Un deserto sul Misma
Sicuramente
ci
sono
differenze
tra
chi
ha
frequentato
un
istituto
scolastico
e
chi
non
lo
ha
frequentato,
oppure
tra
chi
va
in
palestra
e
chi
non
ci
va,
o
tra
chi
ha
studiato
una
lingua
straniera
e
chi
non
l’ha
studiata.
Incredibilmente
tra
un
cristiano
ed
un
non
credente
non
ci
sono
differenze,
anzi
a
volte
c’è
più
rispetto
per
l’uomo
da
parte
di
chi
non
riceve
il
Signore!
In
troppi
casi
sono
più
duri
di
cuore
e
più
crudeli
coloro
che
escono
da
una
chiesa!
Disperdiamo
la
fede
senza
che
ce
ne
accorgiamo.
La
SS.
Eucaristia
ha
una
forza
enorme,
incredibile,
davanti
alla
quale
i
demoni,
che
hanno
una
ferocia
inaudita
e
che
l’hanno
vinta
su
di
noi
e
sui
nostri
vizi,
fuggono
fino
alle
viscere
della
terra.
Perché
una
forza
così
grande
a
contatto
con
noi
svanisce?
Perché
non
ne
possiamo
avere
un
beneficio?
Chiediamoci
come
abbiamo
vissuto
finora,
dove
stiamo
andando,
se
preghiamo
o
ci
confessiamo
nel
modo
giusto
o
se
crediamo
“di
essere
a
posto”
solo
perché
non
abbiamo
rubato,
ucciso
o
commesso
adulterio.
Non
dobbiamo
prendere
alla
leggera
la
nostra
vita
cristiana
perché
potrebbe
essere
tutto
inutile
quello
che
si
fa.
Non
a
caso
nel
Vangelo
viene
ribadito
che
“non
chi
dice
Signore..
Signore..
entrerà
nel
regno
di
Dio,
ma
chi
fa
la
volontà
del
Padre
mio
che
è
nei
cieli”.
Il
problema
è
più
serio
e
più
profondo
di
quello
che
pensiamo
noi.
Non
serve
a
niente
dimostrare
il
nostro
misticismo
davanti
al
Signore
perché
Lui
ci
conosce;
non
dobbiamo
dimostrare
quanto
siamo
bravi,
quante
volte
andiamo
a
messa,
quanti
rosari
recitiamo
o
quanti
pellegrinaggi
facciamo
(cose
sicuramente
gradite
a
Dio).
Non
dobbiamo
dimostrare
di
essere
miracolosi
o
miracolati
(ciò
viene
da
Dio
non
da
noi).
Dobbiamo
preoccuparci
di
saper
trasmettere
la
grazia
di
Dio
come
testimonianza
in
famiglia,
nel
mondo
del
lavoro,
con
gli
amici;
dobbiamo
pregare
e
vivere
da
cristiani
non
con
sufficienza,
ma
sul
serio,
dimostrando
il
beneficio
ricevuto
dal
nutrimento
della
SS.
Eucaristia
con
un
impegno
coerente.
Pur
mantenendo
il
nostro
carattere,
la
Grazia
del
Signore
si
dimostra
con
ciò
che
è
in
noi:
mitezza,
dolcezza,
umiltà,
bontà,
pazienza,
affabilità,
educazione,
perdono,
gentilezza,
disponibilità.
Gli
altri
si
accorgeranno
di
noi,
senza
bisogno
di
dire
niente.
Tutte
queste
ricchezze
sono
presenti
nella
casa
del
Signore
e
quando
noi
non
le
dimostriamo
o
addirittura
ne
dimostriamo
il
contrario,
diamo
ragione
a
Gesù
quando
dice
che
“
la
mia
Casa
è
un
covo
di
serpenti
e
scorpioni,
di
malfattori”
o
quando
sostiene
che
“le
prostitute
ci
passeranno
davanti..”.
Bisogna
riflettere
a
lungo
perché
le
abitudini
che
sono
in
noi
(quelle
che
annullano
il
beneficio
della
SS.
Eucaristia),
non
sono
facili
da
estirpare
e
non
si
cambiano
“dall’oggi
al
domani”,
ma
in
un
modo
graduale,
piano
piano,
diventando
“conservatori”
della
forza
del
Signore,
abbandonandosi
a
Lui
e
vivendo
nel
modo
giusto.
Eliminiamo
i
nostri
difetti
per
manifestare
la
Grazia
di
Dio.
Cristiano
autentico
è
chi
si
distingue
nettamente
da
chi
non
è
cristiano;
e
lo
fa
senza
accusare
né
criticare
nessuno.
Purtroppo
l’uomo
non
vuole
essere
redarguito,
ma
vuole
condannare
e
accusare
gli
altri
per
nascondere
le
proprie
magagne;
così
ottiene
un
doppio
effetto
negativo:
1)
ha
giudicato
2)
non
ha
nascosto
i
propri
errori.
Facciamo
la
gara
ad
elencare
le
qualità
di
ognuno
di
noi
invece
di
accusarci.
L'approccio
al
Signore
non
è
un
rito,
è
una
verità.
Non
bisogna
avere
la
pretesa
di
conoscere
la
verità
quando
il
nostro
comportamento
non
la
dimostra,
altrimenti
finiremmo
con
l’aumentare
il
nostro
orgoglio,
la
nostra
superbia,
la
nostra
ragione.
E’
profanazione
quando
non
si
trasmette
la
verità,
quando
non
si
è
coerenti;
invece
che
rendere
la
Grazia
che
abbiamo
attinto
con
la
SS.
Eucaristia,
doniamo
il
contrario,
la
DISGRAZIA
SPIRITUALE
E
COMPORTAMENTALE.
Nella
lettera
ai
Romani
S.Paolo
ci
ricorda
che
chi
disprezza
la
conoscenza
di
Dio,
viene
abbandonato
ad
una
intelligenza
depravata
e
commetterà
ogni
sorta
di
ingiustizia,
di
malvagità,
di
cupidigia,
di
malizia;
pieni
d’invidia,
di
omicidio,
di
rivalità,
di
frodi,
di
malignità;
diffamatori,
maldicenti,
nemici
di
Dio,
oltraggiosi,
superbi,
fanfaroni,
ingegnosi
nel
male,
ribelli
ai
genitori,
insensati,
sleali,
senza
cuore,
senza
misericordia.
E
pur
conoscendo
il
giudizio
di
Dio,
che
cioè
gli
autori
di
tali
cose
meritano
la
morte,
non
solo
continuano
a
farle,
ma
anche
approvano
chi
le
fa.
Non
dobbiamo
avere
paura
della
verità
e
non
dobbiamo
nasconderla
per
paura
di
perdere
un
amicizia.
La
nostra
vocazione
cristiana
è
la
battaglia
più
dura
della
nostra
vita
perché
una
forza
invisibile
vicino
a
noi,
che
si
è
impadronita
del
nostro
istinto,
della
nostra
superbia,
vuole
impedirci
il
salto
di
qualità.
Facciamo
dunque
attenzione
a
come
ci
comportiamo,
consapevoli
che
non
siamo
noi
a
dare
forza
al
Signore
ma
è
Lui
che
ne
dà
a
noi,
anche
senza
i
nostri
meriti.
Mettiamoci
in
discussione
per
non
far
svanire
la
forza senza limiti contenuta nella SS.Eucarestia.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
E’ giusto ricevere l’eucarestia e non distinguersi dagli altri?
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)