Un deserto sul Misma
Cosa
ne
sappiamo
noi
del
mistero
della
creazione?
Niente.
Ci
illudiamo
di
liberare
le
nostre
fantasie
come
se
fossero
Vangelo,
ma
la
parola
di
Dio
ci
porta
innanzitutto
a
capire
che
è
meglio
parlare
poco,
perchè
meno
diciamo
e
più
facciamo,
mentre
più
diciamo
e
meno
facciamo.
Il
silenzio
è
il
miglior
cammino
per
il
cristiano
su
questa
terra,
insieme
alla
preghiera
e
alla
meditazione,
quello
che
Maria
Santissima
ci
ha
portato
come
esempio
comportamentale.
Perché
vogliamo
aggiungere
sempre
ciò
che
è
illusorio,
aleatorio,
deviando
persino
chi
magari
sarebbe
più
convinto
di
noi
a
seguire
una
certa
linea?
Chi
ci
garantisce
che
i
nostri
consigli
sono
verità
di
fede?
Chi
ci
obbliga
a
parlare
così
tanto,
sapendo
che
di
ogni
parola
renderemo
conto
nel
giorno
del
giudizio?
La
nostra
presunzione
o
il
nostro
desiderio
di
intervenire?
Vale
di
più
l'esempio,
l'azione,
l'opera,
la
sottomissione,
l'umiltà,
la
carità,
tutti
elementi
che
noi
diamo
per
scontato
di
avere,
ma
in
realtà
non
abbiamo,
perché
non
diamo
i
frutti
dello
Spirito
Santo.
Abbiamo
talmente
complicato
la
vita
alla
madre
Santissima
di
Gesù,
che
non
solo
l'abbiamo
fatta
soffrire
in
terra
trafiggendole
il
cuore
con
sette
spade,
ma
la
facciamo
soffrire
e
piangere
anche
in
cielo,
dove
lei
dovrebbe
solo
raccogliere
i
giusti
meriti
del
suo
comportamento.
Non
l'ha
mai
detto
a
nessuno.
Non
ci
dispiace
anche
questo
passaggio,
non
ci
dà
tristezza?
Siamo
così
ottusi
e
limitati
da
non
capire
la
verità,
che
facciamo
soffrire
Maria
Santissima
anche
in
cielo,
un
luogo
dove
c'è
solo
felicità
e
pace.
Non
merita
un
atto
di
riguardo
solamente
per
questa
dimostrazione
di
affetto
che
ha
accettato
per
amor
nostro?
Invece
di
essere
solidali
con
lei
e
dimostrare
rincrescimento
per
il
nostro
comportamento
dovuto
all'orgoglio,
crediamo
di
essere
meglio
degli
altri;
non
ci
battiamo
il
petto
per
aver
offeso
nostro
fratello,
ma
pensiamo
di
essere
noi
le
vittime
immolate.
Abbiamo
già
deciso
chi
deve
andare
in
paradiso
e
chi
all'inferno!
Ma
il
Signore
non
usa
la
nostra
misura,
potrebbe
dirci:
"io
non
ti
conosco".
Quando
un
attore
viene
davanti
al
pubblico,
recita
una
parte
magari
diversa
da
quella
che
ha
nel
profondo
del
suo
cuore,
che
rivela
solo
dietro
le
quinte.
Così
anche
per
noi
non
è
la
stessa
cosa
raccogliere
le
confidenze
di
Maria
Santissima
che
sembra
condividere
il
mondo
intero
o
quelle
che
ci
fa
dietro
le
quinte;
le
prime
come
sostanza
sono
più
coinvolgenti
ed
emozionanti,
mentre
le
altre
ci
fanno
percepire
la
sua
rassegnazione
("Ah
se
questi
figli
mi
ascoltassero
…"),
perché
sta
sostenendo
un
progetto
che
non
ha
la
giusta
risposta
da
parte
nostra.
Se
l'avesse
sarebbe
tutto
più
facile
per
lei.
O
MIO
POPOLO,
CHE
MALE
TI
HO
FATTO?
Perché
il
mondo
vuole
cercare
la
soluzione
dei
problemi
dove
non
c'è
e
rifiuta
invece
la
possibilità
di
risolverli?
Però
sosteniamo
le
idee
dell’uomo,
basta
che
uno
sconosciuto
segua
il
nostro
discorso
e
subito
lo
innalziamo
sopra
tutti.
Una
persona
invece
che
non
accoglie
il
nostro
pensiero
la
giudichiamo
e
la
critichiamo.
Siamo
noi
i
giudici
di
tanta
verità?
Quanto
non
ci
amiamo!
Cerchiamo
a
nostro
danno
ciò
che
Dio
con
tanto
amore
ci
preserva,
il
castigo.
Se
dovesse
intervenire
veramente
per
eliminare
quel
che
diciamo
noi,
siamo
sicuri
che
non
verremmo
coinvolti?
I
popoli
scelti
da
Dio
non
hanno
mai
saputo
come
comportarsi,
mentre
gli
altri
trasmettano
meglio
la
loro
religione,
hanno
un
comportamento
più
uniforme
e
non
si
lamentano
come
noi
anche
sotto
una
dittatura
politico-religiosa.
Facciamo
il
segno
della
croce,
un
inchino
o
una
genuflessione
come
un
rito,
senza
capirne
il
significato,
altrimenti
completeremmo
la
nostra
azione
anche
fuori
dalla
casa
del
Signore.
Vogliamo
che
Dio
ci
sottometta
a
una
dittatura
come
aveva
fatto
in
passato?
Invece
di
essere
figli
presuntuosi
e
arroganti,
che
hanno
soltanto
pretese,
potremmo
riconoscere
i
sacrifici
e
le
rinunce
che
fa
nostra
Madre
per
noi,
dimenticandosi
dei
dolori
che
le
abbiamo
inflitto.
Perché
lei
conosce
la
differenza
che
c’è
tra
l’inferno
e
il
paradiso.
Non
sappiamo
quanto
costano
a
Maria
Santissima
le
grazie
che
deve
concedere
a
noi,
ma
non
sono
così
scontate.
Dio
è
esigente,
specialmente
con
i
suoi
strumenti,
quando
dà
chiede
in
contraccambio,
è
sempre
stato
così.
Persino
nella
sua
legge
naturale
che
ha
dato
a
ciascuno
di
noi,
ci
sono
dei
sacrifici
ben
precisi
se
vogliamo
poi
avere
le
grazie
che
ci
ha
promesso;
ci
chiede
di
rinunciare
principalmente
all'orgoglio,
alla
presunzione,
alla
gelosia
e
all'invidia.
Ci
chiede
di
amarci.
Se
non
avessimo
disobbedito
in
continuazione
al
comandamento
di
Gesù,
non
vivremmo
questo
periodo
della
storia
così
difficile.
Invece
abbiamo
voluto
eliminare
ogni
regola
di
Dio,
che
noi
chiamiamo
tabù,
come
se
fosse
una
schiavitù.
In
realtà
con
quei
valori
si
viveva
meglio
e
ci
schiavizzano
di
più
purtroppo
le
libertà
che
l'uomo
si
è
concesso.
Ogni
cambiamento
e
ogni
innovazione
che
noi
pensavamo
di
sostenere
per
una
miglioria,
sono
stati
invece
un
danno
per
l'umanità
intera.
La
Madonna
ci
suggerisce
i
cambiamenti
che
noi
dobbiamo
avere,
senza
i
quali
non
ci
sarà
più
remissione
per
nessuno
perché
il
Signore,
come
ha
sempre
dimostrato,
interviene
quando
vede
che
in
una
persona
c'è
un
terreno
fertile,
non
quando
la
sua
grazia
viene
dispersa
e
sperperata.
Già
più
di
2000
anni
fa
ci
ha
chiesto
se
la
nostra
situazione
terrena
è
colpa
nostra
o
sua:
"O
mio
popolo,
che
male
ti
ho
fatto?
Che
dolore
ti
ho
dato?
Rispondimi".
Non avremo sicuramente una risposta adeguata a una domanda così diretta che riguarda un po' tutti
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La facciamo soffrire anche in cielo
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)