Qual è il motivo principale per cui Dio ha creato l'Immacolata Concezione? Sicuramente per la venuta del nostro Signore Gesù, ma Dio in quel momento ha pensato nella stessa misura all'umanità. Tutti siamo stati coinvolti in quel progetto, perché l'Immacolata Concezione è la nostra guida sicura, il nostro rifugio, il nostro aiuto, la nostra consolazione, la nostra redentrice, la nostra avvocata, la salute degli infermi. Ci è stata regalata per ogni situazione della nostra vita. Pensiamo che quel dono non ci riguardi, fino al punto di non essere grati a Dio, perchè ci sfugge l'importanza dell'Immacolata Concezione. Ce l'hanno descritta sotto tutti i profili, ma ci dimentichiamo che in quel preciso momento Dio pensava a ciascuno di noi, anche a chi ha preso strade diverse. Il lavoro dell'Immacolata Concezione è iniziato molto prima di quando è stata riconosciuta dal Papa, è esistita da sempre e già si parla di Lei nel libro della Genesi. Consapevoli di questo regalo, dovremmo onorarla attraverso il Padre che l'ha voluta e ce l'ha data. Chi meglio di Maria Santissima è la strada sicura che porta a Gesù, alla verità? Chi meglio di Lei è intervenuta in tanti momenti della nostra vita e intercede per noi in Cielo? Chi può sostituirla? E’ un privilegio e una fortuna che i popoli dell'antico testamento non hanno avuto. Perché lo consideriamo un fatto scontato, dovuto? Dio ha pensato all’uomo anche quando ha deciso di mandare suo Figlio sulla Terra, per salvarlo e riscattarlo. Non ci sentiamo riconoscenti verso questo nostro Amico che ha dato la vita per noi e ci ha aperto le porte del paradiso? Gesù Cristo è venuto pensando a noi e perché noi facciamo così fatica ad amarci? Come possiamo dire di aver capito, se tra noi c'è disinteresse ed egoismo? Davanti alle prove della vita, dovremmo comportarci in un unico modo, anche se le ragioni superano la logica. " Fate quello che Lui vi dirà " è l'eredità più grande che l'Immacolata Concezione ha lasciato all'umanità, non ha detto di far fare al Signore quello che vogliamo noi. Questa frase deve rimanere indelebile nella nostra mente. Mettiamoci in discussione noi, non la Chiesa, i preti, i politici, perché non abbiamo capito il regalo che abbiamo ricevuto; non dovremmo aprire più bocca e pensare a come far felice il nostro fratello, che è ciò che il Signore si aspetta da noi. Chi accetta le ingiustizie viene considerato un perdente, un debole, un fragile, uno che non sa farsi valere o rispettare. E se invece non fosse così? Il sentimento dell'amore è ciò che ha accomunato i santi, anche se venivano criticati perché non avevano il pugno duro. Ma se il pugno duro lo usasse il Signore con noi? Nessuno ci ha conferito l'autorità di giudicare, promuovere o giustificare il prossimo. Le nostre preghiere non devono portarci ad accusare il fratello, escludendolo dalla nostra vita perché ci ha fatto del male; non serve a niente disgustarsi o dissociarsi dal comportamento degli altri, non ci rende meritevoli davanti a Dio. Dispiaciamoci per non aver capito quello che invece avremmo dovuto capire. Tutto il nostro corpo si muove attraverso la forza invisibile del pensiero: se la nostra mente ci dice di amarci, dobbiamo abituarci a farlo perché è il messaggio principale di Gesù, per il nostro bene. HO PREGATO TANTO, MA NON HO OTTENUTO NIENTE ! È giusto pregare intensamente, è l'elemento portante della nostra fede, come l'acqua per i fiori, senza la quale l'anima appassisce, inaridisce; però è il valore del comportamento dell'uomo che Dio gradisce e completa la vita cristiana. Siamo stati abituati a pregare il Signore perché cambi tante cose, quando in realtà dovremmo cambiare noi; non possiamo rivolgerci a Dio per realizzare le nostre vendette e i nostri progetti. Chi di noi può dire di essere dalla parte della verità? I benefici portati dal progresso non riguardano i veri valori della vita come il rispetto, l'educazione, l'onestà; senza l’amore, per un pezzo di eredità o per una lite, si va a finire dagli avvocati… Il mondo ci ha abituati a farci rispettare non ad amarci! Con il nostro stile di vita, siamo nella condizione di ottenere la grazia del Signore? Diciamo la verità o vogliamo dimostrare di avere ragione, perché sappiamo di essere in difetto? Il Signore non le perle ai porci o a chi parla meglio tra noi, ma a chi è giusto davanti ai suoi occhi. Accettiamoci così come siamo, senza avere pretese inutili. Le famiglie si dividono per l’orgoglio e l’egoismo, perché ognuno rimane fermo sulle sue posizioni e non vuol vivere a vantaggio dell'altro, come ci hanno insegnato Gesù e Maria. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Quel dono non è stato capito
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Qual è il motivo principale per cui Dio ha creato l'Immacolata Concezione? Sicuramente per la venuta del nostro Signore Gesù, ma Dio in quel momento ha pensato nella stessa misura all'umanità. Tutti siamo stati coinvolti in quel progetto, perché l'Immacolata Concezione è la nostra guida sicura, il nostro rifugio, il nostro aiuto, la nostra consolazione, la nostra redentrice, la nostra avvocata, la salute degli infermi. Ci è stata regalata per ogni situazione della nostra vita. Pensiamo che quel dono non ci riguardi, fino al punto di non essere grati a Dio, perchè ci sfugge l'importanza dell'Immacolata Concezione. Ce l'hanno descritta sotto tutti i profili, ma ci dimentichiamo che in quel preciso momento Dio pensava a ciascuno di noi, anche a chi ha preso strade diverse. Il lavoro dell'Immacolata Concezione è iniziato molto prima di quando è stata riconosciuta dal Papa, è esistita da sempre e già si parla di Lei nel libro della Genesi. Consapevoli di questo regalo, dovremmo onorarla attraverso il Padre che l'ha voluta e ce l'ha data. Chi meglio di Maria Santissima è la strada sicura che porta a Gesù, alla verità? Chi meglio di Lei è intervenuta in tanti momenti della nostra vita e intercede per noi in Cielo? Chi può sostituirla? E’ un privilegio e una fortuna che i popoli dell'antico testamento non hanno avuto. Perché lo consideriamo un fatto scontato, dovuto? Dio ha pensato all’uomo anche quando ha deciso di mandare suo Figlio sulla Terra, per salvarlo e riscattarlo. Non ci sentiamo riconoscenti verso questo nostro Amico che ha dato la vita per noi e ci ha aperto le porte del paradiso? Gesù Cristo è venuto pensando a noi e perché noi facciamo così fatica ad amarci? Come possiamo dire di aver capito, se tra noi c'è disinteresse ed egoismo? Davanti alle prove della vita, dovremmo comportarci in un unico modo, anche se le ragioni superano la logica. "Fate quello che Lui vi dirà" è l'eredità più grande che l'Immacolata Concezione ha lasciato all'umanità, non ha detto di far fare al Signore quello che vogliamo noi. Questa frase deve rimanere indelebile nella nostra mente. Mettiamoci in discussione noi, non la Chiesa, i preti, i politici, perché non abbiamo capito il regalo che abbiamo ricevuto; non dovremmo aprire più bocca e pensare a come far felice il nostro fratello, che è ciò che il Signore si aspetta da noi. Chi accetta le ingiustizie viene considerato un perdente, un debole, un fragile, uno che non sa farsi valere o rispettare. E se invece non fosse così? Il sentimento dell'amore è ciò che ha accomunato i santi, anche se venivano criticati perché non avevano il pugno duro. Ma se il pugno duro lo usasse il Signore con noi? Nessuno ci ha conferito l'autorità di giudicare, promuovere o giustificare il prossimo. Le nostre preghiere non devono portarci ad accusare il fratello, escludendolo dalla nostra vita perché ci ha fatto del male; non serve a niente disgustarsi o dissociarsi dal comportamento degli altri, non ci rende meritevoli davanti a Dio. Dispiaciamoci per non aver capito quello che invece avremmo dovuto capire. Tutto il nostro corpo si muove attraverso la forza invisibile del pensiero: se la nostra mente ci dice di amarci, dobbiamo abituarci a farlo perché è il messaggio principale di Gesù, per il nostro bene. HO PREGATO TANTO, MA NON HO OTTENUTO NIENTE ! È giusto pregare intensamente, è l'elemento portante della nostra fede, come l'acqua per i fiori, senza la quale l'anima appassisce, inaridisce; però è il valore del comportamento dell'uomo che Dio gradisce e completa la vita cristiana. Siamo stati abituati a pregare il Signore perché cambi tante cose, quando in realtà dovremmo cambiare noi; non possiamo rivolgerci a Dio per realizzare le nostre vendette e i nostri progetti. Chi di noi può dire di essere dalla parte della verità? I benefici portati dal progresso non riguardano i veri valori della vita come il rispetto, l'educazione, l'onestà; senza l’amore, per un pezzo di eredità o per una lite, si va a finire dagli avvocati… Il mondo ci ha abituati a farci rispettare non ad amarci! Con il nostro stile di vita, siamo nella condizione di ottenere la grazia del Signore? Diciamo la verità o vogliamo dimostrare di avere ragione, perché sappiamo di essere in difetto? Il Signore non le perle ai porci o a chi parla meglio tra noi, ma a chi è giusto davanti ai suoi occhi. Accettiamoci così come siamo, senza avere pretese inutili. Le famiglie si dividono per l’orgoglio e l’egoismo, perché ognuno rimane fermo sulle sue posizioni e non vuol vivere a vantaggio dell'altro, come ci hanno insegnato Gesù e Maria.

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