Un deserto sul Misma
Qual
è
la
nostra
identità?
Il
motivo
principale
della
nostra
esistenza,
il
compito
che
è
al
di
sopra
di
ogni
altro
compito
su
questa
Terra,
va
al
di
là
di
tutte
le
nostre
conclusioni,
non
è
paragonabile
a
nessuna
responsabilità,
neanche
se
fossimo
presidenti
dell'America.
Siamo
consapevoli
che
tutto
concorre
al
bene,
per
quelli
che
amano
Dio?
(Rm
8,28).
Per
capire
questo
dobbiamo
avere
uno
stato
d'animo
giusto,
una
caratteristica
principale
che
tarda
a
venire,
perché
nel
nostro
cuore
abbiamo
la
caratteristica
del
materialismo
e
della
ragione
umana.
Non
è
colpa
nostra,
ma
delle
abitudini
che
abbiamo
avuto
da
secoli.
Perché
noi
potremmo
portare
anche
gli
errori
di
tante
generazioni
che
ci
hanno
preceduto
ed
avere
“sul
groppone”
gli
sbagli
di
2000
anni
di
storia.
Che
ne
sappiamo
noi
se
in
realtà,
quello
che
ci
è
stato
trasmesso,
lo
facciamo
diventare
una
“ragione
logica”
per
portare
avanti
la
nostra
conoscenza?
Ma
non
è
così
che
dobbiamo
comportarci,
perché
il
Signore
ce
lo
dice
in
un
modo
molto
chiaro
quanto
è
importante
concorrere
al
bene
di
Dio.
Noi
concorriamo
al
bene
di
Dio
o
vogliamo
che
Dio
concorra
al
bene
nostro?
E’
molto
diverso
il
concetto.
Non
ci
rendiamo
conto
che
lo
spirito
che
ci
porta
ad
approcciarci
e
ad
affidarci
al
Signore
è
il
bene
nostro!
Saliamo
al
monte
Misma
col
cuore
pieno
di
gioia,
come
facevano
gli
apostoli
quando
salivano
al
Tempio
o
ci
veniamo
perché
il
Signore
concorra
al
nostro
bene?
Siamo
stati
creati
innanzitutto
per
concorrere
al
bene
di
Dio,
per
lodarlo
e
ringraziarlo,
mentre
noi
vorremmo
convincere
e
dimostrare
agli
altri
che
concorriamo
al
bene
di
Dio
attraverso
la
nostra
glorificazione,
con
quel
“prurito”
di
protagonismo
che
non
serve
assolutamente
a
niente.
Come
non
è
il
modo
migliore
di
concorre
alla
gloria
di
Dio
conoscere
e
interpretare
la
Bibbia
in
un
modo
personale.
Lasciamoci
istruire
dalla
Madonna,
l'unica
vera
maestra
del
cristianesimo,
che
vuole
trasmetterci
la
Verità,
che
da
tanto
tempo
è
stata
deformata
e
spezzettata
rispetto
alla
sua
originalità.
Torniamo
ad
essere
quegli
apprendisti,
che
vogliono
apprendere
e
capire
attraverso
lo
Spirito
Santo,
il
quale
si
posa
solo
dove
c'è
l'autenticità,
la
cristianità
vera,
non
dove
e
quando
decidiamo
noi.
Purtroppo
siamo
abituati
anche
a
questo
e
sembra
che
in
parecchie
persone
funzioni,
perché
si
illudono,
si
lasciano
prendere
dal
fatto
psicologico
ed
emozionale,
che
non
serve
assolutamente
a
niente.
Così
come
nessuno
può
conoscere
il
momento
in
cui
riceve
una
grazia
da
Maria
Santissima,
nemmeno
il
diretto
interessato;
se
ne
rende
conto
solo
dopo,
ragionando,
che
qualcosa
è
cambiato.
Mettiamo
a
frutto
i
suggerimenti,
i
segni
e
le
parole
che
ci
vengono
dati
dalla
Casa
della
Madonna
con
tanto
amore,
non
lasciamoli
andare
nel
dimenticatoio,
perché
in
base
al
nostro
comportamento
e
non
dall’essere
andati
in
chiesa,
sappiamo
se
dentro
di
noi
la
parola
di
Dio
lievita
o
ristagna
e
marcisce.
Se
lasciassimo
entrare
la
Sua
parola
e
non
l’orgoglio,
l’egoismo
e
l’avidità,
il
Signore
giustificherebbe
tutte
le
nostre
azioni,
è
scritto
sulla
Bibbia
(Rm
8,30).
Potremmo essere glorificati, pur nei nostri errori, se concorriamo alla gloria del Signore con la nostra bontà d'animo.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Concorriamo al bene di Dio o al bene nostro?
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