Tante volte la Madonna cammina con noi, manda i suoi angeli e i suoi santi ad accompagnarci perché in cielo esiste la squadra perfetta , unanime e conforme nel donarsi al di dei nostri meriti. Abbiamo lo stesso sentimento in casa nostra, tra confinanti e parenti? Siamo pronti ad amare la persona che ci ha fatto soffrire di più? Quando ci lamentiamo aumentiamo la confusione e la gravità della situazione, che a volte è causata da noi. Dalle nove del mattino fino alle tre del pomeriggio quante offese e derisioni ha ricevuto Gesù sulla croce? Si è mai lamentato? Con le nostre buone azioni possiamo togliergli per un attimo la corona di spine. Non dobbiamo prendere posizione ma esseri leali e dare il giusto riconoscimento anche alla persona che porta disagio alla nostra vita. Spesso dimostriamo di avere un sentimento falso, invece di scoraggiare chi sta polemizzando, diciamo quello che più ci conviene cercando di annacquare la verità. Il cuore conosce due sentimenti, l’odio e l’amore. L’odio è quando non parliamo bene di nostro fratello, mentre l’amore ci fa dispiacere dell’altro . Ogni battito del sacro cuore di Gesù e dell’immacolato cuore di Maria ha sempre voluto dire una buona azione per il prossimo, non hanno condannato le ipocrisie che hanno visto passare in duemila anni. Apriamo il nostro cuore all’amore vero, non all’ostinazione, all’egoismo, all’avidità. Anche noi sbagliamo, eppure tanti vanno a confessare gli errori degli altri. Abbiamo il coraggio di affrontare obiettivamente la verità cristiana? Per ottenere la grazia dobbiamo essere nella condizione giusta davanti al Creatore del mondo , il quale non è generoso a prescindere. Perché abbiamo così paura a conoscere Dio? Pensiamo forse di rimetterci? Allora vuol dire che non lo conosciamo. Cerchiamo di fare di tutto per proteggere il fratello che ha sbagliato, altrimenti sarà motivo di polemica e di critica. E ciò fa arrabbiare il Signore, insieme all’ipocrisia. Il male che auguriamo a una persona è una maledizione che il demonio raccoglie. Facciamo di tutto per non farci maledire, perché il creatore del male è pronto a realizzare le imprecazioni contro di noi. Accettiamo anche quello che la mente rifiuta, i difetti e i limiti dell’altro e ogni sorta di vita non conforme alle nostre aspettative. Annulliamoci e umiliamoci per non alterare l’armonia familiare. Chi giudica e contesta l’altra persona ha l’odio nel cuore. Con che coraggio poi preghiamo? Non c’è cosa più bella di accettare l’ingiustizia con amore. Il nostro cuore è disponibile all’amore o è un centro energetico di rabbia? Basta poco per far del male, una vibrazione negativa che viene dal cuore. L’ELEFANTE E IL MOSCERINO Per il Signore è stato più facile creare un elefante che un moscerino, il quale ha tutti gli organi in miniatura dove neanche un ago può entrare. Il moscerino ha il potere di gestirsi, si nutre, ha un apparato digerente, vola, respira, ha un cuore, eppure è un microbo come lo siamo noi rispetto al cosmo. Quanti danni ha creato all’uomo e quanti ne abbiamo creato noi su questa terra? Se siamo microbi nel cosmo, i torti che riceviamo sono nullità, facezie, però ci offendiamo come se ci avesse travolto una montagna perché siamo dei giganti nell’orgoglio. Non andiamo alla ricerca di cose che non esistono, gestiamo invece quelle che sono alla nostra portata, per il resto se ne occuperà la Madonna. L’uomo vuol vedere Dio nelle grandi opere e nei grandi progetti, nelle azioni clamorose e miracolose, eppure neanche gli ebrei gli hanno creduto davanti al Mar Rosso che si è aperto. Dovremmo cercare e conoscere il Signore nelle cose piccole che ci sembrano insignificanti, nei fioretti, nelle rinunce. Così la nostra vita sarebbe diversa. Amiamo quelli che non conosciamo e odiamo quelli che conosciamo? Non lasciamoci prendere dal livore e dalla voglia di fare giustizia, è un sentimento che non ci darà mai pace. La nostra fede verte sull’amore, ma esiste l’amore tra di noi, quello vero ci fa accettare anche le ingiustizie? Se non amiamo la persona che ci vive accanto, ogni elemento comportamentale è sufficiente per lamentarsi. Per orgoglio, permalosità e ottusità, rimaniamo fermi sulle nostre posizioni così non può entrare in noi il Signore e nemmeno la parola di un nostro buon amico, perché andremo alla ricerca di quello che ci ragione. Cerchiamo di eliminare ogni ambiguità e attirarci tutte le colpe su di noi come ha fatto Gesù, con l’amore andremo a letto con la gioia e senza la rabbia. Ringraziamo Dio quando siamo presi dall’ingiustizia e così evitiamo guai alle altre persone che non sono forti come noi. Se il Signore ci concede queste esperienze è perché sa che abbiamo la forza di sopportarle. A lui non sfugge il nostro comportamento, ci perdonerà se avremo usato misericordia. La cosa peggiore è avere a che fare con l’ignoranza umana, quella che non conosce la verità. Nella vita non esiste solo il diritto ma anche il dovere, perciò non dobbiamo approfittarci degli altri. Non è vero che è tutto lecito, quello che era peccato all’epoca lo è anche oggi, non permettiamoci di alterare la legge del Signore. Facciamo fare bella figura alla nostra Chiesa. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
L’input che viene dal cuore
Indice suggerimenti Indice suggerimenti
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
stampa la pagina
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Tante volte la Madonna cammina con noi, manda i suoi angeli e i suoi santi ad accompagnarci perché in cielo esiste la squadra perfetta , unanime e conforme nel donarsi al di dei nostri meriti. Abbiamo lo stesso sentimento in casa nostra, tra confinanti e parenti? Siamo pronti ad amare la persona che ci ha fatto soffrire di più? Quando ci lamentiamo aumentiamo la confusione e la gravità della situazione, che a volte è causata da noi. Dalle nove del mattino fino alle tre del pomeriggio quante offese e derisioni ha ricevuto Gesù sulla croce? Si è mai lamentato? Con le nostre buone azioni possiamo togliergli per un attimo la corona di spine. Non dobbiamo prendere posizione ma esseri leali e dare il giusto riconoscimento anche alla persona che porta disagio alla nostra vita. Spesso dimostriamo di avere un sentimento falso, invece di scoraggiare chi sta polemizzando, diciamo quello che più ci conviene cercando di annacquare la verità. Il cuore conosce due sentimenti, l’odio e l’amore. L’odio è quando non parliamo bene di nostro fratello, mentre l’amore ci fa dispiacere dell’altro . Ogni battito del sacro cuore di Gesù e dell’immacolato cuore di Maria ha sempre voluto dire una buona azione per il prossimo, non hanno condannato le ipocrisie che hanno visto passare in duemila anni. Apriamo il nostro cuore all’amore vero, non all’ostinazione, all’egoismo, all’avidità. Anche noi sbagliamo, eppure tanti vanno a confessare gli errori degli altri. Abbiamo il coraggio di affrontare obiettivamente la verità cristiana? Per ottenere la grazia dobbiamo essere nella condizione giusta davanti al Creatore del mondo , il quale non è generoso a prescindere. Perché abbiamo così paura a conoscere Dio? Pensiamo forse di rimetterci? Allora vuol dire che non lo conosciamo. Cerchiamo di fare di tutto per proteggere il fratello che ha sbagliato, altrimenti sarà motivo di polemica e di critica. E ciò fa arrabbiare il Signore, insieme all’ipocrisia. Il male che auguriamo a una persona è una maledizione che il demonio raccoglie. Facciamo di tutto per non farci maledire, perché il creatore del male è pronto a realizzare le imprecazioni contro di noi. Accettiamo anche quello che la mente rifiuta, i difetti e i limiti dell’altro e ogni sorta di vita non conforme alle nostre aspettative. Annulliamoci e umiliamoci per non alterare l’armonia familiare. Chi giudica e contesta l’altra persona ha l’odio nel cuore. Con che coraggio poi preghiamo? Non c’è cosa più bella di accettare l’ingiustizia con amore. Il nostro cuore è disponibile all’amore o è un centro energetico di rabbia? Basta poco per far del male, una vibrazione negativa che viene dal cuore. L’ELEFANTE E IL MOSCERINO Per il Signore è stato più facile creare un elefante che un moscerino, il quale ha tutti gli organi in miniatura dove neanche un ago può entrare. Il moscerino ha il potere di gestirsi, si nutre, ha un apparato digerente, vola, respira, ha un cuore, eppure è un microbo come lo siamo noi rispetto al cosmo. Quanti danni ha creato all’uomo e quanti ne abbiamo creato noi su questa terra? Se siamo microbi nel cosmo, i torti che riceviamo sono nullità, facezie, però ci offendiamo come se ci avesse travolto una montagna perché siamo dei giganti nell’orgoglio. Non andiamo alla ricerca di cose che non esistono, gestiamo invece quelle che sono alla nostra portata, per il resto se ne occuperà la Madonna. L’uomo vuol vedere Dio nelle grandi opere e nei grandi progetti, nelle azioni clamorose e miracolose, eppure neanche gli ebrei gli hanno creduto davanti al Mar Rosso che si è aperto. Dovremmo cercare e conoscere il Signore nelle cose piccole che ci sembrano insignificanti, nei fioretti, nelle rinunce. Così la nostra vita sarebbe diversa. Amiamo quelli che non conosciamo e odiamo quelli che conosciamo? Non lasciamoci prendere dal livore e dalla voglia di fare giustizia, è un sentimento che non ci darà mai pace. La nostra fede verte sull’amore, ma esiste l’amore tra di noi, quello vero ci fa accettare anche le ingiustizie? Se non amiamo la persona che ci vive accanto, ogni elemento comportamentale è sufficiente per lamentarsi. Per orgoglio, permalosità e ottusità, rimaniamo fermi sulle nostre posizioni così non può entrare in noi il Signore e nemmeno la parola di un nostro buon amico, perché andremo alla ricerca di quello che ci ragione. Cerchiamo di eliminare ogni ambiguità e attirarci tutte le colpe su di noi come ha fatto Gesù, con l’amore andremo a letto con la gioia e senza la rabbia. Ringraziamo Dio quando siamo presi dall’ingiustizia e così evitiamo guai alle altre persone che non sono forti come noi. Se il Signore ci concede queste esperienze è perché sa che abbiamo la forza di sopportarle. A lui non sfugge il nostro comportamento, ci perdonerà se avremo usato misericordia. La cosa peggiore è avere a che fare con l’ignoranza umana, quella che non conosce la verità. Nella vita non esiste solo il diritto ma anche il dovere, perciò non dobbiamo approfittarci degli altri. Non è vero che è tutto lecito, quello che era peccato all’epoca lo è anche oggi, non permettiamoci di alterare la legge del Signore. Facciamo fare bella figura alla nostra Chiesa.

Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul

monte Misma

Indice suggerimenti Indice suggerimenti
versione mobile
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono