanti
e
i
colleghi,
ma
per
noi
esistono
solo
le
guerre
che
sentiamo
in
televisione.
Appena
uno
sbaglia
diventa
nemico
dichiarato.
Nessuno
parla
più
di
pace,
dubitiamo
di
tutti
e
di
tutto.
Cosa
c’è
nel
cuore
dell’uomo?
Un
cuore
fallace
è
difficilmente
guaribile,
è
inutile
ricevere
l’Eucarestia
quando
non
siamo
in
pace
con
il
fratello.
Se
avessimo
Dio
nel
cuore
e
nella
mente
non
dubiteremmo
di
un’altra
persona.
La
persona
che
va
in
chiesa,
che
prega
e
che
maligna,
è
disgustosa
davanti
a
Dio.
Se
non
accettiamo
il
peggiore
non
siamo
degni
di
rappresentare
Gesù.
È
la
rabbia
che
ci
fa
giudicare
e
criticare,
mentre
l’amore
tra
di
noi
ci
fa stare bene.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul
monte Misma
Monte Misma -
Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono