Un deserto sul Misma
Noi
non
sappiamo
che
cosa
può
essere
accaduto
nella
rivoluzione
studentesca
del
‘68
perché
vedevamo
solo
qualche
spezzone
televisivo,
ma
in
realtà
ciò
che
ha
promosso
quei
cambiamenti
aveva
un
progetto
a
lunga
gittata.
È
venuto
a
scombinare
il
Concilio
Vaticano
II,
una
cosa
troppo
pesante
per
l'uomo.
Dio
intende
rivelarsi
attraverso
la
sua
dolce
e
meravigliosa
Madre,
però
dobbiamo
fermare
il
pensiero,
estraniarci
ed
avere
la
mente
libera,
perché
senza
rendercene
conto
siamo
l'eco
di
quello
che
ci
propinano.
Il
mondo
non
è
soltanto
quello
che
possiamo
immaginare,
è
più
vasto,
meraviglioso,
immenso.
Davanti
all'universo
creato
possiamo
solamente
usare
la
misura
che
Dio
ci
ha
dato,
quella
di
un
microbo:
perché
ci
comportiamo
come
se
potessimo
contenere
tutto
nella
nostra
minuscola
mente?
Ecco
perché
si
commette
un
errore
dietro
l'altro.
Come
cristiani
abbiamo
un
unico
monito,
testimoniare
la
parola
di
Dio
in
modo
integrale,
come
Dio
ce
l’ha
data
sul
Vangelo,
senza
i
nostri
aggiuntivi
o
le
nostre
fantasticherie.
Diffidiamo
da
chi
ci
dice
che
i
tempi
sono
cambiati
e
bisogna
interpretare
…,
perché
senza
rendercene
conto
potremmo
essere
gli
anticristiani.
L'anticristo
non
è
un
prete
o
un
politico,
è
quello
che
non
ama,
mentre
chi
ama
è
pro
Cristo.
La
nostra
fede
non
è
un
fatto
da
mercanteggiare
e
offrire
al
migliore
offerente,
è
una
cosa
più
profonda,
può
essere
la
nostra
salvezza
o
la
nostra
condanna,
dipende
da
come
la
interpretiamo.
Non
ha
bisogno
di
una
propaganda
elettorale,
come
quella
che
si
fa
per
eleggere
i
politici,
perché
gli
arrecheremmo
più
danni
che
utilità.
La
Madonna
non
è
mai
venuta
dal
cielo
a
confermare
il
comportamento
del
mondo,
ma
ci
ha
rivelato
i
pericoli
immensi
sull'umanità
che
si
potevano
evitare
con
l’autenticità
cristiana.
Purtroppo
questo
non
è
mai
avvenuto
perché
siamo
troppo
dipendenti
dalle
persone
che
incontriamo,
dai
suggeritori,
invece
di
affidare
la
nostra
vita
alla
Bibbia.
Dopo
tanto
tempo
Maria
Santissima
si
è
presentata
a
Roberto,
chiamandolo
in
un
modo
intenso,
gli
ha
suggerito:
"Vedi,
voi
sapete
scrivere
molto
bene
amore,
carità
e
umiltà,
ma
non
li
sapete
vivere".
Dunque
noi
siamo
chiamati
a
scrivere
in
un
modo
perfetto
queste
parole
o
a
viverle?
Il
passaggio
è
proprio
qui,
ma
fin
tanto
che
noi
non
testimoniamo
ciò
che
siamo
chiamati
a
fare,
non
conosceremo
mai
ciò
che
ci
sta
dietro.
Anche
questa
volta
non
ha
voluto
dire
a
Roberto
ciò
che
l'uomo
è
più
disposto
a
ricevere.
Chi
ci
dice
che
è
sufficiente
fare
questo
o
fare
quello?
Lo
diciamo
noi,
ma
siamo
convinti
che
così
sosteniamo
il
progetto
di
vincere
il
male
del
mondo?
La
battaglia
che
intende
Maria
Santissima
è
quella
della
mancanza
d'amore,
non
della
mancanza
della
preghiera,
perché
di
quella
ce
n'è
in
abbondanza.
Se
scoprissimo
veramente
qual
è
lo
sviluppo
che
ci
sta
dietro
a
una
semplice
frase,
una
percentuale
altissima
di
mali
del
mondo
sparirebbero,
non
ci
sarebbero
più
morti
ingiuste.
L'amore
guarirebbe
un'infinità
di
malattie
che
favoriscono
lo
squilibrio
psicofisico
della
persona.
Il
tumore
inizia
a
lavorare
dentro
di
noi
quando
una
cellula
fuoriesce
dal
suo
casellario,
magari
per
un
sentimento
controverso.
Quando
abbiamo
la
rabbia
in
corpo
non
è
come
avere
la
gioia,
perché
con
la
gioia
siamo
più
disponibili
e
gentili,
mentre
con
il
livore,
la
gelosia
e
l’invidia,
si
ferma
la
digestione,
la
circolazione,
ci
fa
male
la
testa;
in
quel
semplice
comportamento
iniziano
il
gran
numero
delle
malattie
fisiche.
Maria
Santissima
(Salus
infirmorum),
non
vuole
curare
come
pensiamo
noi
la
nostra
malattia,
vuole
prevenirla,
perché
c'è
anche
questa
possibilità.
A
cosa
serve
pregare
con
un
cuore
chiuso
e
rabbioso?
Tutto
porta
sofferenza,
perché
la
persona
che
non
ama
non
è
serena
nemmeno
in
casa
sua,
deve
prendere
le
pastiglie
per
tranquillizzarsi.
Quanti
danni
stiamo
creando
all'umanità
intera!
Per
assurdo
il
miglior
obolo
che
possiamo
dare
al
mondo
è
dire
di
amare.
Ma
prima
di
tutto
dobbiamo
dirlo
nel
nostro
cuore,
altrimenti
non
possiamo
trasmetterlo.
Supponiamo
di
essere
fuori
da
una
stanza,
trepidanti,
perché
ci
è
stato
promesso
che
uscirà
il
Signore,
il
Figlio
di
Dio.
Si
apre
la
porta
e
fuoriesce
la
persona
che
più
abbiamo
detestato
nella
nostra
vita.
Se
il
Signore
fosse
proprio
quello?
Non
rattristiamoci
perché
lui
ci
dirà:
"Anche
se
tu
non
mi
hai
amato,
io
ti
ho
sempre
amato".
Ci
sentiremo
ancora
più
sconfitti.
Il
volto
del
Signore
che
noi
desideriamo
incontrare,
non
è
quello
delle
fotografie,
perché
la
sua
legge
non
è
la
nostra
legge.
È
inutile
rimanere
fermi
sulle
nostre
posizioni
quando
basta
un
niente
per
eliminare
tutto
ciò
che
per
noi
è
certezza
e
trovare
un'altra
verità
più
bella.
Quando
siamo
disponibili
ad
amare,
amare
uno
o
l'altro
per
noi
non
cambia
niente,
ma
stiamo
meglio,
non
abbiamo
più
mal
di
testa
o
di
stomaco;
magari
abbiamo
più
tempo
per
dare
qualche
carezza
a
nostro
marito
o
a
nostra
moglie,
mentre
quando
si
è
arrabbiati...
Approfondiamo
le
parole
bibliche
amore,
umiltà
e
carità,
così
eviteremo
incomprensioni,
cattiverie,
violenze;
improvvisamente
sparirebbe
tanto
male
a
beneficio
di
tutti.
Che
bello
aiutarsi
gli
uni
gli
altri
negli
ambienti
di
lavoro,
trovare
moglie
e
figli
che
minimizzano
le
nostre
sofferenze
e
dire
una
preghiera
sola,
ma
con
amore.
La
vita
è
fatta
anche
di
prove,
di
momenti
difficili
da
accettare,
ed
è
lì
che
dobbiamo
affidarci
a
Dio
con
coraggio.
Per
poter
capire
che
con
Gesù
e
la
Madonna
il
mondo
è
meraviglioso,
dovremmo
provare
a
vivere
senza
di
loro;
allora
non
daremmo
più
tutto
per
scontato
e
non
faremmo
più
prevalere
il
nostro orgoglio. Amiamo Dio senza trascurare di amare i nostri fratelli, perché nulla ci impedisce di farlo.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Vivere l’amore
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)