Un deserto sul Misma
Quando
pensiamo
di
pregare
togliendo
il
tempo
al
nostro
dovere
verso
la
famiglia
e
la
società,
non
facciamo
una
cosa
giusta,
perché
il
Signore
non
è
contento
di
questo.
Sarebbe
più
intelligente
e
prudente
da
parte
nostra
pregare
quando
ci
vien
voglia
di
fare
una
cattiva
azione,
di
parlar
male
di
una
persona
o
di
dissentire
di
una
cosa…
Per
fare
la
volontà
di
Dio
bisogna
essere
normali,
spontanei
e
genuini.
Smettiamola
di
fare
la
parte
dei
mistici,
dei
visionari,
dei
miracolosi
o
dei
miracolati,
quando
siamo
peccatori
magari
più
degli
altri.
Non
è
questo
che
la
Madonna
si
aspetta
da
noi,
perché
in
primis
non
vuole
che
noi
abbiamo
a
conoscere
il
privilegio
di
essere
suoi
servi
nell'aspetto
soprannaturale,
ma
vuole
che
siamo
un
gruppo
che
ama
all'unisono,
che
onora
il
suo
cuore
nella
nostra
vita,
nel
nostro
lavoro,
nella
società.
Il
peccato
è
un'abitudine
di
vita
che
ci
fa
rimanere
legati
alla
negatività.
Chi
di
noi
non
pecca
in
pensieri,
parole,
opere
e
omissioni?
Se
non
riusciamo
a
eliminare
ciò
che
dobbiamo
eliminare,
non
possiamo
ricevere
la
grazia
del
Signore
che
la
Madonna
intende
offrirci.
Abituandoci
a
non
peccare,
ci
renderemo
conto
che
non
cambia
niente,
che
è
tutto
uguale
a
prima,
però
ci
sentiremo
meglio,
trasmetteremo
gioia
e
serenità.
Attraverso
la
fede,
la
verità
e
la
purezza
d'animo
la
nostra
vita
può
diventare
una
lode
continua
al
Signore.
Purtroppo
siamo
ingenui
e
ci
lasciamo
prendere
delle
cose
negative,
a
danno
del
nostro
stato
d'essere
e
del
nostro
stato
spirituale.
Non
dobbiamo
diventare
menefreghisti
o
insignificanti,
ma
essere
forti
e
non
farci
più
coinvolgere
dal
male.
Quando
ci
sono
certi
comportamenti
negativi,
facciamo
come
gli
apostoli:
"scuotiamo
la
polvere
dai
sandali
e
andiamo,
cambiamo
città”,
non
stiamo
ancorati
ad
una
amicizia
che
per
noi
è
un
danno.
SCOPRIAMO
CIÒ
CHE
IN
REALTÀ
È
DENTRO
DI
NOI
Adamo
ha
scoperto
di
essere
nudo
quando
è
entrato
in
lui
il
peccato,
non
prima.
Dunque
se
noi
continuiamo
a
condannare
il
male,
è
perché
una
parte
di
quel
male
è
in
noi.
Rendiamocene
conto!
Come
Adamo
ha
conosciuto
che
era
nudo
solo
dopo
aver
disobbedito,
così
noi
dimostriamo
di
avere
parte
di
quel
male
che
accusiamo,
quando
condanniamo
i
nostri
fratelli
o
disapproviamo
un'azione
malvagia,
perché
vediamo
il
male
dappertutto.
Se
nel
nostro
cuore
ci
fosse
solo
amore
e
il
desiderio
del
trionfo
della
gioia,
non
ci
lasceremmo
coinvolgere
da
nessuna
azione
cattiva,
non
avremmo
più
la
percezione
del
male,
pur
conoscendone
l’esistenza,
perché
al
nostro
contatto
svanirebbe.
Mai
la
Madonna
a
Roberto
Longhi
ha
manifestato
un
sentimento
negativo:
Lei
conosce
tutto
il
male
del
mondo,
ma
il
suo
cuore
pieno
di
amore
non
si
è
mai
fatto
contagiare
da
nessuna
azione
malvagia.
Parla
solo
d’amore.
Come
non
si
diventa
ricchi
contando
i
soldi
degli
altri,
così
non
avremo
nessun
merito
ad
elencare
i
difetti
degli
altri
e
non
diventeremo
ricchi
davanti
al
Signore,
perché
una
parte
di
quei
peccati
sono
in
noi.
La
corona
del
Santo
Rosario
ci
deve
accompagnare
in
quel
cammino
di
santità
"nascosta",
ad
essere
giusti
davanti
agli
occhi
del
Signore,
non
di
sentirci
in
diritto
di
diventare
giudici
degli
altri.
Durante
un
dialogo,
spesso
e
volentieri
ci
critichiamo,
dissentiamo
del
discorso,
e
commettiamo
l'errore
di
fare
delle
polemiche:
tutto
ciò
ci
impedisce
di
stare
bene
insieme.
Dovremmo
fare
la
gara
a
decantare
le
qualità
l’uno
dell'altro,
di
vantarci
a
vicenda,
non
crearci
delle
sufficienze
solo
perché
andiamo
a
messa.
Facciamo
un
esame
di
coscienza
e
ammettiamo
che
tutto
ciò
che
fuoriesce
da
parte
nostra
quando
dissentiamo
o
condanniamo,
dimostra
che
una
parte
di
male
(non
necessariamente
quel
male)
è
ancora
in
noi;
ecco
perché
non
mancheremo
l'occasione
di
criticare,
di
giudicare
e
di
non
amare.
Anche
se
agli
incontri
di
preghiera
sembriamo
più
uniti,
quando
siamo
nella
società
siamo
ne
più
ne
meno
come
gli
altri,
se
non
peggio.
Non
abbiamo
nessun
vantaggio
a
lasciarci
prendere
da
ciò
che
annulla
la
grazia
del
Signore:
il
commento,
lo
sparlare,
il
pettegolezzo.
Quando
diciamo
male,
malediciamo!
Invece
potremmo
dire
bene,
benedire!
Dipende
da
noi.
Quando
siamo
con
una
persona
che
non
sta
dicendo
bene
di
un'altra
persona,
e
vicino
a
c'è
un
altra
che
dice:
"ma
sì,
lascia
perdere,
tanto
non
cambia
mica
niente.....",
non
avvertiamo
un
elemento
gradevole
che
scende
in
quel
discorso?
Perché
farsi
un
animo
cattivo
quando
non
serve
a
niente?
Imitiamo
la
Madonna
che
sa
tutto
di
tutti
e
non
dice
niente
di
nessuno.
Cosa
desideriamo
di
più:
andare
a
scoprire
e
ad
evidenziare
il
motivo
per
cui
questa
società
va
male,
o
vogliamo
consolare
l'immenso
cuore
di
Maria
Santissima?
Il
nostro
obiettivo
è
quello
di
accusare
o
di
lodare?
Non
possiamo
fare
entrambe
le
cose!
Il
cielo
trabocca
di
grazie
perché
stanno
scendendo
in
una
misura
troppo
limitata
a
causa
dell'uomo
che
non
dimostra
di
meritarle
(le
perle
non
vengono
date
di
porci..).
Le
nostre
preghiere
non
sono
garanzie
di
santità,
non
bleffiamo!
Non
consoliamo
il
cuore
di
Maria
Santissima
perché
siamo
ostinati,
orgogliosi,
superbi,
invidiosi,
avari,
perché
abbiamo
sentimenti
che
non
sono
nobili.
Ci
comportiamo
da
ipocriti
pur
sapendo
che
Gesù
ha
perdonato
ogni
sorta
di
peccatore,
ma
non
gli
ipocriti
del
tempio
con
i
quali
"ha
perso
le
staffe".
Scopriamo
un
cuore
nobile
che
sappia
solo
amare
per
dare
valore
alle
nostre
preghiere.
Perché
ogni
nostra
brutta
azione
davanti
ad
un
ateo
o
a
un
miscredente
è
un
capo
d'accusa
verso
il
Signore
e
danneggia
tutto
il
movimento
cristiano.
È
POSSIBILE
FARE
IL
CAMMINO
DEI
SANTI
Che
bello
se
noi
fossimo
una
nota
intonata
di
lode
e
di
gaudio
con
la
santa
Chiesa,
se
dalla
nostra
bocca
non
uscisse
mai
più
una
parola
di
dissenso
verso
nessuno,
soprattutto
verso
i
sacerdoti.
Che
bello
se
non
facessimo
più
le
cose
che
ci
penalizzano,
che
poi
neanche
confessiamo.
Potremmo
recuperare
con
l'amore
anche
chi
si
comporta
male,
invece
di
accusarlo
o
escluderlo
dalla
nostra
vita
per
i
suoi
comportamenti
o
perché
non
condividiamo
i
suoi
pensieri.
Se
il
Signore
è
venuto
per
i
malati,
perché
noi
escludiamo
i
malati?
Quando
abbiamo
davanti
uno
che
ci
irrita,
invece
di
voltargli
le
spalle,
allarghiamo
le
braccia
e
facciamogli
capire
con
tanto
amore
che
c'è
anche
un
altro
comportamento
che
potrebbe
dare
più
gioia
e
serenità.
Non
condanniamolo.
Scopriamo
i
benefici
della
nostra
fede,
perché
se
non
abbiamo
la
caratteristica
del
vero
cristiano
non
possiamo
trasmettere
l'amore
e
la
gioia,
ma
diventiamo
anticristiani,
persone
nevrotiche
e
rigide!
Accogliamo
questi
atti
d'amore
della
Madonna,
che
vuol
dirci:
"Figlio
caro
se
tu
sapessi
quanto
ti
voglio
bene
e
quanto
ti
ama
il
Signore,
lasceresti
perdere
tanti
fronzoli,
tante
sfaccettature
che
non
servono
a
niente,
se
non
a
farti
stare
male
e
a
vivere
male".
Certo
alcune
notizie
di
cronaca,
le
ingiustizie
del
mondo,
ci
sconvolgono;
ma
ci
sono
anche
le
cose
buone
della
vita
che
possiamo
abbracciare
come
hanno
fatto
i
santi.
La
strada
di
santità
è
irta
e
tortuosa,
perché
irto
e
tortuoso
è
il
nostro
orgoglio,
ma
può
essere
un'autostrada
se
noi
togliamo
questi
impedimenti
che
non
ci
permettono
di
abbandonarci
totalmente
alla
volontà
di
Dio.
Eliminiamo
tutte
le
nostre
brutte
abitudini,
per
scoprire ed avere nel nostro cuore la gioia del Signore.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Essere normali per amare e vincere il male
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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