Che bello per un bambino vedere i propri genitori che si abbracciano e si dicono: Sei la persona migliore che potevo conoscere e ringrazio il Signore per questo. Sono contento di te, mi dai sostegno, cura, gioia, hai contribuito a far nascere questi meravigliosi figli ”. Anche se non fosse vero, sono piccole bugie che vanno a buon fine e contribuiscono a creare una bella atmosfera in famiglia e una bella educazione per i figli. Invece crescono con i traumi perché succede il contrario. Come cristiani siamo lontani dal vivere la parola di Dio, troppi si comportano come se fossero dei perdenti o dei perseguitati. Alcuni addirittura vogliono seguire Gesù mettendo al primo posto l’amante! Con queste caratteristiche non siamo fatti per un cammino cristiano, pensiamo di essere idonei ma abbiamo un’infinità di difetti. La Santissima Vergine non ha pretese personali, non è permalosa, egoista, opportunista. Se ci interessa Dio queste cose non devono esistere, dobbiamo disfarcene perché sono muri che impediscono di ricevere la sua grazia. È importante far capire agli altri come dobbiamo pregare. La caratteristica principale che ci deve unire è l’amore, quello disinteressato non pretenzioso. Chi è il nostro idolo? Egli ci parla in un modo molto autoritario e deciso: il nostro idolo siamo noi . Se fosse Dio non avremmo più alcuna pretesa, come ha fatto Gesù che si è dato in pasto ai suoi carnefici. L’uomo desidera principalmente le cose più gradevoli, ma questo non deve essere l’unico interesse della vita? Ambire alle cose del corpo fa ammalare l’anima, è una legge naturale, ci inorgoglisce e ci insuperbisce. Il Signore ci ha chiamato amici, ma lui non è il nostro migliore amico. Se lo fosse, cercheremmo di far star bene gli altri e di considerare perfetta letizia quando subiamo ogni sorta di prova, come hanno fatto i santi. Invece andiamo subito in crisi e ci lamentiamo perché abbiamo l’orgoglio e la presunzione. Per essere cristiani credibili non dovremmo essere polemici ma minimizzare. Vogliamo sostenere i diritti dell’uomo o la parola di Dio? IL PECCATO DI PRESUNZIONE certi errori ”. Come può gestire le cose di Dio che non conosce? Siamo bravi ad accusare ma non ad ammettere la nostra incapacità di prendere delle decisioni. Cominciamo ad eliminare i problemi che abbiamo causato con l’orgoglio, la presunzione, l’arroganza e l’avarizia. È importante da parte nostra l’abbandono a Dio, ma quale educazione abbiamo avuto dalla sua Parola? Come possiamo pensare di proporlo in un rituale? Davanti al Signore non esistono regole, dobbiamo essere liberi principalmente di essere l’antidoto e il filtro a tutte le avversità della nostra vita , non di gestirle intervenendo, provocando, promuovendo e criticando. Ogni nostro discorso davanti a Maria Santissima sparisce, la sua bellezza è quella della semplicità e dell’amore, davanti a lei ogni parola che non è un inno all’amore è una nota stonata. Prima di dare consigli a chi non conosciamo, cerchiamo di formarci sui libri sapienziali, in umiltà e in attesa. Avremo le risposte che non pensavamo di avere. In modo migliore di parlare di Dio è di non parlare di Dio ma di amare in nome suo. Chi ha difetti è colui che dice di non averne, così come il carisma di uno è forte quando non sa di averlo (non pecca di superbia). Perché rifiutiamo tutto quello che la Chiesa ci concede e andiamo a cercare le cose artificiali del mondo? Noi continuiamo ad usufruire dei frutti della creazione, ma non ringraziamo il Signore e non rispettiamo i suoi comandamenti. Dobbiamo rendere a Dio ciò che è di Dio, non pensare che tutto sia sottomesso al volere dell’uomo, in fondo non abbiamo creato nulla. Ci lamentiamo dei politici ma loro corrispondono all’esatta immagine nostra. Il mondo sta andando male perché non riteniamo più che esista il peccato e vogliamo fare di testa nostra. Siamo contenti? L’uomo deve capire che non può vivere senza Dio. Il Signore anche nella liturgia delle ore ha dato il tempo per la preghiera in orari prescritti. Così la Chiesa ha previsto le “quattro tempora”, quattro distinti gruppi di giorni, uno per ogni stagione, per invocare e ringraziare la provvidenza di Dio per i frutti della terra e il lavoro dell'uomo. Impariamo ad obbedire senza chiederci il perché. Dio è un testimone scomodo per ogni genere umano, ma l’uomo non è interessato a queste cose. Prega molto figlio mio perché per l’umanità si prospettano rotture inimmaginabili, ebbe a dire la Madonna a Roberto all’inizio degli anni ‘90. Le proposte del mondo non sono vantaggiose, sono rotture inimmaginabili che poi diventano insanabili. Come possiamo definirci figli di Dio se siamo sempre alla ricerca del contrario di ciò che ci ha rivelato? Fate   tutto   senza   mormorazioni   e   senza   critiche,   perché   siate   irreprensibili   e semplici,   figli   di   Dio   immacolati   in   mezzo   a   una   generazione   perversa   e   degenere,   nella   quale   dovete   splendere   come astri   nel   mondo   (Fil.   2,14-16) . Se critichiamo e giudichiamo entriamo far parte nella categoria che è già stata descritta come perversa e degenere . Le cose che il Signore ci chiede sono di una semplicità incredibile, basta amare. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il mio idolo
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© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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Che bello per un bambino vedere i propri genitori che si abbracciano e si dicono: Sei la persona migliore che potevo conoscere e ringrazio il Signore per questo. Sono contento di te, mi dai sostegno, cura, gioia, hai contribuito a far nascere questi meravigliosi figli ”. Anche se non fosse vero, sono piccole bugie che vanno a buon fine e contribuiscono a creare una bella atmosfera in famiglia e una bella educazione per i figli. Invece crescono con i traumi perché succede il contrario. Come cristiani siamo lontani dal vivere la parola di Dio, troppi si comportano come se fossero dei perdenti o dei perseguitati. Alcuni addirittura vogliono seguire Gesù mettendo al primo posto l’amante! Con queste caratteristiche non siamo fatti per un cammino cristiano, pensiamo di essere idonei ma abbiamo un’infinità di difetti. La Santissima Vergine non ha pretese personali, non è permalosa, egoista, opportunista. Se ci interessa Dio queste cose non devono esistere, dobbiamo disfarcene perché sono muri che impediscono di ricevere la sua grazia. È importante far capire agli altri come dobbiamo pregare. La caratteristica principale che ci deve unire è l’amore, quello disinteressato non pretenzioso. Chi è il nostro idolo? Egli ci parla in un modo molto autoritario e deciso: il nostro idolo siamo noi . Se fosse Dio non avremmo più alcuna pretesa, come ha fatto Gesù che si è dato in pasto ai suoi carnefici. L’uomo desidera principalmente le cose più gradevoli, ma questo non deve essere l’unico interesse della vita? Ambire alle cose del corpo fa ammalare l’anima, è una legge naturale, ci inorgoglisce e ci insuperbisce. Il Signore ci ha chiamato amici, ma lui non è il nostro migliore amico. Se lo fosse, cercheremmo di far star bene gli altri e di considerare perfetta letizia quando subiamo ogni sorta di prova, come hanno fatto i santi. Invece andiamo subito in crisi e ci lamentiamo perché abbiamo l’orgoglio e la presunzione. Per essere cristiani credibili non dovremmo essere polemici ma minimizzare. Vogliamo sostenere i diritti dell’uomo o la parola di Dio? IL PECCATO DI PRESUNZIONE certi errori ”. Come può gestire le cose di Dio che non conosce? Siamo bravi ad accusare ma non ad ammettere la nostra incapacità di prendere delle decisioni. Cominciamo ad eliminare i problemi che abbiamo causato con l’orgoglio, la presunzione, l’arroganza e l’avarizia. È importante da parte nostra l’abbandono a Dio, ma quale educazione abbiamo avuto dalla sua Parola? Come possiamo pensare di proporlo in un rituale? Davanti al Signore non esistono regole, dobbiamo essere liberi principalmente di essere l’antidoto e il filtro a tutte le avversità della nostra vita , non di gestirle intervenendo, provocando, promuovendo e criticando. Ogni nostro discorso davanti a Maria Santissima sparisce, la sua bellezza è quella della semplicità e dell’amore, davanti a lei ogni parola che non è un inno all’amore è una nota stonata. Prima di dare consigli a chi non conosciamo, cerchiamo di formarci sui libri sapienziali, in umiltà e in attesa. Avremo le risposte che non pensavamo di avere. In modo migliore di parlare di Dio è di non parlare di Dio ma di amare in nome suo. Chi ha difetti è colui che dice di non averne, così come il carisma di uno è forte quando non sa di averlo (non pecca di superbia). Perché rifiutiamo tutto quello che la Chiesa ci concede e andiamo a cercare le cose artificiali del mondo? Noi continuiamo ad usufruire dei frutti della creazione, ma non ringraziamo il Signore e non rispettiamo i suoi comandamenti. Dobbiamo rendere a Dio ciò che è di Dio, non pensare che tutto sia sottomesso al volere dell’uomo, in fondo non abbiamo creato nulla. Ci lamentiamo dei politici ma loro corrispondono all’esatta immagine nostra. Il mondo sta andando male perché non riteniamo più che esista il peccato e vogliamo fare di testa nostra. Siamo contenti? L’uomo deve capire che non può vivere senza Dio. Il Signore anche nella liturgia delle ore ha dato il tempo per la preghiera in orari prescritti. Così la Chiesa ha previsto le “quattro tempora”, quattro distinti gruppi di giorni, uno per ogni stagione, per invocare e ringraziare la provvidenza di Dio per i frutti della terra e il lavoro dell'uomo. Impariamo ad obbedire senza chiederci il perché. Dio è un testimone scomodo per ogni genere umano, ma l’uomo non è interessato a queste cose. Prega molto figlio mio perché per l’umanità si prospettano rotture inimmaginabili, ebbe a dire la Madonna a Roberto all’inizio degli anni ‘90. Le proposte del mondo non sono vantaggiose, sono rotture inimmaginabili che poi diventano insanabili. Come possiamo definirci figli di Dio se siamo sempre alla ricerca del contrario di ciò che ci ha rivelato? Fate   tutto   senza   mormorazioni   e   senza critiche,   perché   siate   irreprensibili   e   semplici,   figli di   Dio   immacolati   in   mezzo   a   una   generazione perversa     e     degenere,     nella     quale     dovete splendere   come   astri   nel   mondo   (Fil.   2,14-16) . Se critichiamo e giudichiamo entriamo far parte nella categoria che è già stata descritta come perversa e degenere . Le cose che il Signore ci chiede sono di una semplicità incredibile, basta amare.

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