Dobbiamo
cambiare
radicalmente
le
nostre
abitudini.
Se
sappiamo
leggere
i
tempi
nella
giusta
misura,
dobbiamo
sentirci
dei
"bocciati".
Perché?
Il
Papa,
come
Preside
di
un
grande
istituto,
è
diventato
tale
per
delle
qualità
personali;
non
è
uno
sprovveduto
e
neanche
una
marionetta
che
deve
farsi
muovere
da
tutti
quei
suggeritori
che
normalmente
ci
sono
in
ogni
associazione.
Il
Preside
è
la
voce
più
autorevole
di
quell'istituto
e
tutti
coloro
che
lo
frequentano
devono
attenersi
alle
sue
regole.
Questo
a
livello
umano.
Sappiamo
invece
che
il
Papa
non
è
solo
il
Preside
della
famiglia
cristiana,
ma
è
addirittura
Cristo
in
terra;
dunque
non
è
lì
per
volontà
d'uomo,
ma
è
Dio
che
l'ha
scelto.
Se
il
Preside
ha
deciso
di
abbandonare
quell'istituto
è
perché
tutto
filava
liscio
?
Dai
professori,
all'ultimo
degli
alunni,
sentiamoci
tutti
bocciati
dal
vicario
di
Gesù.
Davanti
a
questa
realtà,
come
possiamo
restare
tranquilli
nella
coscienza?
Pensavamo
che
tutte
le
iniziative,
che
da
trent'anni
a
questa
parte
imperversano
nel
mondo,
fossero
nate
a
fin
di
bene,
ma
clamorosamente
il
risultato
è
diverso.
Chi
ha
voluto
quelle
innovazioni
che
vanno
contro
il
rispetto
dell'uomo?
Le
persone
che
erano
in
quell'istituto,
dal
collaboratore
più
vicino
al
Preside,
all’ultimo,
alla
presenza
più
“insignificante”.
Davanti
a
una
realtà
di
questo
genere
che
cosa
deve
emergere?
Che
il
cammino
principale
che
noi
dovevamo
già
intraprendere
25
anni
fa
su
questo
monte,
oggi
come
oggi
è
quello
che
ci
ha
suggerito
il
Papa:
“
Il
Signore
mi
chiama
sulla
montagna
e
servirò
la
Chiesa
nel
silenzio,
nella
preghiera
e
nella
meditazion
e”.
Non
è
il
messaggio
del
Misma?
La
Madonna
ci
aveva
dato
anche
il
motivo
principale
per
ritrovarci
a
servire
la
Chiesa
il
quel
modo,
per
evitare
le
rotture
inimmaginabili
che
si
prospettavano
per
l'umanità.
Come
cattolici,
sentiamoci
tutti
colpevoli,
perché
il
problema
è
proprio
lì.
Torniamo
indietro
di
2000
anni:
non
è
evidentissimo
che
la
nostra
categoria
è
la
stessa
degli
scribi
e
dei
farisei?
Facevano
quello
che
facciamo
noi
oggi,
ma
Gesù
ha
detto
loro
che
le
prostitute
gli
passeranno
avanti.
Che
bella
soddisfazione!
Non
era
meglio
fare
altro?
Avremmo
avuto
meno
colpe.
Con
le
nostre
critiche
e
con
il
fatto
di
dire
tutto
di
tutti,
abbiamo
indotto
il
nostro
Preside
a
prendere
una
decisione
molto
clamorosa.
E
se
il
Papa
è
responsabile
meravigliosamente
di
certe
linee,
che
ne
sappiamo
noi
che
stato
d'animo
ha
adesso
Benedetto
XVI?
Pensiamo
che
sia
là
che
si
diverta?
Lui
sa
quello
che
noi
non
sappiamo,
ha
provato
cosa
significa
essere
scelti
da
Dio.
È
una
cosa
che
prima
di
tutto
scombina
un
po'
i
piani
di
tante
persone.
In
questo
tempo
così
difficile,
diamo
un
segno
di
aver
recepito
il
messaggio
del
nostro
Papa,
unendoci
in
preghiera,
in
silenzio
e
in
meditazione.
Lasciamo
una
volta
tanto
intervenire
Dio
personalmente,
perché
in
una
confusione
così
grande,
noi
non
possiamo
togliere
la
zizzania
senza
creare
danno
al
grano.
Solo
il
Signore
può
farlo,
con
le
nostre
buone
azioni
e
i
nostri
fioretti.
In
una
famiglia
non
sarebbe
bello
se
ognuno
dei
due
coniugi
sacrificasse
qualcosa
di
sé
stesso
a
vantaggio
dell'altro?
I
matrimoni
non
si
scioglierebbero
con
questa
facilità.
La
Madonna
e
San
Giuseppe
sono
da
esempio
silenzioso
anche
in
questo:
ognuno
sapeva
cosa
gradiva
l'altro
e
si
comportava
di
conseguenza.
Facciamo
quel
qualcosa
in
più
che
è
alla
nostra
portata,
improntato
all'amore,
per
far
felici
gli
altri.
I
nostri
figli e i figli dei nostri figli, riceverebbero la nostra migliore eredità.
E’ LA LEGGE CHE FORMA L’UOMO O E’ L’UOMO CHE FORMA LA LEGGE?
A
noi
deve
stare
a
cuore
ciò
che
non
sta
più
a
cuore
all'uomo:
ubbidire
al
Signore
e
smettere
di
metterlo
alla
prova
cambiando
il
senso
delle
rivelazioni.
Adesso
sta
accadendo
che
il
cristiano
vuole
formare
e
decidere,
ma
basandosi
su
cosa?
E’
Dio
che
ha
creato
l'uomo,
non
viceversa.
Come
possiamo
permetterci
di
alterare
i
suoi
comandi,
i
suoi
decreti,
la
sua
legge?
Siamo
incappati
in
un
errore
gravissimo
soltanto
perché
pensiamo
di
essere
“dei
saputelli”!
La
cosa
più
ovvia
che
dobbiamo
dimostrare
è
di
lasciarci
formare
dalla
legge,
di
servirla;
per
questo
dobbiamo
portare
avanti
l'amore
caritatevole
fra
di
noi,
non
facendo
più
fuoriuscire
parole
cattive,
per
nessun
motivo.
Ma
se
manchiamo
in
questo
e
dimentichiamo
il
sacro
timor
di
Dio,
veniamo
penalizzati,
perché
chi
sparla
del
fratello,
parla
contro
la
legge.
Possiamo
farcela
solo
senza
l'orgoglio
,
anche
davanti
al
peggiore
dei
comportamenti.
Se
è
la
legge
che
deve
formarci,
allora
tutto
è
già
stato
scritto,
non
dobbiamo
aggiungere
niente.
L'Aiuto
dei
Cristiani
ci
sta
educando
perché
nessuno
meglio
di
lei
sa
di
cosa
abbiamo
bisogno;
non
è
venuta
a
dirci
che
non
dobbiamo
digiunare,
ma
di
dare
valore
a
tutte le nostre azioni, altrimenti non servono a niente.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Bocciati!
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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